La Mostra Diffusa
Dal 02 Giugno 2016 al 01 Ottobre 2016
Milano
Luogo: Riad Food Garden e altre sedi
Indirizzo: viale Piave 17
Enti promotori:
- Comune di Milano
Sito ufficiale: http://www.animenascoste.it
Anime Nascoste Milano da un progetto di Alberto Oliva: La Mostra Diffusa di Antonio Syxty con Amazon Papers in 30 spazi di Milano. Martedì 31 maggio 2016, alle 11.00, al Riad Food Garden – per iscriversi: inviare mail a Marta Nicoletti m.nicoletti@businesscommunications.it – si terrà la conferenza stampa – con intervento di Cristina Tajani – Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico e Ricerca – e degustazione della birra Warsteiner (sponsor dell’evento) – per la presentazione di un evento d’arte nuovo a Milano: una mostra diffusa patrocinata dal Comune di Milano e condivisa in trenta luoghi messi a rete, in collaborazione con Il Giorno, a cura di Paolo Sciortino e della galleria Simona Schiavi Art Gallery.
Dalla rubrica Anime Nascoste di Alberto Oliva con IL GIORNO – che ha già connesso più di 150 luoghi partendo dalla Casa Museo Spazio Tadini a librerie, caffetterie … per finire (è l’ultimo in ordine di apparizione sul quotidiano) con il mitico Le Biciclette (Via Giovanni Battista Torti, 2) – alla guida “Scoprire Milano” presentata a gennaio a Palazzo Reale si è arrivati alla grande Festa delle Anime Nascoste nello spazio di via Jommelli 24 dedicato al grande artista e scrittore Emilio Tadini e diretto da Melina Scalise e Francesco Tadini.
Ecco il saluto d’apertura della festa di Anime Nascoste di Alberto Oliva e dell’Assessore del Comune di Milano al Commercio, Attività produttive, Turismo Marketing territoriale, Servizi Civici Franco D’Alfonso:
Alberto Oliva – Benvenuti a questa festa delle Anime Nascoste a Spazio Tadini che abbiamo organizzato in occasione dei primi tre anni. Era il 2 giugno del 2013 quando ho cominciato, sulle pagine de Il Giorno, a scrivere della prima anima nascosta nello spazio milanese che si dedica all’arte e alla cultura per passione con voglia di migliorare la città migliore di Milano: la Casa Museo Spazio Tadini.
Per 150 settimane ho raccontato la ricchezza e la meraviglia di questa città. All’inizio non avrei mai creduto di poter arrivare a conoscere 150 spazi che fanno arte cultura tutti in maniera indipendente e “nascosta” nella città Milano. Tutte le volte che entravo in questi spazi dicevo a me stesso: “non sembra di essere a Milano”. Adesso a distanza di tre anni sembra proprio di essere a Milano.
Appartamenti che si aprono a spettacoli teatrali, Loft o bed & breakfast, palestre trasformate, spazi industriali convertiti per una Milano quasi incredibile. Una Milano ricchissima idee, di energia, entusiasmo. Adesso si può dire ciò che è Milano. Milano non è la città triste della nebbia e dello smog: si sa che aprendo queste porte puoi trovare spazi inevitabilmente ricchi di bellezza. Ecco cosa sono le Anime Nascoste.
Nel festeggiarle vi annunceremo anche il progetto de La Mostra Diffusa di cui vedete qui la mappa e che stiamo lanciando come primo tentativo concreto di mettere in rete tutti questi posti meravigliosi di Milano. E di farli finalmente collaborare tra loro. Perché quello che in effetti manca ancora a Milano è il fatto di collaborare e superare dei muri di diffidenza. Si scopre che si può collaborare senza farsi concorrenza e che anzi l’unione fa la forza.
Se pensiamo a New York ci ricordiamo che c’è una intera via di teatri uno dopo l’altro. A Milano questo è impensabile perché si ha il terrore che se apre qualcuno di fianco alla tua porta che fa quello che fai tu – a distanza di 30 metri – questo può solo danneggiarti.
Auspico che questa pervasività che io ho scoperto di Anime Nascoste possa arrivare a farle collaborare e a “fondersi” in molti progetti. Io stasera qui vedo tante Anime Nascoste che potranno presentarsi ma vedo anche tanti amici delle anime nascoste… Gente che in questi anni si è aggregata perché ha scoperto quanto siano belli questi posti.
