Veronica Garcia. Identidad-es

Veronica Garcia, Arboll II, cm 30x30
Dal 16 Ottobre 2014 al 15 Novembre 2014
Milano
Luogo: Costantini Art Gallery
Indirizzo: via Crema 8
Orari: 10,30-12,30 / 15,30-19,30; chiuso lunedì mattina e festivi
Telefono per informazioni: +39 02 87391434
E-Mail info: costantiniartgallery@gmail.com
“Identidad-es” è il nuovo progetto dell’artista argentina Veronica Garcia che prossimamente occuperà gli spazi della Costantini Art Gallery.
Questa inedita serie di opere, focalizzata sull’interpretazione della ricerca e della trasmutazione dell’identià, rispetto al ciclo precedente, è contrassegnata, anche, da tratti sempre più evanescenti atti a rappresentare l’essenza incontaminata dell’oggetto.
Olii su tela che erroneamente potrebbero sembrare acquerellati, coinvolgono l’astente con la loro densità pittorica, da cui scaturiscono scenari onirici che, attraverso cromie smorzate e tratti pittorici ascenzionali e fluttuanti, si fondono con gli oggetti/soggetti peculiari di questa serie.
Alberi quali sinonimo di origine e continuità della vita arricchita dal sapore del vissuto, dell’esperienza, ma, anche quali sinonimo del ponte di congiunzione tra il terreno e il sublime, o ancora, tra l’Io e l’Altro. Sedie a rapprasentenza del momento di riflessione, e di pace che precede il fermento creativo/intellettuale, o più semplicemente dell’attesa. Nelle opere della Garcia, i soggetti sono vere e proprie presenze, dove non è determinante riscontrare o percepire l’identità, ma accertertarsi dell’entità.
Dal testo di Ivan Croce vorremmo condividere questo piccolo, ma significativo, estratto
<>
(tratto da “L’apparizione dei cambiamenti. La ricerca dell’identità tra illusioni e perseveranza” di Ivan Croce)
Questa inedita serie di opere, focalizzata sull’interpretazione della ricerca e della trasmutazione dell’identià, rispetto al ciclo precedente, è contrassegnata, anche, da tratti sempre più evanescenti atti a rappresentare l’essenza incontaminata dell’oggetto.
Olii su tela che erroneamente potrebbero sembrare acquerellati, coinvolgono l’astente con la loro densità pittorica, da cui scaturiscono scenari onirici che, attraverso cromie smorzate e tratti pittorici ascenzionali e fluttuanti, si fondono con gli oggetti/soggetti peculiari di questa serie.
Alberi quali sinonimo di origine e continuità della vita arricchita dal sapore del vissuto, dell’esperienza, ma, anche quali sinonimo del ponte di congiunzione tra il terreno e il sublime, o ancora, tra l’Io e l’Altro. Sedie a rapprasentenza del momento di riflessione, e di pace che precede il fermento creativo/intellettuale, o più semplicemente dell’attesa. Nelle opere della Garcia, i soggetti sono vere e proprie presenze, dove non è determinante riscontrare o percepire l’identità, ma accertertarsi dell’entità.
Dal testo di Ivan Croce vorremmo condividere questo piccolo, ma significativo, estratto
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(tratto da “L’apparizione dei cambiamenti. La ricerca dell’identità tra illusioni e perseveranza” di Ivan Croce)
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