Thomas Hirschhorn. 3 “Easycollage” and 6 “Collage-Truth”
Dal 10 Luglio 2015 al 18 Ottobre 2015
Nuoro
Luogo: Museo MAN
Indirizzo: via S. Satta 27
Orari: 10-13 / 15-19; lunedì chiuso
Costo del biglietto: intero € 3, ridotto € 2 (dai 18 ai 25 anni). Gratuito under 18, over 65 e tutti prima domenica del mese
Telefono per informazioni: +39 0784 25 21 10
E-Mail info: info@museoman.it
Sito ufficiale: http://www.museoman.it
Con 3 “Easycollage” and 6 “Collage-Truth”, Thomas Hirschhorn trasforma la “project room” del Museo MAN in un ambiente provocatorio, carico di suggestioni e di contrasti visivi. Il progetto, a cura di Lorenzo Giusti, propone una serie di lavori di grandi dimensioni, più altri di più piccolo formato, realizzati tra il 2012 e il 2015, in cui servizi fotografici di moda convivono con immagini di guerra.
Il senso di straniamento e di repulsione provocato dalla visione dei collage è l’arma con cui Hirschhorn conduce la propria battaglia contro una relazione semplificata con l’immagine e contro la tendenza della fotografia massmediatica a concentrarsi su aspetti parziali della realtà, che proprio la fotografia avrebbe la pretesa di catturare, rimuovendone le sfumature.
L’imposizione alla vista di corpi dilaniati dalla guerra e contestualmente di corpi idealizzati dal marketing pubblicitario, accostamenti apparentemente contrari a ogni logica di senso ed estetica, costituisce una strategia consapevole, orientata all’inversione del processo di assuefazione/ipersensibilizzazione indotto dai media.
I lavori di Thomas Hirschhorn intendono stimolare il pubblico a prendere consapevolezza del proprio bagaglio visivo, a fare i conti con la propria sensibilità, e ad avvertire la necessità di un pensiero critico elaborato rispetto al mondo dei media e, più in generale, rispetto alla realtà geopolitica e alle condizioni sociali della contemporaneità.
Il progetto 3 “Easycollage” and 6 “Collage-Truth” sviluppa il percorso di indagine sul collage come strumento di analisi critica portato avanti da Hirschhorn nel corso degli ultimi anni. Una ricerca a cui l’artista affianca sia lavori site specific, che rispondono a una precisa volontà di analisi critica della società (ambienti realizzati perlopiù con materiali poveri e oggetti d’uso comune), sia operazioni partecipative, che prevedono un coinvolgimento diretto del pubblico, come nel caso dei progetti della serie “Presence and Production”, come “Deleuze Monument” (Avignone, 2000), “Bataille Monument” (Kassel, 2002), “24h Foucault” (Parigi, 2004), “The Bijlmer Spinoza-Festival” (Amsterdam, 2009), “Gramsci Monument” (New York, 2013) e “Flamme éternelle” (Parigi, 2014).
Thomas Hirschhorn (Berna, 1957), si trasferisce a Parigi nel 1983 dopo gli studi alla Schule für Gestaltung di Zurigo. Ha presentato i propri lavori in numerosi musei, gallerie e manifestazioni internazionali, fra cui la Biennale di Venezia (1999 e 2015), Documenta 11 (2002), La 27a Biennale di San Paolo (2006), la 55a edizione del Carnegie International di Pittsburg (2008), il Padiglione Svizzero alla Biennale di Venezia del 2011, La Triennale al Palais de Tokyo di Parigi (2012), la 9a Biennale di Shanghai (2012), la Gladstone Gallery New York (2012), Manifesta 10 a San Pietroburgo (2014). Il suo lavoro più recente, “Flamme éternelle”, parte del progetto “Presence and Production”, è stato presentato nel 2014 al Palais de Tokyo. MIT Press-October Books ha pubblicato una selezione dei suoi scritti critici (Critical Laboratory: The Writings of Thomas Hirschhorn, 2013). Ancora più recente è l’uscita del libro dedicato al “Gramsci Monument” (edito nel 2015 da Dia Foundation e Koenig Books), progetto che l’artista ha sviluppato nel Bronx di New York nel 2013. Numerosi i premi ricevuti: “Preis für Junge Schweizer Kunst” (1999), “Prix Marcel Duchamp” (2000), "Rolandpreis für Kunst im öffentlichen Raum" (2003), “Joseph Beuys-Preis” (2004) and the “Kurt Schwitters-Preis” (2011).
