Tommaso Ottieri. Purgatorio
![Tommaso Ottieri. Purgatorio, Galleria Prac, Napoli Tommaso Ottieri. Purgatorio, Galleria Prac, Napoli](http://www.arte.it/foto/600x450/04/22190-Donnanna_Ottieri_260x200vert.jpg)
Tommaso Ottieri. Purgatorio, Galleria Prac, Napoli
Dal 09 Maggio 2014 al 31 Luglio 2014
Napoli
Luogo: Galleria Prac
Indirizzo: via Nuova Pizzofalcone 2
Orari: dal lunedì al sabato 16.30-19.30
Telefono per informazioni: +39 081 7640096
E-Mail info: alessandra.cusani@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.galleriarenna.com
Si chiama Purgatorio la personale dell’artista napoletano Tommaso Ottieri che sarà inaugurata il 9 maggio 2014 (ore 19) e fino al 31 luglio sarà aperta al pubblico alla galleria PRAC - Piero Renna Arte Contemporanea – di Napoli, organizzata in collaborazione con la Galleria Forni di Bologna, storica e prestigiosa realtà del figurativo contemporaneo in Italia.
Una mostra dedicata a Napoli e alla sua bellezza sofferta: «La bellezza che danna porta altre città ad essere inferni in terra. Questa mia, che avrebbe di suo e per le sue genti, ogni canone per attribuirsi il merito di girone infernale è invece una terra di mezzo, una stazione di passaggio» dichiara Ottieri. «La bellezza che salva viene offesa in ogni modo, viene sprecata, viene stuprata nelle cose e nelle carni. Eppure se una resurrezione mai avverrà, essa dovrebbe avere luogo qui. In questo Purgatorio che non abbiamo scelto, che ancora confondiamo con una prigione miserevole che appena appena ci consola con odori e passioni peccaminosi».
Ottieri dipinge scene che mostrano la realtà continuamente diversa, leggermente artefatta per restituirla «fresca e verace a chi la guardi». Ma quando dipinge Napoli vede il Purgatorio: «Quando faccio questo applicandomi alla mia città, vedo prospettive apocalittiche, scenari infiammati, scorci fulminanti. Lavoro su un tessuto che conosco bene, uso ingredienti che mi hanno cresciuto e fatto uomo: i colori, le pietre, le polveri, persino la densità dell'aria, a volte radiosa a volte sulfurea, sono cose che tengo dentro».
Il tema del paesaggio metropolitano rappresenta lo spazio mutevole da indagare, riprodurre e contaminare. Le città di Ottieri, soprattutto la sua Napoli, mantengono vivo il ricordo del passato, di storia e di leggende, di visioni urbane. Esperto architetto, Tommaso Ottieri riesce a ritrarre la nostra epoca e le sue incertezze: nella notte splendono le città moderne, le luci delle piazze, scene che testimoniano il brulicare di vita intensa in angoli metropolitani mentre tutt’intorno preme un buio minaccioso e inquietante.
La mostra alla Galleria Prac è ulteriormente arricchita da lavori su altre città, altre realtà metropolitane care all’artista come Londra, Parigi, Praga. Il suo sguardo si posa sul mondo delle grandi metropoli moderne, sulla forza suggestiva ed evocatrice dell’architettura, sugli scenari urbani esaltati da pennellate di mescolanze di toni e colori che riportano l’attenzione dell’osservatore ai monumenti delle città, ai centri storici, e alle periferie.
Purgatorio sarà inaugurata venerdì 9 maggio alle ore 19.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 31 luglio dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30.
Architetto di formazione, Tommaso Ottieri ha studiato all'Università Federico II di Napoli e alla Robert Gordon University di Aberdeen (UK). Vincitore presso il M.I.T. di una Borsa di Studio Leonardo da Vinci, che lo porta nelle isole Cicladi, in Grecia, a studiare i canoni dell’arte e dell’architettura biocompatibile. Si stabilisce per due anni a Santorini, dove lavora come architetto per lo studio Sintesi ed apre il proprio atelier di pittura in Oia. Solo dopo il rientro in Italia, nel 1998 apre il suo studio a Napoli dedicandosi alla pittura. Padrone dell’antichissima, rarissima tecnica dell’encausto con cera d’api, dopo la mostra al Castel dell’Ovo di Napoli nel 2006 (“Sirene”, a cura di Giovanna Procaccini) ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero.
