Wave equation_ pratiche di attivazione
Dal 25 Gennaio 2014 al 25 Gennaio 2014
Bologna
Luogo: Biblioteca Multimediale Roberto Ruffilli
Indirizzo: vicolo Bolognetti 2
Orari: 10-12
Curatori: Katia Baraldi, AnnaMaria Tina
Enti promotori:
- Wave equation_pratiche di attivazione
Telefono per informazioni: +39 348 9263778/ 348 6617509
E-Mail info: kbaraldi@hotmail.com
Sito ufficiale: http://www.wave-equation.undo.net/
In occasione di Art City 2014 si svolgerà il talk Lenti divergenti sulle social practices. Case study Bologna per coinvolgere punti di vista differenti che rifletteranno sulle pratiche partecipative in arte e nel sociale, analizzandone i processi di sviluppo e realizzazione. Visioni divergenti, sguardi obliqui, per iniziare a fare il punto su pratiche che hanno raggiunto il riconoscimento del "sistema arte" e l'avallo delle istituzioni pubbliche che sempre più spesso le sostengono e promuovono.
Lenti divergenti è il primo appuntamento a Bologna di presentazione del progetto "wave equation_pratiche di attivazione", di AnnaMaria Tina e Katia Baraldi. Wave equation_pratiche di attivazione è un dispositivo di analisi e azione di arte pubblica che presenta una tensione costante verso i cambiamenti socio-politici della contemporaneità.
Gli ospiti provengono da differenti percorsi professionali e dall'associazionismo cittadino:
Daniele Lupo e Angelika Burtscher, Lungomare Gallery, Bolzano;
Emilio Fantin, artista, Bologna;
Roberto Grandi, docente di Sociologia processi culturali e comunicativi, Bologna;
Alessandro Miti, Studio Ciclostile Architettura, Bologna;
Andrea Sassi, Galleria Dispari&Dispari Project, Reggio Emilia;
Anna Stuart Tovini, UnDo.Net;
Uno o più portavoce del Gruppo Residenti in Via Fondazza, Bologna.
Bologna, con la sua perspicua attenzione nei confronti dei progetti di arte pubblica e partecipativa, la sua lunga storia di associazionismo e collaborazione attiva e partecipata, ci sembra il luogo più adatto per attivare un'analisi critica su quanto è stato realizzato. Evidenziare i meccanismi vincenti tanto quanto gli aspetti meno funzionali, tentando un primo bilancio su queste modalità di azione artistica e di pratica sociale. L'intento è di innescare contemporaneamente nuove energie.
La scelta della Biblioteca Roberto Ruffilli, come luogo dell'iniziativa, è collegata alla sua vocazione per le discipline artistiche e per il suo ruolo – ormai consolidato dalle diverse attività culturali promosse – di catalizzatore di saperi e competenze diverse. La biblioteca è luogo di circolazione e diffusione di idee, dove la parola cultura si declina in diversi modi e in particolare in azioni che non si esauriscono all’interno della struttura ma si espandono all’esterno nel contesto sociale. A febbraio 2014 sarà realizzato un appuntamento-confronto con gli utenti della biblioteca per raccogliere opinioni e punti di vista riguardanti il concetto di "partecipazione" (nelle sue forme più varie, dalle scelte che si esplicano nel web e nei social network, all’azione sociale condivisa) e restituire al luogo che ha ospitato il nostro appuntamento un apporto di idee che possa entrare a far parte del suo patrimonio culturale.
Lenti divergenti è il primo appuntamento a Bologna di presentazione del progetto "wave equation_pratiche di attivazione", di AnnaMaria Tina e Katia Baraldi. Wave equation_pratiche di attivazione è un dispositivo di analisi e azione di arte pubblica che presenta una tensione costante verso i cambiamenti socio-politici della contemporaneità.
Gli ospiti provengono da differenti percorsi professionali e dall'associazionismo cittadino:
Daniele Lupo e Angelika Burtscher, Lungomare Gallery, Bolzano;
Emilio Fantin, artista, Bologna;
Roberto Grandi, docente di Sociologia processi culturali e comunicativi, Bologna;
Alessandro Miti, Studio Ciclostile Architettura, Bologna;
Andrea Sassi, Galleria Dispari&Dispari Project, Reggio Emilia;
Anna Stuart Tovini, UnDo.Net;
Uno o più portavoce del Gruppo Residenti in Via Fondazza, Bologna.
Bologna, con la sua perspicua attenzione nei confronti dei progetti di arte pubblica e partecipativa, la sua lunga storia di associazionismo e collaborazione attiva e partecipata, ci sembra il luogo più adatto per attivare un'analisi critica su quanto è stato realizzato. Evidenziare i meccanismi vincenti tanto quanto gli aspetti meno funzionali, tentando un primo bilancio su queste modalità di azione artistica e di pratica sociale. L'intento è di innescare contemporaneamente nuove energie.
La scelta della Biblioteca Roberto Ruffilli, come luogo dell'iniziativa, è collegata alla sua vocazione per le discipline artistiche e per il suo ruolo – ormai consolidato dalle diverse attività culturali promosse – di catalizzatore di saperi e competenze diverse. La biblioteca è luogo di circolazione e diffusione di idee, dove la parola cultura si declina in diversi modi e in particolare in azioni che non si esauriscono all’interno della struttura ma si espandono all’esterno nel contesto sociale. A febbraio 2014 sarà realizzato un appuntamento-confronto con gli utenti della biblioteca per raccogliere opinioni e punti di vista riguardanti il concetto di "partecipazione" (nelle sue forme più varie, dalle scelte che si esplicano nel web e nei social network, all’azione sociale condivisa) e restituire al luogo che ha ospitato il nostro appuntamento un apporto di idee che possa entrare a far parte del suo patrimonio culturale.
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