Il portiere di notte. Libertà della perdizione

Liliana Cavani sul set di "Il portiere di notte"
Dal 17 Settembre 2021 al 06 Gennaio 2022
Carpi | Modena
Luogo: Palazzo dei Pio
Indirizzo: Ppiazza dei Martiri 68
Orari: 17 e 18 settembre 10-23; 19 settembre 10-20. Dal 20 settembre: venerdì 10-13, sabato, domenica e festivi 10-18; chiuso lunedì, Natale e Capodanno
Curatori: Francesca Brignoli
Costo del biglietto: Ingresso gratuito contingentato esclusivamente per le persone munite di green pass COVID-19
Telefono per informazioni: +39 059 649955-60
Carpi (MO) celebra Liliana Cavani, una delle sue più illustri concittadine.
Dal 17 settembre 2021 al 6 gennaio 2022, nella Sala dei Cervi di Palazzo dei Pio si tiene la mostra Il portiere di notte. Libertà della perdizione.
L’esposizione, curata da Francesca Brignoli, ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Archivio Storico Comunale, in collaborazione con i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi, col contributo di Fondazione Cassa Risparmio di Carpi, è dedicata a Il portiere di notte (1974) uno dei capolavori più famosi tra quelli realizzati dalla regista carpigiana, la cui trama sfida lo spettatore a considerare la possibilità della libera scelta all’interno di una cornice di dominio e sopraffazione, sia concreta che psicologica.
Attraverso una serie di documenti originali, come la sceneggiatura con le annotazioni di Liliana Cavani o il bozzetto originale di Piero Tosi del famoso costume con le bretelle e il cappello di Charlotte Rampling, più di 60 fotografie di scena, materiale video, articoli di giornale provenienti dal Fondo archivistico Liliana Cavani, donato dalla regista all’Archivio storico comunale della sua città nel 2019 e oggetto nel corso degli ultimi due anni di un minuzioso lavoro di catalogazione,
oltre a spezzoni del film, la rassegna getta luce sull’iniziale formazione dell’idea della pellicola, nata mentre Liliana Cavani lavorava al documentario storico La donna nella Resistenza, seguendone poi il percorso della produzione, realizzazione e distribuzione. La mostra avrà un focus in particolare sulla divisiva ricezione della pellicola sia in Italia che all’estero e sulle implicazioni generate in termini di censura.
La sceneggiatura, scritta dalla stessa Cavani e Italo Moscati, racconta la vicenda di Max, già ufficiale delle SS addetto ai campi di sterminio, che ritrova Lucia, una ex deportata ebrea, ospite dell'albergo viennese dove l’uomo lavora come portiere di notte.
Tra i due riesplode una insana passione, nata sull'onda dei ricordi degli orrori e delle abiezioni sessuali vissute nel lager. Alcuni vecchi colleghi di Max intendono eliminare Lucia, in quanto testimone pericolosa per il loro passato. L’uomo allora si rifugia con lei nel suo appartamento dove, tra risse e sfinimenti, il loro rapporto raggiunge morbosi livelli di parossismo erotico. I due vengono poi uccisi in un tentativo di fuga.
L’iniziativa è uno degli appuntamenti del programma del festivalfilosofia 2021 Libertà, che si terrà a Modena, Carpi e Sassuolodal 17 al 19 settembre 2021.
Liliana Cavani, regista e sceneggiatrice di opere dal forte impatto socio-politico, comincia il suo percorso cinematografico negli anni ‘60 e si afferma come una delle figure più rilevanti del cinema italiano, raggiungendo la fama internazionale nel 1974 appunto con Il portiere di notte. Vincitrice di un David di Donatello alla carriera nel 2012, ha lavorato anche a cortometraggi, documentari storici, e come regista di film televisivi, opere liriche e teatrali.
Dal 17 settembre 2021 al 6 gennaio 2022, nella Sala dei Cervi di Palazzo dei Pio si tiene la mostra Il portiere di notte. Libertà della perdizione.
L’esposizione, curata da Francesca Brignoli, ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Archivio Storico Comunale, in collaborazione con i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi, col contributo di Fondazione Cassa Risparmio di Carpi, è dedicata a Il portiere di notte (1974) uno dei capolavori più famosi tra quelli realizzati dalla regista carpigiana, la cui trama sfida lo spettatore a considerare la possibilità della libera scelta all’interno di una cornice di dominio e sopraffazione, sia concreta che psicologica.
Attraverso una serie di documenti originali, come la sceneggiatura con le annotazioni di Liliana Cavani o il bozzetto originale di Piero Tosi del famoso costume con le bretelle e il cappello di Charlotte Rampling, più di 60 fotografie di scena, materiale video, articoli di giornale provenienti dal Fondo archivistico Liliana Cavani, donato dalla regista all’Archivio storico comunale della sua città nel 2019 e oggetto nel corso degli ultimi due anni di un minuzioso lavoro di catalogazione,
oltre a spezzoni del film, la rassegna getta luce sull’iniziale formazione dell’idea della pellicola, nata mentre Liliana Cavani lavorava al documentario storico La donna nella Resistenza, seguendone poi il percorso della produzione, realizzazione e distribuzione. La mostra avrà un focus in particolare sulla divisiva ricezione della pellicola sia in Italia che all’estero e sulle implicazioni generate in termini di censura.
La sceneggiatura, scritta dalla stessa Cavani e Italo Moscati, racconta la vicenda di Max, già ufficiale delle SS addetto ai campi di sterminio, che ritrova Lucia, una ex deportata ebrea, ospite dell'albergo viennese dove l’uomo lavora come portiere di notte.
Tra i due riesplode una insana passione, nata sull'onda dei ricordi degli orrori e delle abiezioni sessuali vissute nel lager. Alcuni vecchi colleghi di Max intendono eliminare Lucia, in quanto testimone pericolosa per il loro passato. L’uomo allora si rifugia con lei nel suo appartamento dove, tra risse e sfinimenti, il loro rapporto raggiunge morbosi livelli di parossismo erotico. I due vengono poi uccisi in un tentativo di fuga.
L’iniziativa è uno degli appuntamenti del programma del festivalfilosofia 2021 Libertà, che si terrà a Modena, Carpi e Sassuolodal 17 al 19 settembre 2021.
Liliana Cavani, regista e sceneggiatrice di opere dal forte impatto socio-politico, comincia il suo percorso cinematografico negli anni ‘60 e si afferma come una delle figure più rilevanti del cinema italiano, raggiungendo la fama internazionale nel 1974 appunto con Il portiere di notte. Vincitrice di un David di Donatello alla carriera nel 2012, ha lavorato anche a cortometraggi, documentari storici, e come regista di film televisivi, opere liriche e teatrali.
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