Flavio Paolucci. Natura senza confini
Dal 04 Giugno 2024 al 13 Settembre 2024
Lugano |
Luogo: KROMYA Art Gallery
Indirizzo: Viale Stefano Franscini 11
Orari: da martedì a venerdì 13.00-18.00, sabato su appuntamento, chiuso dal 29 giugno al 6 luglio 2024, chiuso 1 e 15 agosto
Curatori: Marco Franciolli
Telefono per informazioni: +41 919 227000
E-Mail info: tecla@kromyartgallery.com,
Sito ufficiale: http://www.kromyartgallery.com.
La mostra Natura senza confini di Flavio Paolucci, in programma dal 4 giugno al 13 settembre 2024 negli spazi di KROMYA Art Gallery a Lugano, celebra il legame tra la Galleria e l'Artista, che nel corso dell'esposizione festeggerà il suo novantesimo compleanno.
La personale sarà inaugurata martedì 4 giugno, alle ore 18.30, alla presenza dell'artista e del curatore Marco Franciolli, già direttore del MASI - Museo d'arte della Svizzera italiana.
In esposizione, una quindicina di opere di recente produzione, alcune delle quali inedite, che evidenziano l'inesauribile ricerca di Flavio Paolucci, tesa all'esplorazione della connessione imprescindibile tra l'essere umano e il mondo naturale che lo circonda.
«Il sentimento della natura che pervade le opere dell'artista - spiega Marco Franciolli - trova nel mondo naturale non solo una fonte di ispirazione, ma anche lo specchio di emozioni e sentimenti profondi. La volontà dell'artista di trascendere l'imitazione della realtà per esprimere una prospettiva personale e originale conferisce una dimensione autenticamente universale e atemporale al suo discorso artistico. Accanto a forme e oggetti peculiari della poetica dell'artista - ramo, foglia, sasso, casa, vetro - affiorano nei dipinti e nelle sculture recenti elementi inediti che accrescono ulteriormente il vocabolario della raffinata poetica di Paolucci».
Sia nei dipinti su carta che nelle sculture in bronzo ricorre, ad esempio, la forma archetipa della casa, posta in dialogo con il biomorfismo dei rami che fuoriescono dal tetto o dalle finestre. Non un processo metafisico, ma l'interiorizzazione di situazioni reali, osservate dall'artista nel corso delle sue camminate in natura.
Una pratica artistica nella quale si fondono sensibilità percettiva e immaginazione, anche attraverso la giustapposizione di elementi naturali e forme geometriche, espressione figurata della dualità fra uomo e natura. Paolucci evoca, infatti, la realtà, ma le sue composizioni sono sempre di carattere mentale e poetico.
«Attraverso l'uso di diversi mezzi espressivi quali dipinti, carte e sculture, l'artista esprime la propria visione del mondo, le proprie emozioni e riflessioni», scrive Franciolli. «Le sue sono creazioni aperte a vari significati e interpretazioni, lasciano spazio alla creatività e all'immaginazione dello spettatore. Questa possibilità di interpretazione, diversa da persona a persona, rende le opere di Flavio Paolucci particolarmente coinvolgenti, offrendo di fatto un'esperienza estetica unica e personale a chi le osserva».
«Flavio Paolucci è un artista verso il quale nutriamo una grandissima stima e ammirazione, dichiara Tecla Riva, fondatrice di KROMYA Art Gallery e direttrice della sede di Lugano. Lo abbiamo presentato più volte nelle sedi di Lugano e di Verona e in occasione delle fiere di settore, riscuotendo sempre grande interesse e desiderio di approfondimento. Con questa mostra, celebriamo un compleanno importante di un artista, ma anche di un amico, attraverso una selezione di opere recenti ed inedite, perché la creatività è una fonte inesauribile di giovinezza».
La mostra sarà accompagnata da un volume con un testo critico di Marco Franciolli e un intervento di Tecla Riva, contenente le opere in mostra e tutti i lavori espositi negli anni da KROMYA Art Gallery a Lugano e Verona.
Flavio Paolucci nasce nel 1934 a Torre, nel comune svizzero di Blenio. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), avvia una significativa attività espositiva, che dagli anni Cinquanta lo porta ad esporre nei principali musei europei. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private. Nel 2024 è uscito il film Flavio Paolucci. Da Guelmim a Biasca del regista Villi Hermann, prodotto da Imagofilm Lugano e RSI Radiotelevisione Svizzera, in cui l'artista, tra boschi, montagne e deserto, passato e presente crea opere dove s'incontrano sogno e poesia. Flavio Paolucci vive e lavora a Biasca, in Canton Ticino.
