Napoli 1916-1922: nuovi transiti futuristi. Le vicende del Futurismo partenopeo tra avanguardia e tradizione
Dal 27 Giugno 2014 al 27 Giugno 2014
Nola | Napoli
Luogo: Sala Annibale Ruccello
Indirizzo: via On. F. Napolitano, 26/28
Telefono per informazioni: +39 081 5129196
E-Mail info: saperincampania@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.saperincampania.it
Venerdì 27 giugno, alle ore 18, presso la Sala Annibale Ruccello della casa editrice nolana l’arcael’arco edizioni (via On. F. Napolitano, 26/28 – Nola, NA) si terrà il X incontro del ciclo L’avanguardia difficile: il Futurismo tra Italia, Europa, Napoli – Arte, Vita, Libertà. Per l’occasione sarà aperta la Collettiva d’Arte “Futurismi futurizzati: percorsi di sopravvivenza nella pseudo-modernità” con l’esposizione di opere futuriste originali e di omaggi al Futurismo di artisti contemporanei.
Finora, nei precedenti nove incontri, Ugo Piscopo e Aniello Montano hanno discusso sulle radici filosofico-letterarie del Futurismo; Vinz Notaro, Virginia Krueger e Cristina Tafuri hanno indagato sul ruolo delle donne nell’avanguardia italiana; Massimo Gerardo Carrese ha brillantemente evidenziato il valore della fantasia e dell’immaginazione nella poesia futurista e nelle Tavole Parolibere; Enrico Crispolti ha tracciato una vasta mappa futurista dagli anni ’10 agli anni ’30; dell’architettura e del design se n’è occupato Claudio Bozzaotra; Gaia Salvatori ha affrontato il tema de La ricostruzione futurista dell’universo; Günter Berghaus si è soffermato sulle serate futuriste e sul teatro d’avanguardia; Luca Succhiarelli, Andrea Bedetti e Luigi Esposito hanno analizzato la nuova concezione di musica dei futuristi; Massimo Virgilio ha ricostruito i rapporti tra Futurismo e politica.
Tema dell’ultimo appuntamento sarà: Napoli 1916-1922: nuovi transiti futuristi. Le vicende del Futurismo partenopeo tra avanguardia e tradizione. Dalla prima serata futurista al Mercadante (20/04/1910) alla “terza ondata”.
Dalla prima serata futurista al Real Teatro Mercadante (20 aprile 1910) al Teatro della Sorpresa, dalle pagine delle riviste partenopee d’avanguardia (“Vela Latina”, “Clackson”, “Forche Caudine”, “Elettroni”) alla costituzione dei Gruppi Futuristi Napoletani, passando per il Circumvisionismo, l’Udaismo e la “terza ondata”. Un continuo confronto tra avanguardia e tradizione, un rifiuto dei costumi e della storia cittadina ma anche il recupero di elementi del genius loci da innestare nel movimento futurista. Nonostante le difficoltà dettate dalle avverse condizioni del sistema socio-culturale, il Futurismo partenopeo (e campano) contribuì con successo all’evoluzione dell’avanguardia italiana: Francesco Cangiullo, Emilio Buccafusca, Vittorio Piscopo, Antonio De Ambrosio, Manuel Caracciolo sono solo alcuni dei protagonisti di una lunga vicenda che vide Marinetti come principale (spesso unico) sostenitore.
Dei rapporti del Futurismo campano con l’establishment culturale locale, dell’evoluzione della sua forma e dei suoi “transiti” (di luoghi e di idee) ci parlerà il prof. Massimo Bignardi. Salernitano, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Siena e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici presso il medesimo ateneo.
Concluderà il ciclo di incontri lo storico dell’arte prof. Giovanni Fasulo, curatore dell’intera rassegna “L’avanguardia difficile” e autore degli studi e dei saggi sul Futurismo a Napoli pubblicati su Saperincampania.it, dai quali ha preso vita tutta l’operazione.
Per chiudere in bellezza il lungo ciclo di seminari de “L’avanguardia difficile”, nello stesso giorno e luogo si aprirà la Collettiva d’Arte “Futurismi futurizzati: percorsi di sopravvivenza nella pseudo-modernità”, a cura di Rita Fusco e Vinz Notaro.
Saranno in mostra opere di artisti futuristi, provenienti da collezioni private, tra cui Francesco Cangiullo, Enrico Prampolini, Vittorio Piscopo, Gerardo Dottori, Fortunato Depero, oltre a manifesti e ad alcuni testi originali, autografati da F. T. Marinetti, mentre gli artisti Anita Annunziata, Antonio Armano, Vittorio Avella, Claudio Bozzaotra, Alfonso Caliendo, Angelo Casciello, Fiormario Cilvini, Anna Crescenzi, Giovanni Cuofano, Luigi Esposito, Massimiliano Martorelli, Francesco Napolitano, Felix Policastro, Paolo Puddu, Annachiara Rella, Luigi Vollaro presenteranno un loro “omaggio al Futurismo”.
Gli incontri de L’avanguardia difficile sono realizzati dall’Associazione socio-culturale “Disvelare” di Nola in collaborazione con il giornale online Saperincampania.it – Cultura, Enogastronomia, Turismo e la casa editrice nolana l’arcael’arco (larcaelarco.it) che pubblicherà il volume degli atti con tutti i contributi degli interventori, inclusi i contributi speciali di Pino Bertelli, Stelio Maria Martini e Mario Persico.
