Tutto ri-suona
Dal 09 Marzo 2013 al 01 Maggio 2013
Genova
Luogo: Castello D’Albertis
Indirizzo: corso Dogali 18
Orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-17 (ultimo ingresso ore 16) sabato e domenica 10-18
Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4.50
Telefono per informazioni: +39 010 2723820
E-Mail info: castellodalbertis@comune.genova.it
Sito ufficiale: http://www.museidigenova.it/spip.php
Chi non ha mai provato un impulso irrefrenabile a produrre suoni e rumori? Chi non ha osservato come un bambino piccolo goda dell’effetto sonoro da lui stesso prodotto quando strilla a pieni polmoni o batte ripetutamente un oggetto? Chi non si è incantato ad ascoltare la natura battendo pietre o legnetti, scuotendo gusci di conchiglie, accartocciando foglie secche?
Queste piacevoli forme di espressione sonora, primi tentativi di esplorare giocando il mondo meraviglioso delle cose che stanno intorno a noi, sono protagoniste della mostra Tutto ri-suona.
La mostra è frutto della collaborazione fra il Museo delle Musiche dei Popoli (Echo Art), il mastro giocattolaio Roberto Papetti di Ravenna e il dipartimento Arte Musica della scuola secondaria Don Milani di Genova, ciascuno curatore di una delle tre sezioni in cui si articola la mostra, coordinata dalla Direzione del Museo e dai Servizi Educativi e Didattici.
La sezione di apertura Giocattoli sonori, curata da Roberto Papetti, offre oggetti trovati o fatti in casa, elementari, curiosi, innovativi, realizzati con materiali di riciclo e di facile reperimento, costruiti per il gioco esplorativo delle sonorità del mondo.
I bambini scoprono quanto tali oggetti siano buffi, originali e facili da costruire, incontrano e imparano a riconoscere diverse tipologie di strumenti musicali, ne sperimentano le potenzialità sia dal punto di vista della produzione di suoni e melodie, sia in una libera espressione di gioco.
Accompagnano e fanno vivere questa sezione laboratori dedicati alla costruzione e trasformazione di oggetti e materiali semplici in giocattoli musicali decorati con gusto e allegria. Questi ultimi non serviranno solamente per esplorare il mondo dei rumori e scoprire che ogni cosa ha una sua "voce" o timbro, ma serviranno a fare orchestra.
Come afferma Papetti “la banda fracassona dei trilli, dei ritmi, delle cacofonie prova il fatto che la musica non si produce esclusivamente con strumenti musicali tradizionali, che ogni materiale offre possibilità diverse di suoni, che gli strumenti possono essere utili a sonorizzare una storia”.
La sezione Suona il riciclo, curata dagli studenti delle classi seconde e dai docenti del Dipartimento Arte Musica della Scuola Secondaria ’don Milani’, racconta le tappe di un percorso didattico-laboratoriale finalizzato alla realizzazione di strumenti musicali con materiali di riciclo e di uso quotidiano. Oltre agli originalissimi strumenti, raccoglie i disegni, i progetti, le foto e i video dei momenti più significativi e coinvolgenti delle varie attività. Le curiose percussioni multi sonore e i variopinti strumenti a corde, frutto della creatività e della manualità degli studenti a partire da bicchieri, bottiglie e tubi di plastica, cartoni e lenze, riso e chiodini, sono esposti in puntuale contrappunto e dialogo con strumenti tradizionali originali selezionati da Echo Art.
Una serie di disegni rappresentano una fase fondamentale del lavoro che ha accompagnato l’indagine sugli strumenti musicali esposti nel Museo delle Musiche dei Popoli; essi documentano le scomposizioni delle parti che fanno suonare lo strumento, le ricomposizioni di fantasia operate dai ragazzi, le riproduzioni dal vero degli strumenti della tradizione dei popoli e le idee progettuali di strumenti sonori. Foto e video mostrano gli alunni in attività e altre esperienze che hanno fatto parte del percorso di scoperta e di indagine, come le visite e le interviste ad alcuni laboratori di liutai in città.
Anche questa sezione è accompagnata da laboratori; qui gli esperti sono proprio i ragazzi! Gli studenti delle classi seconde si propongono come tutor ai più piccoli per costruire insieme semplici strumenti musicali con i materiali di riciclo, sollecitare le abilità manuali e creative dei bambini e suonare gli “oggetti” realizzati creando un ’mondo di suoni’.
