Paolo Simonazzi. Mantua, Cuba
Dal 09 Settembre 2016 al 09 Ottobre 2016
Parma
Luogo: Bag Gallery
Indirizzo: Borgo Ronchini 3
Curatori: Andrea Tinterri
Enti promotori:
- Col patrocinio della Fondazione Casa America
- In partnership con #AImagazine
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 3381404626
E-Mail info: bag.gallery.parma@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.bag-gallery.com/
Dal 9 settembre al 9 ottobre 2016, la BAG GALLERY di Parma ospita la mostra Mantua, Cuba, curata da Andrea Tinterri, organizzata da BAG GALLERY e Zeitgeist Art Exhibit Group, col patrocinio della Fondazione Casa America e in partnership con #AImagazine, che presenta una selezione di 21 fotografie di Paolo Simonazzi (Reggio Emilia, 1961), che fanno parte di un progetto inedito di oltre 40 immagini realizzato nell’isola caraibica, nato dalla collaborazione con lo scrittore Davide Barilli.
Mantua è una piccola città di frontiera, a ovest della capitale L’Avana, che, secondo quanto racconta una leggenda, venne fondata da un gruppo di naviganti italiani - molti sono i cognomi, per lo più genovesi, fra gli abitanti del paese - naufraghi di un brigantino dal nome ‘Mantua’.
Attorno a questo aneddoto, a metà tra il mito e la realtà, si è sviluppato il racconto fotografico di Paolo Simonazzi che ha affrontato l’olvido, ovvero quel sentimento della dimenticanza, fatto di simboli, piccoli totem intimi, interni di case, manifesti, edifici abbandonati, che conservano icone e pitture murarie di un socialismo forse ancora romantico, inserite nel contesto storico attuale in cui Cuba, finito l’embargo economico, sarà costretta ad aprirsi e, necessariamente, a cambiare.
Con i suoi scatti, Simonazzi fissa questo momento di sospensione, tra quello che la storia recente dell’isola ha già tramandato e quello che si deve ancora scrivere, in linea con la sua cifra stilistica che lo ha portato a documentare la poetica dei piccoli mondi, ovvero quella condizione dello spirito che si sperimenta solo vivendo in provincia, non importa se emiliana o cubana.
“Leonard Cohen - afferma lo stesso Simonazzi - sostiene che quando un autore compone una canzone, compone sempre quella canzone. In effetti anche a Mantua ho ritrovato atteggiamenti simili a luoghi distanti nello spazio, che avevo precedentemente fotografato. Ho scoperto i simboli che hanno caratterizzato la cultura e l’educazione di quel paese”.
Mantua, Cuba è un progetto organizzato da BAG GALLERY, un marchio che rappresenta l’impegno nel contemporaneo, in particolare nel mondo della fotografia. Dopo l’anteprima parmigiana, la mostra viaggerà a L’Avana, a novembre, in occasione della Settimana della Cultura Italiana a Cuba.
Accompagna l’esposizione un libro Greta edizioni con un racconto di Davide Barilli e un’introduzione di Andrea Tinterri in forma di intervista con Paolo Simonazzi.
Paolo Simonazzi (Reggio Emilia, 1961) divide la propria vita tra l'attività di medico e quella di fotografo, a cui si dedica con passione.
Nel 2016 espone presso la Collezione Maramotti, all'interno dell'XI edizione del festival di Fotografia Europea, dedicato alla via Emilia. Il progetto che propone, So near, so far, è un’ originale rilettura dei suoi progetti principali che guardano alla propria terra d'origine con uno sguardo complice, affettuoso ed ironico al tempo stesso.
Nel 2015 presenta a Torino, in occasione di The Other Art Fair, Torino, il progetto inedito Icons of Liscio, afferente alle icone del ballo liscio in Emilia-Romagna. Nel 2015 espone a Rimini (Museo della Città) Cose ritrovate, mostra realizzata e presentata nel 2014 per la IX edizione di Fotografia Europea: un viaggio visionario ispirato ai testi letterari di Ermanno Cavazzoni e di Raffaello Baldini (cat. Marsilio, 2014). Il progetto Bell'Italia (cat. Silvana Editoriale, 2014), presentato in anteprima a Fotografia Europea 2011, è successivamente approdato a Sydney, Melbourne (2012) e Tokyo (2014). Dal 2006 al 2010 si è dedicato a Mondo Piccolo, un lavoro alla riscoperta delle terre care a Guareschi, luoghi dell'anima più che della geografia (cat. Umberto Allemandi, 2010), con tappe in varie città italiane. Tra la Via Emilia e il West (cat. Baldini Castoldi Dalai, 2007) è il titolo della mostra esposta a Villa delle Rose – MAMbo, Bologna (2007), e a seguire in altre sedi italiane e straniere tra cui New York e San Francisco. Nel 2006 si è avvicinato al tema del disagio sociale con il progetto La casa degli angeli, presentata alla I edizione di Fotografia Europea e successivamente alla VI edizione di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma (2007).
Circo Bidone, uno dei suoi primi progetti fotografici, racconta di un piccolo circo sopravvissuto all'epoca della multimedialità e degli effetti speciali (cat. Zoolibri, 2003, con prefazione di Moni Ovadia).
Davide Barilli, nato a Parma nel 1959, ha pubblicato numerosi romanzi e raccolte di racconti. Diversi suoi libri sono ambientati a Cuba, come Le cere di Baracoa (Mursia, 2009), La nascita del Che (Aragno, 2014) e Carte d’Avana (Fedelo’s, 2010), rispettivamente secondi ai premi Fabriano (2010) e Chiara (2014) e vincitore del premio Microeditoria per la narrativa (Chiari, 2011). Assiduo frequentatore dell’isola caraibica, ha presentato i suoi libri e tenuto conferenze alla Feria internazionale del libro, Uneac (Unione scrittori e artisti cubani), Flex (Università di lingue straniere), Fondazione Guillen, biblioteca Villena, Casa Garibaldi, ex Union latina, sede della sezione avanera della Dante Alighieri, partecipando a numerose edizioni della Settimana della Lingua italiana. Recentemente ha curato l’antologia Gli amanti del secondo piano che raccoglie racconti di alcuni fra i più importanti narratori cubani di oggi come Alberto Guerra, Marcial Gala e Emerio Medina. Da oltre 25 anni lavora come giornalista nella redazione della Gazzetta di Parma, occupandosi di cronache e della pagina culturale.
Orari: da giovedì a domenica 16-21
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