Franco Mussida. Musica: respiro celeste
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Dal 12 Giugno 2015 al 28 Giugno 2015
Milano
Luogo: CRT Milano Teatro dell’Arte - Triennale di Milano
Indirizzo: viale Alemagna 6
Orari: tutti i giorni 10-23
Curatori: Martina Corgnati
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02.72434258
E-Mail info: biglietteria@crtmilano.it
Sito ufficiale: http://www.crtmilano.it
Fin dalla notte dei tempi siamo antenne emotive in grado di captare il mondo e respirarci intimamente, facendoci attraversare da suoni che vibrando si trasformano in sentimenti. Musica: Respiro Celeste è una mostra esperienziale che testimonia un simbolico dialogo di risposte e domande tra il mondo vibrante stellare e le sue conseguenze nella dimensione terrestre, nella Musica come la conosciamo. Risposte incarnate dentro la nostra stessa struttura affettiva che si sottraggono alla freddezza unilaterale della ragione. Un dialogo in cui siamo la domanda vivente che si accende ogni volta che sentiamo bruciare nell’interiorità l’energia di un suono che si trasforma in emozione. In questa parentesi, tra altezze e profondità emotive, è la nostra vita di tutti i giorni.
L’ESPERIENZA
Musica: Respiro Celeste vuole far vivere l’incanto che solo la Musica sa creare anche oltre generi e forme codificate; sentirsi toccati dall’esperienza di far parte di una magia collettiva legata al mondo vibrante. E’ uno spazio artistico che induce riflessioni innescando domande sulla reale natura della comunicazione musicale. E’ un percorso che si snoda in una sorta di retropalco della Musica, idealizzato tra due immisurabili parentesi che finiscono per unirsi in un dialogo tra macrocosmo e microcosmo in cui il tramite è l’uomo.
I protagonisti sono suoni e visioni di sculture che hanno un che di arcaico, di ancestrale.
Soli-stellari in alto, con incisioni che rimandano ad una poetica delle forze emotive musicali archetipiche e steli composte di mattoni, di frazioni di spazio che si alzano da terra. 13 opere in cielo e 13 in terra di ceramica ricoperta d’oro, argento e rame. A legarle i due suoni che compongono gli intervalli, i mattoni con i quali si costruisce qualsiasi forma di Musica. Senza pubblico, lo spazio è pervaso da un magico, caldo, pulsante suono siderale, creato con la parte superiore delle distanze musicali. Camminando tra Steli e Soli ogni volta che il visitatore attraversa la linea che unisce l’uno all’altro, genera il Tono, fa vivere la distanza tra cielo e terra provocando un particolare rintocco. L’insieme della mostra offre quindi la possibilità di vivere in una specie di grande pianoforte sublimato che va oltre lo “spettacolo apparente” che propone il palcoscenico fisico.
Al termine del percorso un’audioteca CO2. Un progetto finanziato da Siae con il ministero della Giustizia e il patronato della Presidenza della Repubblica. Sarà disponibile la copia esatta di una di quelle presenti in quattro carceri dove i detenuti imparano a leggere i loro sentimenti grazie alla genialità dei compositori di tutte le epoche. Le audioteche non sono divise per stati e per generi, ma bensì per stati d’animo prevalenti. Dopo la visita si sperimenta ascoltando una Musica che viene vissuta come legame con il mondo dei sentimenti, accorgendosi della sacralità che la comunicazione musicale ci propone, superando i concetti di divertimento e svago per abbracciare quello della Musica come nutrimento interiore, come grande equilibratrice della struttura affettiva delle persone. Come dice Franco Mussida nella citazione che accompagna la Mostra: “ Chi ascolta Musica respira amore vibrante organizzato”.
L’ESPERIENZA
Musica: Respiro Celeste vuole far vivere l’incanto che solo la Musica sa creare anche oltre generi e forme codificate; sentirsi toccati dall’esperienza di far parte di una magia collettiva legata al mondo vibrante. E’ uno spazio artistico che induce riflessioni innescando domande sulla reale natura della comunicazione musicale. E’ un percorso che si snoda in una sorta di retropalco della Musica, idealizzato tra due immisurabili parentesi che finiscono per unirsi in un dialogo tra macrocosmo e microcosmo in cui il tramite è l’uomo.
I protagonisti sono suoni e visioni di sculture che hanno un che di arcaico, di ancestrale.
Soli-stellari in alto, con incisioni che rimandano ad una poetica delle forze emotive musicali archetipiche e steli composte di mattoni, di frazioni di spazio che si alzano da terra. 13 opere in cielo e 13 in terra di ceramica ricoperta d’oro, argento e rame. A legarle i due suoni che compongono gli intervalli, i mattoni con i quali si costruisce qualsiasi forma di Musica. Senza pubblico, lo spazio è pervaso da un magico, caldo, pulsante suono siderale, creato con la parte superiore delle distanze musicali. Camminando tra Steli e Soli ogni volta che il visitatore attraversa la linea che unisce l’uno all’altro, genera il Tono, fa vivere la distanza tra cielo e terra provocando un particolare rintocco. L’insieme della mostra offre quindi la possibilità di vivere in una specie di grande pianoforte sublimato che va oltre lo “spettacolo apparente” che propone il palcoscenico fisico.
Al termine del percorso un’audioteca CO2. Un progetto finanziato da Siae con il ministero della Giustizia e il patronato della Presidenza della Repubblica. Sarà disponibile la copia esatta di una di quelle presenti in quattro carceri dove i detenuti imparano a leggere i loro sentimenti grazie alla genialità dei compositori di tutte le epoche. Le audioteche non sono divise per stati e per generi, ma bensì per stati d’animo prevalenti. Dopo la visita si sperimenta ascoltando una Musica che viene vissuta come legame con il mondo dei sentimenti, accorgendosi della sacralità che la comunicazione musicale ci propone, superando i concetti di divertimento e svago per abbracciare quello della Musica come nutrimento interiore, come grande equilibratrice della struttura affettiva delle persone. Come dice Franco Mussida nella citazione che accompagna la Mostra: “ Chi ascolta Musica respira amore vibrante organizzato”.
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