Parallelamente alla mostra di Flavio Paolucci, la sede di KROMYA Art Gallery a Verona presenta, dal 13 giugno al 27 luglio 2024, la mostra Color of Changes di Domenico D'Oora (Londra, 1953), uno dei più interessanti artisti italiani della sua generazione, la cui ricerca in un ambito di aniconicità, a partire dalla fine degli anni '90, ha dato un importante contributo al rinnovato interesse per la pittura di monocromia, pervenendo a originali risultati formali ed espressivi e di concentrazione minimale.
Inaugurazione: martedì 4 giugno, ore 18.30
In esposizione, una quindicina di opere di recente produzione, alcune delle quali inedite, che evidenziano l'inesauribile ricerca di Flavio Paolucci, tesa all'esplorazione della connessione imprescindibile tra l'essere umano e il mondo naturale che lo circonda.
«Il sentimento della natura che pervade le opere dell'artista - spiega Marco Franciolli - trova nel mondo naturale non solo una fonte di ispirazione, ma anche lo specchio di emozioni e sentimenti profondi. La volontà dell'artista di trascendere l'imitazione della realtà per esprimere una prospettiva personale e originale conferisce una dimensione autenticamente universale e atemporale al suo discorso artistico. Accanto a forme e oggetti peculiari della poetica dell'artista - ramo, foglia, sasso, casa, vetro - affiorano nei dipinti e nelle sculture recenti elementi inediti che accrescono ulteriormente il vocabolario della raffinata poetica di Paolucci».
Sia nei dipinti su carta che nelle sculture in bronzo ricorre, ad esempio, la forma archetipa della casa, posta in dialogo con il biomorfismo dei rami che fuoriescono dal tetto o dalle finestre. Non un processo metafisico, ma l'interiorizzazione di situazioni reali, osservate dall'artista nel corso delle sue camminate in natura.
Una pratica artistica nella quale si fondono sensibilità percettiva e immaginazione, anche attraverso la giustapposizione di elementi naturali e forme geometriche, espressione figurata della dualità fra uomo e natura. Paolucci evoca, infatti, la realtà, ma le sue composizioni sono sempre di carattere mentale e poetico.
«Attraverso l'uso di diversi mezzi espressivi quali dipinti, carte e sculture, l'artista esprime la propria visione del mondo, le proprie emozioni e riflessioni», scrive Franciolli. «Le sue sono creazioni aperte a vari significati e interpretazioni, lasciano spazio alla creatività e all'immaginazione dello spettatore. Questa possibilità di interpretazione, diversa da persona a persona, rende le opere di Flavio Paolucci particolarmente coinvolgenti, offrendo di fatto un'esperienza estetica unica e personale a chi le osserva».
«Flavio Paolucci è un artista verso il quale nutriamo una grandissima stima e ammirazione, dichiara Tecla Riva, fondatrice di KROMYA Art Gallery e direttrice della sede di Lugano. Lo abbiamo presentato più volte nelle sedi di Lugano e di Verona e in occasione delle fiere di settore, riscuotendo sempre grande interesse e desiderio di approfondimento. Con questa mostra, celebriamo un compleanno importante di un artista, ma anche di un amico, attraverso una selezione di opere recenti ed inedite, perché la creatività è una fonte inesauribile di giovinezza».
La mostra sarà accompagnata da un volume con un testo critico di Marco Franciolli e un intervento di Tecla Riva, contenente le opere in mostra e tutti i lavori espositi negli anni da KROMYA Art Gallery a Lugano e Verona.
Flavio Paolucci nasce nel 1934 a Torre, nel comune svizzero di Blenio. Dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), avvia una significativa attività espositiva, che dagli anni Cinquanta lo porta ad esporre nei principali musei europei. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private. Nel 2024 è uscito il film Flavio Paolucci. Da Guelmim a Biasca del regista Villi Hermann, prodotto da Imagofilm Lugano e RSI Radiotelevisione Svizzera, in cui l'artista, tra boschi, montagne e deserto, passato e presente crea opere dove s'incontrano sogno e poesia. Flavio Paolucci vive e lavora a Biasca, in Canton Ticino.
Parallelamente alla mostra di Flavio Paolucci, la sede di KROMYA Art Gallery a Verona presenta, dal 13 giugno al 27 luglio 2024, la mostra Color of Changes di Domenico D'Oora (Londra, 1953), uno dei più interessanti artisti italiani della sua generazione, la cui ricerca in un ambito di aniconicità, a partire dalla fine degli anni '90, ha dato un importante contributo al rinnovato interesse per la pittura di monocromia, pervenendo a originali risultati formali ed espressivi e di concentrazione minimale.
Inaugurazione: martedì 4 giugno, ore 18.30
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