“Il mero possesso della saggezza e del talento rappresenta il tipo di utilità più infimo. La bravura del singolo assomiglia a un albero conficcato alla meno peggio nel terreno. Per essere dei buoni guerrieri dovremmo affidarci ad un solo signore nel bene e nel male, rinunciando ad ogni interesse personale, né dovremmo occuparci di altro. Se ci fossero appena due o tre persone pronte a farlo, una città si troverebbe al sicuro. Hagakure, codice dei samurai, 9,15,17”
Una mostra dedicata a Napoli e alla sua bellezza sofferta: «La bellezza che danna porta altre città ad essere inferni in terra. Questa mia, che avrebbe di suo e per le sue genti, ogni canone per attribuirsi il merito di girone infernale è invece una terra di mezzo, una stazione di passaggio» dichiara Ottieri. «La bellezza che salva viene offesa in ogni modo, viene sprecata, viene stuprata nelle cose e nelle carni. Eppure se una resurrezione mai avverrà, essa dovrebbe avere luogo qui. In questo Purgatorio che non abbiamo scelto, che ancora confondiamo con una prigione miserevole che appena appena ci consola con odori e passioni peccaminosi».
Ottieri dipinge scene che mostrano la realtà continuamente diversa, leggermente artefatta per restituirla «fresca e verace a chi la guardi». Ma quando dipinge Napoli vede il Purgatorio: «Quando faccio questo applicandomi alla mia città, vedo prospettive apocalittiche, scenari infiammati, scorci fulminanti. Lavoro su un tessuto che conosco bene, uso ingredienti che mi hanno cresciuto e fatto uomo: i colori, le pietre, le polveri, persino la densità dell'aria, a volte radiosa a volte sulfurea, sono cose che tengo dentro».
Il tema del paesaggio metropolitano rappresenta lo spazio mutevole da indagare, riprodurre e contaminare. Le città di Ottieri, soprattutto la sua Napoli, mantengono vivo il ricordo del passato, di storia e di leggende, di visioni urbane. Esperto architetto, Tommaso Ottieri riesce a ritrarre la nostra epoca e le sue incertezze: nella notte splendono le città moderne, le luci delle piazze, scene che testimoniano il brulicare di vita intensa in angoli metropolitani mentre tutt’intorno preme un buio minaccioso e inquietante.
La mostra alla Galleria Prac è ulteriormente arricchita da lavori su altre città, altre realtà metropolitane care all’artista come Londra, Parigi, Praga. Il suo sguardo si posa sul mondo delle grandi metropoli moderne, sulla forza suggestiva ed evocatrice dell’architettura, sugli scenari urbani esaltati da pennellate di mescolanze di toni e colori che riportano l’attenzione dell’osservatore ai monumenti delle città, ai centri storici, e alle periferie.
Purgatorio sarà inaugurata venerdì 9 maggio alle ore 19.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 31 luglio dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30.
Architetto di formazione, Tommaso Ottieri ha studiato all'Università Federico II di Napoli e alla Robert Gordon University di Aberdeen (UK). Vincitore presso il M.I.T. di una Borsa di Studio Leonardo da Vinci, che lo porta nelle isole Cicladi, in Grecia, a studiare i canoni dell’arte e dell’architettura biocompatibile. Si stabilisce per due anni a Santorini, dove lavora come architetto per lo studio Sintesi ed apre il proprio atelier di pittura in Oia. Solo dopo il rientro in Italia, nel 1998 apre il suo studio a Napoli dedicandosi alla pittura. Padrone dell’antichissima, rarissima tecnica dell’encausto con cera d’api, dopo la mostra al Castel dell’Ovo di Napoli nel 2006 (“Sirene”, a cura di Giovanna Procaccini) ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero.
“Il mero possesso della saggezza e del talento rappresenta il tipo di utilità più infimo. La bravura del singolo assomiglia a un albero conficcato alla meno peggio nel terreno. Per essere dei buoni guerrieri dovremmo affidarci ad un solo signore nel bene e nel male, rinunciando ad ogni interesse personale, né dovremmo occuparci di altro. Se ci fossero appena due o tre persone pronte a farlo, una città si troverebbe al sicuro. Hagakure, codice dei samurai, 9,15,17”
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