Korean Wunderkammer. Fiera d'arte coreana

Korean Wunderkammer. Fiera d'arte coreana

 

Dal 01 Dicembre 2016 al 03 Dicembre 2016

Milano

Luogo: Novotel Milano Nord Cà Granda

Indirizzo: via Suzzani 13

Orari: 10-21

Curatori: Michela Ongaretti, Jang Sung-An

Enti promotori:

  • Orange Bridge
  • Asian Studies Group
  • Artevent
  • Associazione Lombardia-Corea

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 347 5028766

E-Mail info: ongaretticomunicazione@gmail.com

Sito ufficiale: http://



L’associazione Orange Bridge in collaborazione con l’Associazione Lombardia-Corea, Asian Studies Group ed Artevent è lieta di presentare la fiera di arte contemporanea coreana "Korean Wunderkammer", nella cornice del Novotel Cà Granda di Milano, dall’1 al 3 dicembre 2016.

Sarà possibile osservare il lavoro di 31 artisti provenienti dalla Corea del Sud, che hanno impegnato la loro ricerca in Pittura, Scultura, Fotografia e Neo-Calligrafia coreana.
Nell’area lounge sarà allestita la mostra collettiva, mentre sei camere dell’hotel saranno caratterizzate dalla presenza di alcune opere d’arte, organizzate in piccole esposizioni dedicate alle personalità più interessanti.

Orange Bridge è nata a Milano nel 2014 per volontà di Jang Sung-An, artista sudcoreano da molti anni residente in Italia, per promuovere l’arte e la cultura coreana nel nostro paese, ma non si limita a questo: vuole favorire lo scambio tra Italia e Corea attraverso iniziative dedicate alla creatività dei due paesi nei due paesi. I numerosi eventi creati finora hanno presentato artisti noti e di nuova scoperta, scelti unicamente in base al talento e alla capacità tecnica nel portare avanti una ricerca personale.
Il suo nome simboleggia quindi la connessione proficua tra le due nazioni, un ponte arancione. Il colore è stato scelto perché caldo e accattivante, che unisce la solarità e luminosità del giallo alla forza e alla vitalità del rosso, ben esprime i valori dell'associazione che intende scaldare con la luce della creatività l’Italia e la Corea del Sud. 

"Korean Wunderkammer" è un format che ha visto a Milano la partecipazione del talento coreano in diverse occasioni e luoghi cittadini della cultura, ricordiamo l’operazione analoga in collaborazione con la Fondazione Matalon e la mostra omonima presso la galleria Artespressione nel dicembre post Expo2015.
La parola tedesca in italiano significa camera delle meraviglie o gabinetto delle curiosità e indica quel particolare ambiente dove il collezionista raccoglieva, dal sedicesimo al diciottesimo secolo, oggetti considerati straordinari per le conoscenze dell'epoca. Non erano prettamente opere artistiche ma memorabilia come invenzioni meccaniche, esemplari di storia naturale, strumenti di misurazione e musicali, monete, cammei, rarità archeologiche o minerali, pietre preziose. Questi oggetti avevano valore didattico ed erano utili soprattutto alla ricerca scientifica ma tutti, compresi alcuni dipinti e sculture, venivano da lontano, nel tempo e nello spazio, e per questo suscitavano stupore.
"Korean Wunderkammer" ragiona sul concetto del tutto occidentale, legato a un preciso momento storico, pensando alle dinamiche alla base della sua formazione: il viaggio e la scoperta. Questi sono in questo caso declinati in senso moderno al viaggio interiore verso orizzonti nuovi, anche artistici, partendo dall'Europa, dall'Italia, verso l'Oriente, la Corea. Il paese sempre più ricco di creatività e sperimentazione, ha esportato talenti che non interpretano il tema della wunderkammer ma ne sono nel loro insieme una rappresentazione contemporanea.
Si pensa poi che l'arte in Corea possiede una sorta di wunderkammer in grande: si tratta del Museo Nazionale aperto a Seoul nell'anno dell'indipendenza dalla Corea del Sud, il 1945. E' l'unione della prima collezione museale imperiale del 1908 situato nel famoso Palazzo Changgyeonggung, con il museo del governo generale giapponese. Il Changgyeonggung fu costruito con ogni probabilità come dimora estiva della dinastia Goryeo o Koryŏ, da cui si origina il nome Korea; fu realizzato ex-novo nel 1483, per diventare uno dei cinque grandi edifici realizzati sotto la dinastia Chosum a Seoul.

Una delle caratteristiche delle Wunderkammer era senza dubbio la varietà e queste meraviglie odierne sono estremamente eterogenee, tra sperimentazioni materiche in pittura e scultura, illustrazione e fotocomposizione digitale, e per la prima volta per il format, neo calligrafia coreana.

Gli artisti in mostra sono: Seo yeong-seok, Lee ju-young, Shin gue-hang, Joo hwa-yeon, Sung moon-ju, Song jung-hyun, Van-sil per la categoria Arte contemporanea. Per la neo-calligrafia Shin sang-won, Lee youn-jeong, Byeon hye-in, Lee bo-bae, Jeong joon-sik, Lee jeong-hwa, Cho yong-yeon, Jang soon-young, Kim jeong-hwan, Han jae-hyuk, Shin hyoun-kyoung. I fotografi: Juno Moon, Kim heung-mi, Pek jong-seon, Lee seo-yong, Ryu hae-sang, Seo jung-cheol, Seo jung-hee, Shin joon-cheol, Lee seung-boo, Ha young-sam, Hwang young-hoon, Kim jong-hyeon, Yang hye-jin.

Vernissage 01 dicembre h 18.30

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