Va, infine, ricordata la preziosa partnership con l’Archivio Carlo Erba di Roma, e il lungimirante supporto di tre aziende d’eccellenza dell’agro nolano che hanno sostenuto la manifestazione: agriturismo La Montagna (Scisciano), fattoria didattica L’Eremo dei Camaldoli (Visciano) e l’hotel Il Giardino degli Aranci (Piazzolla di Nola).
Finora, nei precedenti nove incontri, Ugo Piscopo e Aniello Montano hanno discusso sulle radici filosofico-letterarie del Futurismo; Vinz Notaro, Virginia Krueger e Cristina Tafuri hanno indagato sul ruolo delle donne nell’avanguardia italiana; Massimo Gerardo Carrese ha brillantemente evidenziato il valore della fantasia e dell’immaginazione nella poesia futurista e nelle Tavole Parolibere; Enrico Crispolti ha tracciato una vasta mappa futurista dagli anni ’10 agli anni ’30; dell’architettura e del design se n’è occupato Claudio Bozzaotra; Gaia Salvatori ha affrontato il tema de La ricostruzione futurista dell’universo; Günter Berghaus si è soffermato sulle serate futuriste e sul teatro d’avanguardia; Luca Succhiarelli, Andrea Bedetti e Luigi Esposito hanno analizzato la nuova concezione di musica dei futuristi; Massimo Virgilio ha ricostruito i rapporti tra Futurismo e politica.
Tema dell’ultimo appuntamento sarà: Napoli 1916-1922: nuovi transiti futuristi. Le vicende del Futurismo partenopeo tra avanguardia e tradizione. Dalla prima serata futurista al Mercadante (20/04/1910) alla “terza ondata”.
Dalla prima serata futurista al Real Teatro Mercadante (20 aprile 1910) al Teatro della Sorpresa, dalle pagine delle riviste partenopee d’avanguardia (“Vela Latina”, “Clackson”, “Forche Caudine”, “Elettroni”) alla costituzione dei Gruppi Futuristi Napoletani, passando per il Circumvisionismo, l’Udaismo e la “terza ondata”. Un continuo confronto tra avanguardia e tradizione, un rifiuto dei costumi e della storia cittadina ma anche il recupero di elementi del genius loci da innestare nel movimento futurista. Nonostante le difficoltà dettate dalle avverse condizioni del sistema socio-culturale, il Futurismo partenopeo (e campano) contribuì con successo all’evoluzione dell’avanguardia italiana: Francesco Cangiullo, Emilio Buccafusca, Vittorio Piscopo, Antonio De Ambrosio, Manuel Caracciolo sono solo alcuni dei protagonisti di una lunga vicenda che vide Marinetti come principale (spesso unico) sostenitore.
Dei rapporti del Futurismo campano con l’establishment culturale locale, dell’evoluzione della sua forma e dei suoi “transiti” (di luoghi e di idee) ci parlerà il prof. Massimo Bignardi. Salernitano, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Siena e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici presso il medesimo ateneo.
Concluderà il ciclo di incontri lo storico dell’arte prof. Giovanni Fasulo, curatore dell’intera rassegna “L’avanguardia difficile” e autore degli studi e dei saggi sul Futurismo a Napoli pubblicati su Saperincampania.it, dai quali ha preso vita tutta l’operazione.
Per chiudere in bellezza il lungo ciclo di seminari de “L’avanguardia difficile”, nello stesso giorno e luogo si aprirà la Collettiva d’Arte “Futurismi futurizzati: percorsi di sopravvivenza nella pseudo-modernità”, a cura di Rita Fusco e Vinz Notaro.
Saranno in mostra opere di artisti futuristi, provenienti da collezioni private, tra cui Francesco Cangiullo, Enrico Prampolini, Vittorio Piscopo, Gerardo Dottori, Fortunato Depero, oltre a manifesti e ad alcuni testi originali, autografati da F. T. Marinetti, mentre gli artisti Anita Annunziata, Antonio Armano, Vittorio Avella, Claudio Bozzaotra, Alfonso Caliendo, Angelo Casciello, Fiormario Cilvini, Anna Crescenzi, Giovanni Cuofano, Luigi Esposito, Massimiliano Martorelli, Francesco Napolitano, Felix Policastro, Paolo Puddu, Annachiara Rella, Luigi Vollaro presenteranno un loro “omaggio al Futurismo”.
Gli incontri de L’avanguardia difficile sono realizzati dall’Associazione socio-culturale “Disvelare” di Nola in collaborazione con il giornale online Saperincampania.it – Cultura, Enogastronomia, Turismo e la casa editrice nolana l’arcael’arco (larcaelarco.it) che pubblicherà il volume degli atti con tutti i contributi degli interventori, inclusi i contributi speciali di Pino Bertelli, Stelio Maria Martini e Mario Persico.
Va, infine, ricordata la preziosa partnership con l’Archivio Carlo Erba di Roma, e il lungimirante supporto di tre aziende d’eccellenza dell’agro nolano che hanno sostenuto la manifestazione: agriturismo La Montagna (Scisciano), fattoria didattica L’Eremo dei Camaldoli (Visciano) e l’hotel Il Giardino degli Aranci (Piazzolla di Nola).
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