L’attività viene monitorata e documentata dagli insegnanti del Dipartimento Arte Musica della scuola "don Milani".
In occasione della mostra, il Museo delle Musiche dei Popoli rinnova il suo allestimento ospitando la sezione Strumenti, musiche e musicoterapie del mondo curata da Echo Art, e frutto di uno studio iniziato nei primi anni ‘90 , sia sul campo, sia con gruppi di ricerca che con attività di musicoterapia nei diversi ambiti patologici e sociali.
Diversi i punti di riferimento: dalla tradizione sufi medio-orientale e maghrebina, alla meditazione estremo-orientale, dalle transe cruente alle estasi silenziose, dalla mbira music al vodoo e alla santeria. Il suono e le musiche, gli strumenti e il simbolismo intrinseco tracciano solchi indelebili, seppur con nature diverse, nelle tradizioni dei popoli. Riti sacri e riti profani, corpi e movimento, terra e cielo, sacrificio, devozione, spiritualità sono solo alcuni degli elementi che si possono ritrovare nella storia di ogni strumento, e nel suono che esso produce. L’analisi dei timbri, degli intervalli e delle scale, le accordature, i materiali e i procedimenti di costruzione degli strumenti, i sistemi di apprendimento, di improvvisazione e di composizione offrono al musicista e al musicoterapeuta europeo un infinità di spunti per elaborare il proprio linguaggio artistico e metodologico musicoterapico, una pratica oggi applicata in numerosi campi, dal prenatale ai malati terminali, nella prevenzione e nella cura. Analogie e differenze tra teorie e metodi europei ed extraeuropei ci aiutano a disegnare un percorso indefinito, oggettivo e soggettivo, tangibile e intangibile, analogico e digitale, come il suono e la musica, nelle tradizioni secolari così come nelle esperienze contemporanee.
Sono esposti strumenti provenienti da Zimbabwe, India, Australia, Turchia, Benin, Cuba, Marocco, Tibet, Italia, Nord America, Israele, Cina , Giappone.
Esposizione e strumenti provenienti dalla collezione Echo Art, a cura di Davide e Michele Ferrari.
Nel periodo della mostra sono previsti incontri e proiezioni che vedranno nuovamente protagonisti i curatori delle sezioni con approfondimenti tematici, fornendo occasioni per avvicinarsi ad esperienze musicali in una dimensione di benessere psico-fisico.
Queste piacevoli forme di espressione sonora, primi tentativi di esplorare giocando il mondo meraviglioso delle cose che stanno intorno a noi, sono protagoniste della mostra Tutto ri-suona.
La mostra è frutto della collaborazione fra il Museo delle Musiche dei Popoli (Echo Art), il mastro giocattolaio Roberto Papetti di Ravenna e il dipartimento Arte Musica della scuola secondaria Don Milani di Genova, ciascuno curatore di una delle tre sezioni in cui si articola la mostra, coordinata dalla Direzione del Museo e dai Servizi Educativi e Didattici.
La sezione di apertura Giocattoli sonori, curata da Roberto Papetti, offre oggetti trovati o fatti in casa, elementari, curiosi, innovativi, realizzati con materiali di riciclo e di facile reperimento, costruiti per il gioco esplorativo delle sonorità del mondo.
I bambini scoprono quanto tali oggetti siano buffi, originali e facili da costruire, incontrano e imparano a riconoscere diverse tipologie di strumenti musicali, ne sperimentano le potenzialità sia dal punto di vista della produzione di suoni e melodie, sia in una libera espressione di gioco.
Accompagnano e fanno vivere questa sezione laboratori dedicati alla costruzione e trasformazione di oggetti e materiali semplici in giocattoli musicali decorati con gusto e allegria. Questi ultimi non serviranno solamente per esplorare il mondo dei rumori e scoprire che ogni cosa ha una sua "voce" o timbro, ma serviranno a fare orchestra.
Come afferma Papetti “la banda fracassona dei trilli, dei ritmi, delle cacofonie prova il fatto che la musica non si produce esclusivamente con strumenti musicali tradizionali, che ogni materiale offre possibilità diverse di suoni, che gli strumenti possono essere utili a sonorizzare una storia”.
