Paolo Gallerani. Innesti e snodi

© Paolo Gallerani

 

Dal 11 Febbraio 2016 al 11 Marzo 2016

Milano

Luogo: Fondazione Mudima

Indirizzo: via Tadino 26

Orari: dal lunedì al sabato 11-13 / 15-19

Curatori: Eleonora Fiorani

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 2940 9633

E-Mail info: info@mudima.net

Sito ufficiale: http://www.mudima.net



La Fondazione Mudima è lieta di ospitare una delle più ampie esposizioni sul lavoro dello scultore Paolo Gallerani dal titolo INNESTI E SNODI.
La mostra si articola in quattro nuclei espositivi – NIKE, le “macchine”, La Stanza delle pulegge e i “modelli spaziali” – per un totale di oltre 120 opere, con molti inediti, tra sculture, modelli, progetti e disegni anche di grande formato (come la Tavola Tecnica della trasmissione del moto di 12 metri di lunghezza), carte, immagini elettroniche e fotografie: tra queste una serie di scatti sorprendenti di Aldo Ballo per le sculture Ups, 1977, Psiche ed Engine, 1984, che si configura come una mostra nella mostra.
L’incipit dell’esposizione è NIKE, scultura-macchina di 10 metri, costituita da un carro per la movimentazione assiale e verticale di grandi settori riconfigurati di un missile-anti-missile americano del sistema di difesa NATO, scartato dall’operatività, che Gallerani acquista come rottame nel settembre 2011.

L’ordigno apre al tema centrale della mostra che sarà aperta dal 12 febbraio all11 marzo: il lavoro dell’uomo, o più precisamente la forma del lavoro, che nella riflessione di Gallerani corrisponde alla sua essenza. Se il mondo è inondato dagli oggetti della produzione, la forma della produzione, le infrastrutture, i luoghi e i sistemi rimangono segretati, sconosciuti: il lavoro resta paradossalmente un tema trascurato dall’arte, riapparendo al più nella sua perdita di funzione, come archeologia industriale o rovina. La ricerca di Gallerani risponde a questa lacuna, riflette sulle ragioni di questa amputazione.
Le Macchine, costruite artigianalmente come si fa per i prototitpi, si situano su un margine tra essere autentico e rappresentazione; estraneità dell’autentico e inadeguatezza della rappresentazione.
La macchina Tre Tavole / Prothesis, iniziata nel 1978, in acciaio e rame ed esposta per la prima volta da Enzo Mari alla mostra Dov’è l’artigiano, Firenze 1981, porta anche come titolo Prothesis, che vuol dire esposizione del cadavere. Da qui il lavoro su simulacro, copia della copia, modello di simulazione, artificialità, artificio. La macchina quindi rappresenta la forma modellizzata e totalmente astratta, non tanto del corpo dell’uomo, ma del suo agire, dell’agire del lavoro umano e ne registra le mutazioni, le trasformazioni, la crisi. Tre Tavole di Diderot e altre Tavole, 1981/1984, è un insieme di sculture riferite alla dimensione del piano nella sua mobilità e nel suo uso, il banco, la tavola, il centro di base operativo, il luogo di accadimenti, è dunque una costante della riflessione di Gallerani.
La Stanza delle pulegge, una scultura-ambiente interattiva lunga 27 metri – realizzata su invito di Eugenio Battisti per la mostra Il luogo del lavoro. Dalla manualità al comando a distanza della XVII Triennale di Milano 1986, è qui presentata con studi, disegni di progetto ed esecutivi, spesso inediti e con serie di fotografie di Sergio Grazzani delle fasi di montaggio. La scultura originaria fa parte della collezione permanente del Museo del Patrimonio industriale di Bologna dal 2000.
Infine i Modelli spaziali esposti nell’ultima stanza concludono il percorso espositivo creando una cerniera che riporta a NIKE. Le sculture di gesso formate sulla modellazione della terra, “del fango” – apparenti paesaggi – in realtà sono dei modelli spaziali analitici, quindi ancora macchine che rimandano invece, più di quanto non paia, ai sistemi informatici.
Macchine che si possono accomunare alle prime seguendo la costante della permanenza della morfologia multiforme del piano inclinato, dalla prima tavola meccanica inclinabile – Tavola barraseni, 1979 – ai piani obliqui nella costruzione assonometrica della Casa di Livia, a quelli prospettici imposti dal bassorilievo nei Libri del Dürer.
La mostra espone una struttura della complessità, discontinua, con rimandi a materiali, immagini e testi – che sono piani essi stessi – che si moltiplicano e si dislocano, si piegano e ricompongono come nei tre nuclei di opere di cui sono esposte nell’ultima stanza le sole immagini digitali: Triglifi, Quercia di Beslan e La Vigna armata. Nucleo che antecede la formazione di NIKE, in particolare la Quercia di Beslan, nella forma e nell’uso del cariaggio che allude a un errare nomade, faticoso, con mezzi residuati, scartati dalla cultura industriale del consumo, delle risorse polverizzate e dell’obsolescenza precoce, e ri-manomessi in un margine di diversa sopravvivenza, Nach-leben.
PAOLO GALLERANI
(Cento, Ferrara, 1943) è docente titolare di cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Macerata nel 1992, nel 1993 all’Accademia Albertina di Torino e dal 1994 all’Accademia di Brera di Milano, dove svolge anche un’intensa attività seminariale sui temi: Arte e politica, estetica, estetico (2000-2002), La condizione della Violenza (2002-2005), Scultura e altri specifici e La dimensione del paesaggio (2005-2010).
1986 Mostra Il luogo del lavoro. Dalla manualità al comando a distanza, XVII Triennale di Milano, realizza su invito di Eugenio Battisti e Aldo Castellano l’ambiente-macchina La Stanza delle pulegge lunga 27 metri x h 6,30 1995 Sala personale nella Sezione Italiana alla XLVI Biennale di Venezia – Centenario della Biennale, curata da Jean Claire, presentazione di Giulio Macchi
1998/99 Mostra a cura di Serge Fauchereau, Forjar el Espacio, La escultura forjada en el siglo XX, CAAM Centro Atlantico de Arte Moderno, Las Palmas de Gran Canaria; IVAM Centre Julio Gonzalez, Valencia; Musée de Beaux-Arts et de la Dentelle, Calais 1999 XIII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma
2000 Mostra personale Disegni e sculture, percorso di lavoro, nell’ambito del Convegno Internazionale Dire il Politico – Dire le Politique. Il “discorso”, le scritture e le rappresentazioni della politica, a cura di Bruna Consarelli, Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, Roma; Università degli Studi “Roma Tre”, Facoltà di Scienze Politiche, Roma 2009 Mostra personale Sculture e ambienti 1999-2009, Politecnico di Milano – Campus Bovisa Milano accompagnata da una monografia (ed. Officina Libraria)
2011 Esperienza Italia 150, Mostre ufficiali per i 150 anni dell’Unità d’Italia, OGR Officine Grandi Riparazioni, Torino 2011, installazione alla mostra Il futuro nelle mani. Artieri domani, a cura di Enzo Biffi Gentili
2013 Mostra personale, Galleria Spaziotemporaneo, Milano 
In mostra sarà presentato il libro Paolo Gallerani. Innesti e snodi pubblicato da Officina Libraria in coedizione con la Fondazione Mudima.
Inaugurazione Giovedì 11 Febbraio ore 18.30 

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