Il primo degli amici delle Anime Nascoste è sicuramente l’assessore Franco d’Alfonso che in questi anni ha dato una grandissima mano a questo progetto. L’ha scoperto quando abbiamo presentato con Il Giorno la prima edizione della guida Scoprire Milano. Ed è a Franco D’Alfonso che passo la parola per un saluto e una ” visione” per Milano.
Franco D’Alfonso – Come sapete è in corso la campagna elettorale e, quindi, mi tocca girare Milano ancora più vorticosamente di quanto ho fatto in questi cinque anni. Devo dire che continuo a incontrare dappertutto la cosiddetta “assemblea milanese”. Quando mi chiedono cos’è l’assemblea milanese dico che è la “commistione”. Quello che funziona è la commistione. La commistione di generi, la commistione di culture, la commistione di idee. A Milano ciascuno fa la sua parte ma è pronto a metterla in gioco con qualcun altro. Questo mi fa ricordare che in un passato non tanto lontano a prevalere era una visione un po’ chiusa. Lo slogan che personalmente ho utilizzato nella campagna elettorale è “milanese è chi milanese fa” perché questo è lo spirito che abbiamo. Nelle Anime Nascoste si trova uno spirito che mi vede subito entusiasta.
Ricordo che io mi sono avvicinato all’idea delle Anime Nascoste come fosse una “ennesima grana”: ipotizzavo un rompiscatole a nome Alberto Oliva che chiedeva un patrocinio per una ennesima “imperdibile iniziativa”… Poi ho guardato il libretto e ho cominciato a leggere meglio. Ho cominciato a interessarmi e mi sono reso conto che i miei figli sono frequentatori della metà dei posti che qui sono rappresentati e ho scoperto questa bellissima realtà. Milano è una ” città aperta” Milano sta già facendo una serie di cose: abbiamo cominciato a dirlo con l’Expo 2015 che era il caso che i milanesi si rendessero conto di dove stavano, che prendessero coscienza della bellezza della città. Occupandomi fra l’altro di turismo mi sono reso conto che la città in cui siamo – giusto per citare dei numeri: cinque anni fa a Milano aveva 4 milioni e mezzo di turisti che dormivano qui almeno una notte, l’anno scorso sono stati 9 milioni, quindi esattamente il doppio – è una città in cui il turismo cresce ininterrottamente dal 2011.
Vi racconto questa breve storia: ero davanti alla Basilica di Sant’Eustorgio e c’era uno dei turisti nordici che frequentano la città che cercava di chiedere ad un autoctono puro della Cappella Portinari … La risposta fu “ma qui non ci sono portinari” (detta in milanese) … Questo era il sentimento medio della città di Milano cinque anni fa: il signore che viveva davanti alla cappella Portinari l’ha scambiata per il suo portinaio…
Qualche anno fa se vedevi gente per strada era solo per una manifestazione sindacale o per i funerali di Stato… Adesso i milanesi iniziano a rendersi conto della ricchezza della città e a frequentare le strade anche per iniziative come il Fuorisalone o per spostarsi nei luoghi della “Mostra Diffusa” – di cui parlerete anche oggi – di anime nascoste. Da tre anni a questa parte la gente ha più cura del proprio quartiere e si interessa di quello che avviene. Questa idea della mostra diffusa è pienamente nello spirito dell’apertura di tutta la città. Il passo successivo sarà quello di legare a questo mondo delle Anime Nascoste anche quello di un’altra anima che a Milano è molto forte: quella delle botteghe storiche. A Milano ci sono molte più botteghe storiche, molte più attività storiche, che in qualsiasi altra città d’Italia. Sono botteghe che tramandano il gusto dell’artigianalità. E credo che questo sia il filone prossimo venturo.
Si dice sempre “A Milano è venuto Leonardo” e ha fatto le chiuse della nostra meravigliosa Darsena (il 3 maggio 1509, Leonardo dichiara conclusi i lavori per il rifacimento della chiusa di San Cristoforo per la regolazione del flusso verso la darsena. Per tali lavori Leonardo riceve, a San Cristoforo stesso, un “diritto d’acqua” – la proprietà di una bocca irrigua – che è citato nel suo testamento – N.d.R.). Però perché è venuto a Milano Leonardo? Perché a Milano c’era una cultura idraulica della gestione delle acque che in Toscana non era nemmeno lontanamente pensabile. Milano è una città che offre anche ai geni la possibilità di concludere i progetti. (…)
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