59+1 Achille Pace e il Premio Termoli

59+1 Achille Pace e il Premio Termoli, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli
Dal 12 Dicembre 2014 al 31 Gennaio 2015
Termoli | Campobasso
Luogo: Galleria Civica d’Arte Contemporanea
Indirizzo: piazza Sant’Antonio 2
Curatori: Achille Pace
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0875 712354 / 0875 712381
E-Mail info: museopremiotermoli@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.comune.termoli.cb.it
Dal 12 dicembre al 31 gennaio presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea, in piazza Sant’Antonio a Termoli torna l’appuntamento con l’Arte e la 59° edizione del Premio Termoli. L’esposizione della Mostra d’Arte Contemporanea Premio Termoli di quest’anno si intitola “59+1 Achille Pace e il Premio Termoli” e si prefigge di proporre al pubblico, attraverso una selezione di opere rappresentative dei 59 anni del Premio d’Arte Contemporanea della città di Termoli, il lungo cammino dell’arte contemporanea che va dagli anni Cinquanta ai giorni nostri.
Un cammino che, attraverso l’esclusivo appuntamento annuale termolese, ha riunito nella nostra cittadina artisti e personaggi illustri dell’arte contemporanea e ha regalato e, continuerà a regalare, al Molise una tra le più pregevoli collezioni d’arte contemporanea Italiane.
L’edizione 2014 del Premio Termoli vede il ritorno del maestro Achille Pace come curatore dell’esposizione mentre le associazioni MUSE e MULTIVERSO, saranno responsabili delle visite guidate e delle attività ludico-ricreative, formative e didattiche con le scuole di ogni ordine e grado oltre a organizzare workshop e iniziative speciali mirate a valorizzare la mostra.
La selezione delle 50 opere scelte per la 59° edizione ne vede alcune del così detto periodo “dell’informale”, quando nella caduta dei valori a seguito della grande Guerra, gli artisti interpretano lo smarrimento della società attraverso il superamento della rappresentazione della forma, dei contorni e dei limiti, attuato attraverso un’arte non più razionale ma concettuale. A seguito “dell’Informale” troviamo nella mostra il suo superamento ossia il “post’informale” che segna il ritorno al linguaggio, al senso delle parole, al significato dei segni, al valore delle superfici e del linguaggio pittorico di cui grandi maestri furono i fondatori del Gruppo Uno, presenti in mostra con opere come “Testimonianza” del maestro Nato Frascà, “Sinchisi dell’Idea” del maestro Pasquale Santoro e “Itinerario” dello stesso Achille Pace.
Un accenno particolare va fatto alle dodici opere scultoree, per lo più appartenenti al periodo che va dagli anni 60 alla prima metà degli anni 70 che, per la prima volta, dopo la collocazione più che ventennale presso il deposito vengono restituite alla visione del pubblico.
A coronare questo racconto storico-artistico degli avvenimenti, che hanno fatto di Termoli centro contemporaneo del centro sud, una sezione riservata alla documentazione cartacea del Premio Termoli che si racconta attraverso i suoi cataloghi e i manifesti storici.
Un cammino che, attraverso l’esclusivo appuntamento annuale termolese, ha riunito nella nostra cittadina artisti e personaggi illustri dell’arte contemporanea e ha regalato e, continuerà a regalare, al Molise una tra le più pregevoli collezioni d’arte contemporanea Italiane.
L’edizione 2014 del Premio Termoli vede il ritorno del maestro Achille Pace come curatore dell’esposizione mentre le associazioni MUSE e MULTIVERSO, saranno responsabili delle visite guidate e delle attività ludico-ricreative, formative e didattiche con le scuole di ogni ordine e grado oltre a organizzare workshop e iniziative speciali mirate a valorizzare la mostra.
La selezione delle 50 opere scelte per la 59° edizione ne vede alcune del così detto periodo “dell’informale”, quando nella caduta dei valori a seguito della grande Guerra, gli artisti interpretano lo smarrimento della società attraverso il superamento della rappresentazione della forma, dei contorni e dei limiti, attuato attraverso un’arte non più razionale ma concettuale. A seguito “dell’Informale” troviamo nella mostra il suo superamento ossia il “post’informale” che segna il ritorno al linguaggio, al senso delle parole, al significato dei segni, al valore delle superfici e del linguaggio pittorico di cui grandi maestri furono i fondatori del Gruppo Uno, presenti in mostra con opere come “Testimonianza” del maestro Nato Frascà, “Sinchisi dell’Idea” del maestro Pasquale Santoro e “Itinerario” dello stesso Achille Pace.
Un accenno particolare va fatto alle dodici opere scultoree, per lo più appartenenti al periodo che va dagli anni 60 alla prima metà degli anni 70 che, per la prima volta, dopo la collocazione più che ventennale presso il deposito vengono restituite alla visione del pubblico.
A coronare questo racconto storico-artistico degli avvenimenti, che hanno fatto di Termoli centro contemporaneo del centro sud, una sezione riservata alla documentazione cartacea del Premio Termoli che si racconta attraverso i suoi cataloghi e i manifesti storici.
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