Da Brera alle piramidi
Dal 20 Febbraio 2015 al 11 Aprile 2015
Milano
Luogo: Biblioteca Nazionale Braidense
Indirizzo: via Brera 28
Orari: da lunedì a sabato 9,30-13,30
Curatori: Anna Torterolo, Patrizia Piacentini, Christian Orsenigo
Enti promotori:
- Biblioteca Nazionale Braidense
- Università degli studi di Milano - Cattedra di Egittologia
- Pinacoteca di Brera
- Archivio Storico Ricordi
- MiBACT
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 86460907
E-Mail info: b-brai. comunicazione@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.braidense.it
La mostra “Da Brera alle piramidi”, promossa dalla Biblioteca Nazionale Braidense e dall'Università degli studi di Milano, Cattedra di Egittologia, con la partecipazione della Pinacoteca di Brera e dell’Archivio Storico Ricordi, ideata e curata rispettivamente per la Biblioteca da Anna Torterolo, esperta d'arte, e da Patrizia Piacentini, Professore ordinario di Egittologia, è sviluppata sull'attrazione e l'influenza, esercitata dalla civiltà egiziana sulla cultura italiana dal Rinascimento al XX secolo, sottolineando in particolar modo il gusto per l’Egitto nella storia dei diversi istituti del Palazzo di Brera e a Milano.
Saranno esposte, dalle collezioni della Braidense, le tavole del Polifilo, realizzate alla fine del Quattrocento, con raffigurazioni di ispirazione egiziana riprese dai primi studi archeologici nella Roma rinascimentale, le interpretazioni dei geroglifici pubblicate nell’Horapollus, stampate come il Polifilo da Manuzio all’inizio del XVI secolo, gli Emblemi del milanese Alciato, ideati nei primi decenni del Cinquecento ad imitazione dei geroglifici, cercando di ricreare un linguaggio figurato universale. La mostra presenterà anche raffigurazioni di obelischi e piramidi utilizzati nelle architetture effimere commissionate dalla città di Milano al professore di retorica del Collegio gesuita di Brera, Emanuele Tesauro, nei primi decenni del Seicento, e le famose illustrazioni dagli studi sui misteri egiziani di Athanasius Kircher, autore di un nuovo tentativo di interpretazione della scrittura geroglifica, conosciuti attraverso le missioni orientali gesuite.
Accanto alle rarità bibliografiche, la mostra propone i bozzetti per la prima scaligera dell'Aida dell’Archivio Storico Ricordi ed alcune rare curiosità : un papiro, già parte delle raccolte di Brera, ora conservato presso le Collezioni civiche di Milano e una statua cubo che appartenne al pittore e Direttore dell'Accademia Giuseppe Bossi, una coppia di Sfingi del XVIII secolo oggi di proprietà privata, provenienti da un antico giardino siciliano e divertenti, immaginifici oggetti di gusto egizio, creati all'inizio del Novecento, quando l'egittomania si coniuga con il Deco. Milano, 23 gennaio 2015 Gustose copertine ed illustrazioni di riviste testimoniano della diffusione della "passione-Egitto" nell'universo del romanzo e della letteratura popolare.
Attraverso numerosi materiali d’archivio molti dei quali inediti, conservati presso l’Università degli Studi di Milano, è dedicato largo spazio alle grandi scoperte archeologiche in Egitto, da quelle effettuate da Mariette sino alla scoperta dalla tomba di Tutankhamon e a quella dei tesori della necropoli regale di Tanis, mettendo in risalto l’impatto che queste ebbero sull’immaginario collettivo dai livelli più alti sino alla sua penetrazione nella letteratura popolare. Arricchiscono il percorso, alcune schede nella Pinacoteca di Brera affiancate ad opere di iconografia"egizia" (una per tutte la famosa Predica di S. Marco di Gentile e Giovanni Bellini) o provenienti dall'Egitto (i ritratti del Fayyum della collezione Vitali).
Conferenze
In occasione della mostra si terranno una serie di conferenze in Biblioteca Nazionale Braidense, Milano, via Brera 28.
Sabato 21 febbraio ore 10,30 – Umberto Eco - Athanasius Kircher e l'Egitto (organizzata in collaborazione con l'Aldus Club).
