Arte cinetica
Dal 23 Maggio 2014 al 08 Giugno 2014
Brescia
Luogo: Museo di Santa Giulia
Indirizzo: via dei Musei 81/b
Orari: da martedì a domenica 9.30-17.30
Enti promotori:
- Università Cattolica del Sacro Cuore
- Brescia Musei
- Comune di Brescia
Costo del biglietto: intero € 10, scuole € 3
E-Mail info: mostraartecinetica@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.comune.brescia.it
Organizzare una mostra per sperimentare sul campo le conoscenze apprese sui banchi. «Arte cinetica» è il saggio finale attraverso cui gli studenti dello Stars della Cattolica stanno affrontando direttamente sul campo la creazione di un evento. Il tutto in una prospettiva formativa: dallo studio del percorso espositivo alla schedatura delle opere, dall’allestimento alla promozione attraverso i media.
«L’idea della mostra - racconta Fabio Paris, docente del laboratorio di Organizzazione eventi espositivi - nasce dal fatto che Brescia è stata una città importante nella storia dell’arte cinetica, poiché ha ospitato l’attività del Centro Culturale Sincron di Armando Nizzi. Un indubbio nucleo d’irradiazione e diffusione della "Nuova Tendenza", che organizzò mostre, attirò autori internazionali (tra cui García Rossi), e coltivò affezionati estimatori e collezionisti». L’arte cinetica si presta inoltre a richiamare discipline e approcci differenti agli oggetti e ai fenomeni d’arte: dalla storia alla psicologia della percezione, dalla semiotica alla critica, fino alle connessioni con la fotografia, il cinema e il teatro nello spirito delle avanguardie novecentesche.
Gli studenti coinvolti nell’iniziativa sono 24. «La classe - continua Paris - è stata suddivisa in quattro: una segreteria organizzativa, un gruppo comunicazione, un gruppo dedicato ai social network e un gruppo che si è occupato degli allestimenti».
«Con i compagni del gruppo comunicazione - spiega lo studente Luca Gabriellini - stiamo tenendo i contatti con realtà esterne come gallerie d’arte, musei, fondazioni, riviste e quotidiani, istituzioni pubbliche quali scuole e università, fino al mondo del web». L’organizzazione della mostra ha consentito di unire la teoria alla pratica: «Le prime lezioni - osserva Luca - sono state importanti per capire gli aspetti che ruotano attorno a un evento culturale: scegliere la sede, ideare il percorso, pianificare il budget. L’allestimento della mostra è stata poi la messa in atto delle nozioni apprese». Molto importante è stato il lavoro di gruppo: «Ho potuto sperimentare quanto sia stimolante lavorare con gli altri e ne ho tratto una soddisfazione personale».
Unire corsi, laboratori e esercitazioni è un punto di forza dello Stars. «Si tratta di un corso di laurea che riconosce nel movimento e nel cambiamento un forte elemento di caratterizzazione e di identità. Di anno in anno - chiosa Paris - il corso cambia per rispondere meglio alle esigenze dei mercati del lavoro di riferimento. La riprogettazione è resa possibile da una struttura modulare che fa di laboratori, esercitazioni e workshop pratici non uno strumento marginale e accessorio della formazione, ma una parte integrante e sinergica degli insegnamenti storici e teorici».
Al centro della mostra sull’arte cinetica c’è proprio il concetto di movimento: «Il coinvolgimento degli studenti, la sollecitazione e l’incanalamento delle loro energie ideative e organizzative, il loro ruolo attivo nei processi di formazione sono gli elementi su cui abbiamo puntato. Perché l’apprendimento è sempre un processo, un evento, vale a dire un movimento». La mostra sarà allestita dal 23 maggio all’8 giugno nella sala dell’Affresco del Museo di Santa Giulia in città. Un’app farà da audioguida per la spiegazione e il commento delle opere di arte cinetica provenienti da collezioni private bresciane.
«L’idea della mostra - racconta Fabio Paris, docente del laboratorio di Organizzazione eventi espositivi - nasce dal fatto che Brescia è stata una città importante nella storia dell’arte cinetica, poiché ha ospitato l’attività del Centro Culturale Sincron di Armando Nizzi. Un indubbio nucleo d’irradiazione e diffusione della "Nuova Tendenza", che organizzò mostre, attirò autori internazionali (tra cui García Rossi), e coltivò affezionati estimatori e collezionisti». L’arte cinetica si presta inoltre a richiamare discipline e approcci differenti agli oggetti e ai fenomeni d’arte: dalla storia alla psicologia della percezione, dalla semiotica alla critica, fino alle connessioni con la fotografia, il cinema e il teatro nello spirito delle avanguardie novecentesche.
Gli studenti coinvolti nell’iniziativa sono 24. «La classe - continua Paris - è stata suddivisa in quattro: una segreteria organizzativa, un gruppo comunicazione, un gruppo dedicato ai social network e un gruppo che si è occupato degli allestimenti».
«Con i compagni del gruppo comunicazione - spiega lo studente Luca Gabriellini - stiamo tenendo i contatti con realtà esterne come gallerie d’arte, musei, fondazioni, riviste e quotidiani, istituzioni pubbliche quali scuole e università, fino al mondo del web». L’organizzazione della mostra ha consentito di unire la teoria alla pratica: «Le prime lezioni - osserva Luca - sono state importanti per capire gli aspetti che ruotano attorno a un evento culturale: scegliere la sede, ideare il percorso, pianificare il budget. L’allestimento della mostra è stata poi la messa in atto delle nozioni apprese». Molto importante è stato il lavoro di gruppo: «Ho potuto sperimentare quanto sia stimolante lavorare con gli altri e ne ho tratto una soddisfazione personale».
Unire corsi, laboratori e esercitazioni è un punto di forza dello Stars. «Si tratta di un corso di laurea che riconosce nel movimento e nel cambiamento un forte elemento di caratterizzazione e di identità. Di anno in anno - chiosa Paris - il corso cambia per rispondere meglio alle esigenze dei mercati del lavoro di riferimento. La riprogettazione è resa possibile da una struttura modulare che fa di laboratori, esercitazioni e workshop pratici non uno strumento marginale e accessorio della formazione, ma una parte integrante e sinergica degli insegnamenti storici e teorici».
Al centro della mostra sull’arte cinetica c’è proprio il concetto di movimento: «Il coinvolgimento degli studenti, la sollecitazione e l’incanalamento delle loro energie ideative e organizzative, il loro ruolo attivo nei processi di formazione sono gli elementi su cui abbiamo puntato. Perché l’apprendimento è sempre un processo, un evento, vale a dire un movimento». La mostra sarà allestita dal 23 maggio all’8 giugno nella sala dell’Affresco del Museo di Santa Giulia in città. Un’app farà da audioguida per la spiegazione e il commento delle opere di arte cinetica provenienti da collezioni private bresciane.
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