Firenze negli occhi dell’artista. Da Signorini a Rosai

Firenze negli occhi dell’artista. Da Signorini a Rosai, Galleria d’arte moderna - Palazzo Pitti, Firenze

 

Dal 17 Luglio 2012 al 28 Ottobre 2012

Firenze

Luogo: Galleria d’arte moderna - Palazzo Pitti

Indirizzo: piazza de' Pitti 1

Orari: da martedì a domenica 8.15-18.50

Curatori: Simonella Condemi

Enti promotori:

  • Ministero per i Beni e le Attività Culturali
  • Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
  • Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico
  • Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
  • Galleria d’arte moderna
  • Palazzo Pitti
  • Firenze
  • Firenze Musei

Costo del biglietto: intero € 8.50, ridotto € 4.25

Telefono per informazioni: +39 055 217265/ 06 692050220

E-Mail info: izzo@civita.it

Sito ufficiale: http://www.firenzedasignoriniarosai.it


“Firenze, Firenze, ancora Firenze.
Amata e comunque ineludibile.
Apparentemente uguale a se stessa nei capisaldi monumentali: e invece, quante trasformazioni attraverso i secoli, e quanto importanti (…)
sempre la stessa e sempre nuova, che i pittori d’oggi stanno creando per gli occhi di domani.”(C. Acidini)
 
La Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino offre al pubblico dei suoi musei ancora una mostra, la seconda nel 2012 alla Galleria d’arte moderna, che inaugura dopo che sono trascorsi appena quindici giorni dalla chiusura di quella dedicata al Giapponismo in Italia. 
E questa volta protagonista è Firenze soggetto che sarà apprezzato dai suoi cittadini ma anche dagli stranieri grazie a un itinerario, una guida della memoria di come la città si offriva e si offre oggi. 
In mostra saranno esposte 49 dipinti, tutti dedicati a vedute o rappresentazioni della città ripresa da varie prospettive: dalle ariose visioni del Settecento di Giuseppe Maria Terreni a quelle romantiche di Giovanni Signorini fino alle opere dal tono domestico del pieno Ottocento di Lorenzo Gelati o alle raffigurazione di spaccati cittadini dai toni accesi della macchia come il Mercato Vecchio di Telemaco Signorini. E poi ancora struggenti opere del Novecento in cui il modo di rappresentare la città si è rinnovato dando un ruolo da protagonista al singolo monumento: è il caso della Chiesa di Cestello di Silvio Pucci, di quella di Santo Spirito di Orlando di Collalto, e poi le piazze e le strade limitrofe fino “all’interpretazione rosaiana di Via Lupo e di Via Santa Margherita a Montìci e all’opera Il trionfo della strada premiata alla Mostra Nazionale Premio del Fiorino del 1951, quasi traduzione pittorica di alcune descrizioni di Vasco Pratolini.”(S. Condemi). 
L’occasione della mostra è sorta con il ritorno alla Galleria d’arte moderna dopo un deposito di lungo termine presso l’ex Museo di Firenze com’era di 16 dipinti che documentano luoghi di una Firenze scomparsa o fatalmente cambiata ai quali sono state affiancate altre  33 opere dedicate alla città e mai esposte, selezionate attingendo dalle collezioni custodite nei depositi.  
 La mostra ha dato inoltre occasione di fare un intervento di restauro generale o parziale sui dipinti sia su quelli rientrati ma anche su tutti quelli selezionati dai depositi per l’esposizione.
 Un percorso visivo parallelo a quello dell’evento è affidato alle fotografie artistiche di Antonio Quattrone, eseguite prendendo a soggetto gli stessi luoghi proposti dai  dipinti, rispettandone inoltre il taglio e la visuale. Queste immagini aiutano a comprendere meglio lo stesso luogo della città nel passato e nel presente e danno al catalogo della mostra, edito da Sillabe, il taglio inedito di una guida a un percorso storico della città tra Settecento e Novecento.
 La mostra, curata come il catalogo da Simonella Condemi,  è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze con la Galleria d’arte moderna e Firenze Musei.

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