La sezione Suona il riciclo, curata dagli studenti delle classi seconde e dai docenti del Dipartimento Arte Musica della Scuola Secondaria ’don Milani’, racconta le tappe di un percorso didattico-laboratoriale finalizzato alla realizzazione di strumenti musicali con materiali di riciclo e di uso quotidiano. Oltre agli originalissimi strumenti, raccoglie i disegni, i progetti, le foto e i video dei momenti più significativi e coinvolgenti delle varie attività. Le curiose percussioni multi sonore e i variopinti strumenti a corde, frutto della creatività e della manualità degli studenti a partire da bicchieri, bottiglie e tubi di plastica, cartoni e lenze, riso e chiodini, sono esposti in puntuale contrappunto e dialogo con strumenti tradizionali originali selezionati da Echo Art.
Una serie di disegni rappresentano una fase fondamentale del lavoro che ha accompagnato l’indagine sugli strumenti musicali esposti nel Museo delle Musiche dei Popoli; essi documentano le scomposizioni delle parti che fanno suonare lo strumento, le ricomposizioni di fantasia operate dai ragazzi, le riproduzioni dal vero degli strumenti della tradizione dei popoli e le idee progettuali di strumenti sonori. Foto e video mostrano gli alunni in attività e altre esperienze che hanno fatto parte del percorso di scoperta e di indagine, come le visite e le interviste ad alcuni laboratori di liutai in città.
Anche questa sezione è accompagnata da laboratori; qui gli esperti sono proprio i ragazzi! Gli studenti delle classi seconde si propongono come tutor ai più piccoli per costruire insieme semplici strumenti musicali con i materiali di riciclo, sollecitare le abilità manuali e creative dei bambini e suonare gli “oggetti” realizzati creando un ’mondo di suoni’.
L’attività viene monitorata e documentata dagli insegnanti del Dipartimento Arte Musica della scuola "don Milani".
In occasione della mostra, il Museo delle Musiche dei Popoli rinnova il suo allestimento ospitando la sezione Strumenti, musiche e musicoterapie del mondo curata da Echo Art, e frutto di uno studio iniziato nei primi anni ‘90 , sia sul campo, sia con gruppi di ricerca che con attività di musicoterapia nei diversi ambiti patologici e sociali.
Diversi i punti di riferimento: dalla tradizione sufi medio-orientale e maghrebina, alla meditazione estremo-orientale, dalle transe cruente alle estasi silenziose, dalla mbira music al vodoo e alla santeria. Il suono e le musiche, gli strumenti e il simbolismo intrinseco tracciano solchi indelebili, seppur con nature diverse, nelle tradizioni dei popoli. Riti sacri e riti profani, corpi e movimento, terra e cielo, sacrificio, devozione, spiritualità sono solo alcuni degli elementi che si possono ritrovare nella storia di ogni strumento, e nel suono che esso produce. L’analisi dei timbri, degli intervalli e delle scale, le accordature, i materiali e i procedimenti di costruzione degli strumenti, i sistemi di apprendimento, di improvvisazione e di composizione offrono al musicista e al musicoterapeuta europeo un infinità di spunti per elaborare il proprio linguaggio artistico e metodologico musicoterapico, una pratica oggi applicata in numerosi campi, dal prenatale ai malati terminali, nella prevenzione e nella cura. Analogie e differenze tra teorie e metodi europei ed extraeuropei ci aiutano a disegnare un percorso indefinito, oggettivo e soggettivo, tangibile e intangibile, analogico e digitale, come il suono e la musica, nelle tradizioni secolari così come nelle esperienze contemporanee.
Sono esposti strumenti provenienti da Zimbabwe, India, Australia, Turchia, Benin, Cuba, Marocco, Tibet, Italia, Nord America, Israele, Cina , Giappone.
Esposizione e strumenti provenienti dalla collezione Echo Art, a cura di Davide e Michele Ferrari.
Nel periodo della mostra sono previsti incontri e proiezioni che vedranno nuovamente protagonisti i curatori delle sezioni con approfondimenti tematici, fornendo occasioni per avvicinarsi ad esperienze musicali in una dimensione di benessere psico-fisico.
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