Dell'Adda di Leonardo
Dal 06 Ottobre 2013 al 20 Ottobre 2013
Vaprio d'Adda | Milano
Luogo: Casa del Custode delle Acque
Indirizzo: via Alzaia Nord 3
Orari: sabato e domenica 10-13/15-18.30
Curatori: Massimo Grassi, Stefano Pedrelli
Enti promotori:
- Comune di Vaprio d'Adda
- Associazione Culturale Leonardo
- Regione Lombardia
- Provincia di Milano
- Padiglione Italia Expo Milano
- Navigli Lombardi
- Parco Adda Nord
- Ecomuseo di Leonardo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 346 3063549/ 342 3876374
E-Mail info: casadelcustodeacque@libero.it
Sito ufficiale: http://www.leonardovaprio.it/public/index.html
La mostra fotografica “Dell’Adda di Leonardo” è organizzata nell'ambito del progetto 500 Anni di Leonardo a Vaprio nato, a 500 anni dalla partenza di Leonardo da Vinci dal Ducato di Milano, per celebrare il legame di Vaprio d'Adda con il Maestro e promosso dal Comune di Vaprio d'Adda, in collaborazione con l'Associazione Culturale Leonardo e con il coinvolgimento della Pro Loco, dei Commercianti e di altre Associazioni del territorio.
La manifestazione vede il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, di Padiglione Italia Expo Milano e il sostegno di Navigli Lombardi, Parco Adda Nord ed Ecomuseo di Leonardo.
Sabato 5 ottobre 2013 alle ore 15.30 nella cinquecentesca Casa del Custode delle Acque a Vaprio d’Adda viene inaugurata la mostra “Dell’Adda di Leonardo” a cura di Massimo Grassi e di Stefano Pedrelli. Nella stessa occasione un incontro con i due fotografi permetterà al pubblico di scoprire la genesi del progetto e viaggiare idealmente lungo gli stessi sentieri fissati negli scatti fotografici.
43 fotografie in bianco e nero compongono un itinerario di ricerca bibliografica e artistica in grado di far rivivere le osservazioni e la suggestione che l’acqua ha esercitato su Leonardo, in particolar modo fiumi e canali dell’Adda e il suo territorio.
Lo sguardo dei due fotografi indaga i luoghi che cinquecento anni fa il Maestro ha visto e vissuto e partendo dai suoi studi sulle acque ci propongono delle immagini che riassumono in sé il mondo che tanto aveva affascinato Leonardo.
I due artisti prendono spunto dagli scritti di Leonardo e da quanto annotato tra il 1505 e il 1510 nel cosiddetto codice di Leicester o Hammer (dal nome dei due precedenti proprietari; dal 1994 appartiene a Bill Gates). Le note e relativi disegni riuniti nel manoscritto, 36 carte, si soffermano sull’analisi dei moti dell'acqua (trattato Della Natura, peso e moto delle Acque) assieme agli studi di geologia e di astronomia.
In queste pagine Leonardo esprime anche l’intenzione di realizzare quindici libri ciascuno su uno specifico argomento relativo all’acqua, così le opere fotografiche in mostra hanno titoli evocativi di ogni singolo tema,
“dei vortici”, “delle cascate” o ancora “del linguaggio delle acque” o “delle cose che su quelle son messe”, “dell’onda titubante” fino “delle nature dei fondi”… Ogni immagine lascia spazio alla personale interpretazione artistica ed evocativa che il testo leonardesco ha trasmesso.
Il progetto è visto come risorsa culturale per riportare alla luce, attraverso le immagini, il percorso di ricerca e osservazione di Leonardo sui fiumi e canali della zona dell’Adda attraverso la “memoria dell’acqua”.
La mostra è itinerante ed è stata ospitata al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano nell’ambito del Photofestival Milano (2013), alla Casa dell’Energia di Milano (2012), al Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda (2012) e all’Area Cazzaniga di Merate (2012).
“Può l’acqua conservare e trasmettere la memoria di chi l’ha osservata e studiata con tanta passione?
A noi piace pensare di sì.”
(Massimo Grassi, Stefano Pedrelli)
La manifestazione vede il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, di Padiglione Italia Expo Milano e il sostegno di Navigli Lombardi, Parco Adda Nord ed Ecomuseo di Leonardo.
Sabato 5 ottobre 2013 alle ore 15.30 nella cinquecentesca Casa del Custode delle Acque a Vaprio d’Adda viene inaugurata la mostra “Dell’Adda di Leonardo” a cura di Massimo Grassi e di Stefano Pedrelli. Nella stessa occasione un incontro con i due fotografi permetterà al pubblico di scoprire la genesi del progetto e viaggiare idealmente lungo gli stessi sentieri fissati negli scatti fotografici.
43 fotografie in bianco e nero compongono un itinerario di ricerca bibliografica e artistica in grado di far rivivere le osservazioni e la suggestione che l’acqua ha esercitato su Leonardo, in particolar modo fiumi e canali dell’Adda e il suo territorio.
Lo sguardo dei due fotografi indaga i luoghi che cinquecento anni fa il Maestro ha visto e vissuto e partendo dai suoi studi sulle acque ci propongono delle immagini che riassumono in sé il mondo che tanto aveva affascinato Leonardo.
I due artisti prendono spunto dagli scritti di Leonardo e da quanto annotato tra il 1505 e il 1510 nel cosiddetto codice di Leicester o Hammer (dal nome dei due precedenti proprietari; dal 1994 appartiene a Bill Gates). Le note e relativi disegni riuniti nel manoscritto, 36 carte, si soffermano sull’analisi dei moti dell'acqua (trattato Della Natura, peso e moto delle Acque) assieme agli studi di geologia e di astronomia.
In queste pagine Leonardo esprime anche l’intenzione di realizzare quindici libri ciascuno su uno specifico argomento relativo all’acqua, così le opere fotografiche in mostra hanno titoli evocativi di ogni singolo tema,
“dei vortici”, “delle cascate” o ancora “del linguaggio delle acque” o “delle cose che su quelle son messe”, “dell’onda titubante” fino “delle nature dei fondi”… Ogni immagine lascia spazio alla personale interpretazione artistica ed evocativa che il testo leonardesco ha trasmesso.
Il progetto è visto come risorsa culturale per riportare alla luce, attraverso le immagini, il percorso di ricerca e osservazione di Leonardo sui fiumi e canali della zona dell’Adda attraverso la “memoria dell’acqua”.
La mostra è itinerante ed è stata ospitata al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano nell’ambito del Photofestival Milano (2013), alla Casa dell’Energia di Milano (2012), al Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda (2012) e all’Area Cazzaniga di Merate (2012).
“Può l’acqua conservare e trasmettere la memoria di chi l’ha osservata e studiata con tanta passione?
A noi piace pensare di sì.”
(Massimo Grassi, Stefano Pedrelli)
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