Anne e Patrick Poirier. Tikal - Mundo Perdido
![Poirier, Mundo Perdido,1982, carbone, acqua e bronzo, cm 400x80x122 Poirier, Mundo Perdido,1982, carbone, acqua e bronzo, cm 400x80x122](http://www.arte.it/foto/600x450/18/14039-poirier_mundo_perdido_1982_carbone_acqua_e_bronzo_cm_400x80x122.jpg)
Poirier, Mundo Perdido,1982, carbone, acqua e bronzo, cm 400x80x122
Dal 19 Gennaio 2013 al 28 Febbraio 2013
Bologna
Luogo: Galleria Studio G7
Indirizzo: via Val D'Aposa 4A
Orari: da martedì a sabato 15.30-19.30; mattina, lunedì e festivi su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 051 2960371
E-Mail info: info@galleriastudiog7.it
Sito ufficiale: http://www.galleriastudiog7.it/
In coincidenza con Artefiera2013 e l'apertura straordinaria della galleria in occasione diArt City White Night, la notte bianca di Artefiera, Studio G7 espone all'interno del proprio spazio un'installazione realizzata dalla coppia di artisti francesi Anne e Patrick Poirier.
L'opera unica, intitolata Tikal - Mundo Perdido, è stata eseguita tra il 1980 e il 1982 e appartiene al ciclo delle "ricostruzioni" di città perdute e reinterpretate dai due artisti in chiave utopica. Tra i lavori appartenenti a questa serie, cominciata nel 1970 con lo studio e la realizzazione plastica di Ostia Antica, ricordiamo le celebri ricostruzioni eseguite attraverso gli studi sulla Domus Aurea e Villa Adriana.
Tikal è un lavoro di grandi dimensioni in carbone, bronzo e acqua. La scala, mito universale, è un elemento che torna sovente nel loro lavoro, tramite il quale Anne e Patrick Poirier riprendono l’idea di salita senza fine verso l’inaccessibile. In questo caso essa richiama anche le altissime strutture osservate tra i resti archeologici a cui la stessa opera si ispira, Mundo perdido infatti è stata ideata durante un viaggio dei due artisti a Tikal, la più estesa delle antiche rovine delle città Maya in Guatemala.
L'opera unica, intitolata Tikal - Mundo Perdido, è stata eseguita tra il 1980 e il 1982 e appartiene al ciclo delle "ricostruzioni" di città perdute e reinterpretate dai due artisti in chiave utopica. Tra i lavori appartenenti a questa serie, cominciata nel 1970 con lo studio e la realizzazione plastica di Ostia Antica, ricordiamo le celebri ricostruzioni eseguite attraverso gli studi sulla Domus Aurea e Villa Adriana.
Tikal è un lavoro di grandi dimensioni in carbone, bronzo e acqua. La scala, mito universale, è un elemento che torna sovente nel loro lavoro, tramite il quale Anne e Patrick Poirier riprendono l’idea di salita senza fine verso l’inaccessibile. In questo caso essa richiama anche le altissime strutture osservate tra i resti archeologici a cui la stessa opera si ispira, Mundo perdido infatti è stata ideata durante un viaggio dei due artisti a Tikal, la più estesa delle antiche rovine delle città Maya in Guatemala.
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