Il senso di straniamento e di repulsione provocato dalla visione dei collage è l’arma con cui Hirschhorn conduce la propria battaglia contro una relazione semplificata con l’immagine e contro la tendenza della fotografia massmediatica a concentrarsi su aspetti parziali della realtà, che proprio la fotografia avrebbe la pretesa di catturare, rimuovendone le sfumature.
L’imposizione alla vista di corpi dilaniati dalla guerra e contestualmente di corpi idealizzati dal marketing pubblicitario, accostamenti apparentemente contrari a ogni logica di senso ed estetica, costituisce una strategia consapevole, orientata all’inversione del processo di assuefazione/ipersensibilizzazione indotto dai media.
I lavori di Thomas Hirschhorn intendono stimolare il pubblico a prendere consapevolezza del proprio bagaglio visivo, a fare i conti con la propria sensibilità, e ad avvertire la necessità di un pensiero critico elaborato rispetto al mondo dei media e, più in generale, rispetto alla realtà geopolitica e alle condizioni sociali della contemporaneità.
Il progetto 3 “Easycollage” and 6 “Collage-Truth” sviluppa il percorso di indagine sul collage come strumento di analisi critica portato avanti da Hirschhorn nel corso degli ultimi anni. Una ricerca a cui l’artista affianca sia lavori site specific, che rispondono a una precisa volontà di analisi critica della società (ambienti realizzati perlopiù con materiali poveri e oggetti d’uso comune), sia operazioni partecipative, che prevedono un coinvolgimento diretto del pubblico, come nel caso dei progetti della serie “Presence and Production”, come “Deleuze Monument” (Avignone, 2000), “Bataille Monument” (Kassel, 2002), “24h Foucault” (Parigi, 2004), “The Bijlmer Spinoza-Festival” (Amsterdam, 2009), “Gramsci Monument” (New York, 2013) e “Flamme éternelle” (Parigi, 2014).
Thomas Hirschhorn (Berna, 1957), si trasferisce a Parigi nel 1983 dopo gli studi alla Schule für Gestaltung di Zurigo. Ha presentato i propri lavori in numerosi musei, gallerie e manifestazioni internazionali, fra cui la Biennale di Venezia (1999 e 2015), Documenta 11 (2002), La 27a Biennale di San Paolo (2006), la 55a edizione del Carnegie International di Pittsburg (2008), il Padiglione Svizzero alla Biennale di Venezia del 2011, La Triennale al Palais de Tokyo di Parigi (2012), la 9a Biennale di Shanghai (2012), la Gladstone Gallery New York (2012), Manifesta 10 a San Pietroburgo (2014). Il suo lavoro più recente, “Flamme éternelle”, parte del progetto “Presence and Production”, è stato presentato nel 2014 al Palais de Tokyo. MIT Press-October Books ha pubblicato una selezione dei suoi scritti critici (Critical Laboratory: The Writings of Thomas Hirschhorn, 2013). Ancora più recente è l’uscita del libro dedicato al “Gramsci Monument” (edito nel 2015 da Dia Foundation e Koenig Books), progetto che l’artista ha sviluppato nel Bronx di New York nel 2013. Numerosi i premi ricevuti: “Preis für Junge Schweizer Kunst” (1999), “Prix Marcel Duchamp” (2000), "Rolandpreis für Kunst im öffentlichen Raum" (2003), “Joseph Beuys-Preis” (2004) and the “Kurt Schwitters-Preis” (2011).
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family
-
Dal 31 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Arezzo | Galleria d’Arte Contemporanea / Sala Sant’Ignazio
Vasari. Il Teatro delle Virtù
-
Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
Roma | Scuderie del Quirinale
Guercino. L’era Ludovisi a Roma
-
Dal 01 novembre 2024 al 15 febbraio 2025
Torino | PAV - Parco Arte Vivente
Adrián Balseca. Cambio de fuerza
-
Dal 29 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi
-
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Roberto Matta 1911 - 2002