Lunedì 23 febbraio ore 18.00 Jean-Marcel Humbert - Egittomania: un fenomeno in continua evoluzione.
e in Mediateca di Santa Teresa - Milano, via della Moscova 28.
Giovedì 29 gennaio h.15.00 – Anna Torterolo - Obelischi a Roma: storia e significato. Giovedì 12 febbraio h.15.00 Anna Torterolo - Bonaparte e l'Egitto.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Percorso della mostra: Prima sezione
Opere del ’500 (Tra i quali: Colonna, Horapollo, Alciati, Fontana).
Seconda sezione
Studi di Egittologia di Athanasius Kircher.
Terza sezione
Pubblicazioni d’occasione dalla seconda metà del ’500 al ’700, che illustrano l’uso di piramidi e obelischi a Milano nell’allestimento di apparati funebri.
Quarta sezione
Il Settecento (grandi cataloghi e repertori di eruditi e diari e riflessioni di militari, nobili e dilettanti d’arte che viaggiarono in Oriente a scopi commerciali o di studio nel XVIII secolo. Quinta sezione
Prima edizione della Description de l’Egypte il Voyage dans la basse et la haute Egypte di Denon e volumi dell’800 di viaggiatori e antiquari (per Belzoni, Denon e Forbin).
Sesta sezione
Opere di Champollion e un manoscritto di Ippolito Rosellini.
Settima sezione
Volumi e documenti d’archivio relativi a Luigi Vassalli e un papiro tolemaico originariamente conservato a Brera.
Ottava sezione
Materiali d’archivio che documentano le grandi figure e le grandi scoperte dell’archeologia in Egitto tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo (Da Mariette a Montet, passando per Carter). Per i materiali relativi alla scoperta della tomba di Amenhotep II da parte di Loret.
Nona sezione
Viaggi di alcuni membri della famiglia Savoia in Egitto attraverso documenti d’archivio.
Decima sezione
L’Egitto nell’Archivio Storico Ricordi con esposizione di bozzetti scenici e materiali concernenti Aida, tra i quali una lettera di Verdi a Ricordi (Per le attrezzature di Aida e le fotografie di Puccini in Egitto).
Undicesima sezione
Letteratura popolare edita a Milano tra la seconda metà dell’Ottocento e prima metà del Novecento ispirata al mito dell’Egitto.
Dodicesima sezione
L’Egittomania attraverso testimonianze di vario tipo come i repertori decorativi di Percier e Fontaine o del Vaccani; documenti dall’archivio della famiglia di ebanisti Parvis; disegni di Gaetano Lodi per la realizzazione di un servizio da tavola per il khedive d’Egitto; scatolette di sigarette con motivi egittizzanti.
Stelle della mostra
Tra i volumi:
- L’Hypnerotomachia Poliphili, ovvero la Pugna d’amore onirica di Polifilo, racconto allegorico scritto da Francesco Colonna nel clima ermetico alimentato dall’arrivo a Firenze, nel 1419, grazie a Cristoforo Buondelmonti degli Oracoli di Orapollo. E’ uno dei più bei volumi stampati alla fine del Quattrocento (1499) con i caratteri creati nel 1495 per il De Aetna di Pietro Bembo, in una splendida edizione illustrata da quasi duecento meravigliose silografie.
- una ricca selezione di opere (tutte nella prima edizione) che testimoniano l’attività di ricerca attuata dal gesuita Athanasius Kircher sui monumenti e i geroglifici egizi che ne hanno fatto la personalità più significativa sull’argomento per tutta l’età barocca.
- Una serie di tavole da rari volumi che servono a illustrare una delle prime sezioni della mostra. Queste presentano l’uso di piramidi e obelischi utilizzati a Milano nell'allestimento di apparati funebri a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino a Settecento avanzato con iscrizioni o singole immagini simboliche come si credeva fossero i geroglifici egizi. Per la parte architettonica il possibile ispiratore potrebbe essere L.B. Alberti e gli usi funerari imperiali romani noti attraverso gli storici latini, per i geroglifici le convinzioni tardo antiche sulla loro natura, riprese nel Rinascimento, conosciute alla corte imperiale degli Asburgo e messe in opera a Milano nel periodo di dominazione spagnola.
