La nascita della Libreria Editrice Vaticana si colloca nell’ambito dell’opera di modernizzazione della struttura vaticana avviata durante il Pontificato di Pio XI e si lega all’attività della Tipografia Vaticana fondata nel 1587 sotto il Pontificato di Sisto V. Nel 1926, l’antico Ufficio Vendite viene separato dalla Tipografia per diventare una realtà autonoma a cui è affidata la vendita dei libri stampati dalla Santa Sede nella propria tipografia.
Progressivamente, la Libreria diventa Libreria Editrice (L.E.V.) che oggi conosciamo come l’editrice ufficiale della Santa Sede. È grazie agli scritti di Karol Wojtyla che la L.E.V. si ritrova ad accogliere richieste per i diritti di pubblicazione da tutto il mondo, e nel 2005, grazie ad un Decreto dell’allora Segretario di Stato, Cardinale Angelo Sodano, viene confermata e ufficializzata la consegna all’Editrice di tutti i diritti d’autore sui testi del Santo Padre.
Insieme all’attività di pubblicazione dei libri che costituiscono il principale patrimonio dell’Editrice, vengono sviluppate strutture destinate alla vendita a cominciare dal negozio di Braccio di Carlo Magno, inaugurato nel 1983 e dedicato a Giovanni Paolo II, e proseguendo con la Libreria Internazionale Paolo VI, in via di Propaganda, e con la Libreria Internazionale Benedetto XVI, situata in Piazza Pio XII, che al suo interno ospita anche la nuova Libreria HERDER. Una nuova sede, quindi, e una nuova gestione per la casa editrice tedesca che in precedenza aveva sede in Piazza Montecitorio e che dal 1925 offre un punto di ritrovo specializzato in Orientalistica, Mondo Classico, Filologia, Filosofia, Cultura, Storia e anche libri su Roma e l’Italia.