Cesare Marchesini. Il Teatro della Natura

Cesare Marchesini. Il Teatro della Natura, Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Dal 07 Aprile 2013 al 05 Maggio 2013
Lucca
Luogo: Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Indirizzo: via della Fratta 36
Orari: da martedì a domenica 10-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0583 492180 / 339 2006519
E-Mail info: m.cicchine@luccamuseum.com
Sito ufficiale: http://www.luccamuseum.com
È un grande omaggio alla Toscana, diventata sua terra d’adozione, quello che il pittore lombardo Cesare Marchesini fa nella sua mostra personale “Il Teatro della Natura” allestita nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground e prodotta dall’Associazione FienilArte.
L’esposizione, che sarà inaugurata alla presenza dell’artista il 6 aprile 2013 alle ore 18, è un percorso attraverso circa venti dipinti ad olio che vedono la Natura protagonista assoluta delle sue tele.
Marchesini parte dalla tradizione figurativa per poi contaminarla nutrendosi di fantastico. La sua è un’arte naïf dove l’artista, come ha sottolineato il critico Dino Pasquali in un suo saggio, “tenta un suo spazio di candore e di ingenuità, armato di ottimismo pacato e rasserenante. Fuori dalle ‘scuole’ degli ‘impressionisti’ (…) Marchesini è volutamente povero di tali riferimenti culturali, pronto a vivere autenticamente il suo approccio con la realtà in chiave popolare, ricco solo della sua vena emozionata e arguta”. Ne nascono paesaggi fatti di vigne, spighe, prati, fiori, laghetti, animali, contadini che sono però il risultato di una grande costanza professionale e resi sempre con semplicità espressiva.
La sua è una natura reale che si fa “irreale”, frutto più di una visione dell’artista che oggettiva, e che va al recupero del mito della civiltà contadina con i suoi paesaggi bucolici: “una visione in cui la natura – commenta sempre Pasquali – sembra essere più poesia (nonostante le apparenze), i fiori più fiori, il giallo più giallo, in una esaltazione surreale di una natura che non c’è più e forse non c’è mai stata”. Laddove la pittura naïf corrisponde alla semplicità dei tratti, alla purezza del colore e alla limpidezza della luce si trova l’essenza di un’arte non auto-referenziale che racconta vicende che vanno oltre ciò che immaginiamo.
L’esposizione, che sarà inaugurata alla presenza dell’artista il 6 aprile 2013 alle ore 18, è un percorso attraverso circa venti dipinti ad olio che vedono la Natura protagonista assoluta delle sue tele.
Marchesini parte dalla tradizione figurativa per poi contaminarla nutrendosi di fantastico. La sua è un’arte naïf dove l’artista, come ha sottolineato il critico Dino Pasquali in un suo saggio, “tenta un suo spazio di candore e di ingenuità, armato di ottimismo pacato e rasserenante. Fuori dalle ‘scuole’ degli ‘impressionisti’ (…) Marchesini è volutamente povero di tali riferimenti culturali, pronto a vivere autenticamente il suo approccio con la realtà in chiave popolare, ricco solo della sua vena emozionata e arguta”. Ne nascono paesaggi fatti di vigne, spighe, prati, fiori, laghetti, animali, contadini che sono però il risultato di una grande costanza professionale e resi sempre con semplicità espressiva.
La sua è una natura reale che si fa “irreale”, frutto più di una visione dell’artista che oggettiva, e che va al recupero del mito della civiltà contadina con i suoi paesaggi bucolici: “una visione in cui la natura – commenta sempre Pasquali – sembra essere più poesia (nonostante le apparenze), i fiori più fiori, il giallo più giallo, in una esaltazione surreale di una natura che non c’è più e forse non c’è mai stata”. Laddove la pittura naïf corrisponde alla semplicità dei tratti, alla purezza del colore e alla limpidezza della luce si trova l’essenza di un’arte non auto-referenziale che racconta vicende che vanno oltre ciò che immaginiamo.
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