- la prima edizione (oggi molto rara sul mercato antiquario) della Description de l’Égypte, che raccoglie il risultato delle ricerche dei famosi Savants che accompagnarono Bonaparte durante la spedizione militare in Egitto (1798-1799). Opera monumentale che può essere considerata l’antesignana degli studi scientifici sull’Egitto.
- Il magnifico Voyage dans la Basse et la Haute Egypte di Vivant Denon anche nell’edizione italiana.
- Louis Nicolas Philippe Auguste de Forbin, Voyage dans le Levant, Paris, Imprimerie Royale 1819.
Un volume in folio grande (570 x 450 mm) con 80 tavole di cui 70 litografate, 8 in acquatinta e 2 incise. Prima edizione stampata in sole 325 copie (Collezione privata)
- Uno splendido album di tavole che accompagnava G.B. Belzoni, Narrative of the Operations and Recent Discoveries ... London 1820, che presenta la particolarità di essere una seconda edizione non segnalata in altre collezioni. Il volume appartiene alla Biblioteca di Egittologia dell’Università degli Studi di Milano, Fondo Varille.
Tra i documenti d’archivio:
- Un manoscritto di Ippolito Rosellini – conservato presso la Biblioteca Braidense e mai esposto in precedenza - che presenta l’introduzione e lo schema di un corso di lezioni che il Rosellini tenne nell’Anno Accademico 1825-1826 a Pisa, ovvero il secondo del suo corso universitario - Manoscritti e fotografie dagli archivi dell’Università degli Studi di Milano che documentano la scoperta della tomba di Amenhotep II nella Valle dei Re effettuata da Victor Loret nel 1898. La tomba è particolarmente importante perché si è rivelata essere una cachette di mummie regali e di membri della famiglia regale, tra le quali quelle recentemente identificate come appartenenti ai nonni e alla madre di Tutankhamon.
Altre stelle/curiosità
- una serie di fotografie che documentano il viaggio del Principe ereditario – futuro Umberto II di Savoia in Egitto nel 1927. Ad accompagnare Umberto nel suo viaggio lungo il Nilo, una “guida d’eccezione” ovvero Pierre Lacau, Direttore del Service des Antiquités negli anni della scoperta della tomba di Tutankhamon (Dagli Archivi di Egittologia dell’Università degli Studi di Milano) - alcune fotografie (dall’Archivio Storico Ricordi) scattate in occasione del viaggio di Giacomo Puccini in Egitto per la prima di Madama Butterfly, nel febbraio del 1908.
- alcune attrezzerie della prima messa in scena di Aida al Teatro alla Scala di Milano realizzate dalla E. Rancati & C. nel 1872.
Saranno esposte, dalle collezioni della Braidense, le tavole del Polifilo, realizzate alla fine del Quattrocento, con raffigurazioni di ispirazione egiziana riprese dai primi studi archeologici nella Roma rinascimentale, le interpretazioni dei geroglifici pubblicate nell’Horapollus, stampate come il Polifilo da Manuzio all’inizio del XVI secolo, gli Emblemi del milanese Alciato, ideati nei primi decenni del Cinquecento ad imitazione dei geroglifici, cercando di ricreare un linguaggio figurato universale. La mostra presenterà anche raffigurazioni di obelischi e piramidi utilizzati nelle architetture effimere commissionate dalla città di Milano al professore di retorica del Collegio gesuita di Brera, Emanuele Tesauro, nei primi decenni del Seicento, e le famose illustrazioni dagli studi sui misteri egiziani di Athanasius Kircher, autore di un nuovo tentativo di interpretazione della scrittura geroglifica, conosciuti attraverso le missioni orientali gesuite.
Accanto alle rarità bibliografiche, la mostra propone i bozzetti per la prima scaligera dell'Aida dell’Archivio Storico Ricordi ed alcune rare curiosità : un papiro, già parte delle raccolte di Brera, ora conservato presso le Collezioni civiche di Milano e una statua cubo che appartenne al pittore e Direttore dell'Accademia Giuseppe Bossi, una coppia di Sfingi del XVIII secolo oggi di proprietà privata, provenienti da un antico giardino siciliano e divertenti, immaginifici oggetti di gusto egizio, creati all'inizio del Novecento, quando l'egittomania si coniuga con il Deco. Milano, 23 gennaio 2015 Gustose copertine ed illustrazioni di riviste testimoniano della diffusione della "passione-Egitto" nell'universo del romanzo e della letteratura popolare.
Attraverso numerosi materiali d’archivio molti dei quali inediti, conservati presso l’Università degli Studi di Milano, è dedicato largo spazio alle grandi scoperte archeologiche in Egitto, da quelle effettuate da Mariette sino alla scoperta dalla tomba di Tutankhamon e a quella dei tesori della necropoli regale di Tanis, mettendo in risalto l’impatto che queste ebbero sull’immaginario collettivo dai livelli più alti sino alla sua penetrazione nella letteratura popolare. Arricchiscono il percorso, alcune schede nella Pinacoteca di Brera affiancate ad opere di iconografia"egizia" (una per tutte la famosa Predica di S. Marco di Gentile e Giovanni Bellini) o provenienti dall'Egitto (i ritratti del Fayyum della collezione Vitali).
Conferenze
In occasione della mostra si terranno una serie di conferenze in Biblioteca Nazionale Braidense, Milano, via Brera 28.
Sabato 21 febbraio ore 10,30 – Umberto Eco - Athanasius Kircher e l'Egitto (organizzata in collaborazione con l'Aldus Club).
Lunedì 23 febbraio ore 18.00 Jean-Marcel Humbert - Egittomania: un fenomeno in continua evoluzione.
e in Mediateca di Santa Teresa - Milano, via della Moscova 28.
Giovedì 29 gennaio h.15.00 – Anna Torterolo - Obelischi a Roma: storia e significato. Giovedì 12 febbraio h.15.00 Anna Torterolo - Bonaparte e l'Egitto.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Percorso della mostra: Prima sezione
Opere del ’500 (Tra i quali: Colonna, Horapollo, Alciati, Fontana).
Seconda sezione
Studi di Egittologia di Athanasius Kircher.
Terza sezione
Pubblicazioni d’occasione dalla seconda metà del ’500 al ’700, che illustrano l’uso di piramidi e obelischi a Milano nell’allestimento di apparati funebri.
Quarta sezione
Il Settecento (grandi cataloghi e repertori di eruditi e diari e riflessioni di militari, nobili e dilettanti d’arte che viaggiarono in Oriente a scopi commerciali o di studio nel XVIII secolo. Quinta sezione
Prima edizione della Description de l’Egypte il Voyage dans la basse et la haute Egypte di Denon e volumi dell’800 di viaggiatori e antiquari (per Belzoni, Denon e Forbin).
Sesta sezione
Opere di Champollion e un manoscritto di Ippolito Rosellini.
Settima sezione
Volumi e documenti d’archivio relativi a Luigi Vassalli e un papiro tolemaico originariamente conservato a Brera.
Ottava sezione
Materiali d’archivio che documentano le grandi figure e le grandi scoperte dell’archeologia in Egitto tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo (Da Mariette a Montet, passando per Carter). Per i materiali relativi alla scoperta della tomba di Amenhotep II da parte di Loret.
Nona sezione
Viaggi di alcuni membri della famiglia Savoia in Egitto attraverso documenti d’archivio.
Decima sezione
L’Egitto nell’Archivio Storico Ricordi con esposizione di bozzetti scenici e materiali concernenti Aida, tra i quali una lettera di Verdi a Ricordi (Per le attrezzature di Aida e le fotografie di Puccini in Egitto).
Undicesima sezione
Letteratura popolare edita a Milano tra la seconda metà dell’Ottocento e prima metà del Novecento ispirata al mito dell’Egitto.
Dodicesima sezione
L’Egittomania attraverso testimonianze di vario tipo come i repertori decorativi di Percier e Fontaine o del Vaccani; documenti dall’archivio della famiglia di ebanisti Parvis; disegni di Gaetano Lodi per la realizzazione di un servizio da tavola per il khedive d’Egitto; scatolette di sigarette con motivi egittizzanti.
Stelle della mostra
Tra i volumi:
- L’Hypnerotomachia Poliphili, ovvero la Pugna d’amore onirica di Polifilo, racconto allegorico scritto da Francesco Colonna nel clima ermetico alimentato dall’arrivo a Firenze, nel 1419, grazie a Cristoforo Buondelmonti degli Oracoli di Orapollo. E’ uno dei più bei volumi stampati alla fine del Quattrocento (1499) con i caratteri creati nel 1495 per il De Aetna di Pietro Bembo, in una splendida edizione illustrata da quasi duecento meravigliose silografie.
- una ricca selezione di opere (tutte nella prima edizione) che testimoniano l’attività di ricerca attuata dal gesuita Athanasius Kircher sui monumenti e i geroglifici egizi che ne hanno fatto la personalità più significativa sull’argomento per tutta l’età barocca.
- Una serie di tavole da rari volumi che servono a illustrare una delle prime sezioni della mostra. Queste presentano l’uso di piramidi e obelischi utilizzati a Milano nell'allestimento di apparati funebri a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino a Settecento avanzato con iscrizioni o singole immagini simboliche come si credeva fossero i geroglifici egizi. Per la parte architettonica il possibile ispiratore potrebbe essere L.B. Alberti e gli usi funerari imperiali romani noti attraverso gli storici latini, per i geroglifici le convinzioni tardo antiche sulla loro natura, riprese nel Rinascimento, conosciute alla corte imperiale degli Asburgo e messe in opera a Milano nel periodo di dominazione spagnola.
- la prima edizione (oggi molto rara sul mercato antiquario) della Description de l’Égypte, che raccoglie il risultato delle ricerche dei famosi Savants che accompagnarono Bonaparte durante la spedizione militare in Egitto (1798-1799). Opera monumentale che può essere considerata l’antesignana degli studi scientifici sull’Egitto.
- Il magnifico Voyage dans la Basse et la Haute Egypte di Vivant Denon anche nell’edizione italiana.
- Louis Nicolas Philippe Auguste de Forbin, Voyage dans le Levant, Paris, Imprimerie Royale 1819.
Un volume in folio grande (570 x 450 mm) con 80 tavole di cui 70 litografate, 8 in acquatinta e 2 incise. Prima edizione stampata in sole 325 copie (Collezione privata)
- Uno splendido album di tavole che accompagnava G.B. Belzoni, Narrative of the Operations and Recent Discoveries ... London 1820, che presenta la particolarità di essere una seconda edizione non segnalata in altre collezioni. Il volume appartiene alla Biblioteca di Egittologia dell’Università degli Studi di Milano, Fondo Varille.
Tra i documenti d’archivio:
- Un manoscritto di Ippolito Rosellini – conservato presso la Biblioteca Braidense e mai esposto in precedenza - che presenta l’introduzione e lo schema di un corso di lezioni che il Rosellini tenne nell’Anno Accademico 1825-1826 a Pisa, ovvero il secondo del suo corso universitario - Manoscritti e fotografie dagli archivi dell’Università degli Studi di Milano che documentano la scoperta della tomba di Amenhotep II nella Valle dei Re effettuata da Victor Loret nel 1898. La tomba è particolarmente importante perché si è rivelata essere una cachette di mummie regali e di membri della famiglia regale, tra le quali quelle recentemente identificate come appartenenti ai nonni e alla madre di Tutankhamon.
Altre stelle/curiosità
- una serie di fotografie che documentano il viaggio del Principe ereditario – futuro Umberto II di Savoia in Egitto nel 1927. Ad accompagnare Umberto nel suo viaggio lungo il Nilo, una “guida d’eccezione” ovvero Pierre Lacau, Direttore del Service des Antiquités negli anni della scoperta della tomba di Tutankhamon (Dagli Archivi di Egittologia dell’Università degli Studi di Milano) - alcune fotografie (dall’Archivio Storico Ricordi) scattate in occasione del viaggio di Giacomo Puccini in Egitto per la prima di Madama Butterfly, nel febbraio del 1908.
- alcune attrezzerie della prima messa in scena di Aida al Teatro alla Scala di Milano realizzate dalla E. Rancati & C. nel 1872.
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