Forum dell'arte contemporanea italiana
Dal 25 Settembre 2015 al 27 Settembre 2015
Prato
Luogo: Teatro Metastasio
Indirizzo: via Benedetto Cairoli 59
Enti promotori:
- Comune di Prato
- Regione Toscana
Telefono per informazioni: +39 0574 5317
E-Mail info: info@forumartecontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.forumartecontemporanea.it/
Oltre quaranta tavoli di discussione coordinati da altrettanti operatori del settore, centinaia di addetti ai lavori e di iscrizioni da parte del pubblico , varie sedi storiche nel centro di Prato: il primo Forum nazionale dell’arte contemporanea italiana, organizzato dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e promosso da un comitato composto da Ilaria Bonacossa, Anna Daneri, Cesare Pietroiusti, Pierluigi Sacco e Fabio Cavallucci , direttore del Centro Pecci, ha lanciato un messaggio forte nel mondo dell’ arte e della cultura.
Il Forum si tiene a Prato il 25 - 26 - 27 settembre 2015 ed è un’ occasione importante e unica per tutti gli operatori del settore — artisti, critici, storici, curatori, docenti di accademie pubbliche e private, direttori di musei e fondazioni, direttori di testate specialistiche, galleristi, collezionisti, mecenati — per analizzare il “sistema arte in Italia” e capire le ragioni che non lo rendono competitivo su scala internazionale, arrivando a immaginare soluzioni, proposte costruttive e formulare strategie condivise.
La sede principale del Forum è il Teatro Metastasio , dove si svolgono tutte le relazioni dei coordinatori dei tavoli e gli interventi di alcuni ospiti speciali e di rappresentanti di associazioni internazionali.
I tavoli di discussi one saranno dislocati in alcuni palazzi storici limitrofi, quali la Monash University e il Palazzo Banci Buonamici. All’interno del Teatro Metastasio avrà luogo venerdì 25 settembre alle ore 11.00 l’apertura plenaria del Forum con i saluti istituzionali.
Sono numerosi gli argomenti che saranno affrontati, alcuni particolarmente insidiosi, altri provocatori ma tutti indispensabili per cercare di restituire all’arte contemporanea italiana il suo ruolo innovativo: dal rapporto fra politica e cultura a quello fra pubblico e privato, dall’assenza di strategie condivise per promuovere l’arte italiana all’estero, fino alla pressoché assenza di dibattito critico. Ci sarà spazio anche per un ripensamento dell’offerta didattica delle accademie e delle università che impartiscono un insegnamento della storia dell’arte troppo spesso svincolato dalla realtà e carente di spazi dedicati alla creatività contemporanea.
Di particolare rilevanza è anche lo spazio assegnato al pubblico, che già è stato coinvolto proponendo nuovi tavoli di discussione, di cui tre (sull’interdisciplinarietà, sul mercato e sul restauro dell’arte contemporanea) sono stati accolti, ma che ora potrà partecipare ai vari dibattiti, mentre ai coordinatori è assegnato il compito di guidare il dibattito e svolgere le relazioni finali dei vari tavoli.
Il comitato promotore ha deciso di affidare la regia delle discussioni a operatori in grado di rappresentare il sistema dell’arte in tutta la sua varietà, con una particolare attenzione per le generazioni più giovani.
Alla fine delle tre giornate il Forum ha come obiettivo quello di dotarsi di alcuni principi “guida” che possano facilitare gli operatori del settore a mettere a frutto strumenti utili per far assumere all’arte contemporanea un ruolo preminente anche nelle politiche culturali nazionali. Sarà l’inizio di un percorso collaborativo per animare un dibattito critico che manca da troppo tempo. Un percorso che seguirà nei mesi successivi per chi condividerà gli obiettivi e le proposte fatte nei tre giorni di discussione e confronto.
Il Forum si tiene a Prato il 25 - 26 - 27 settembre 2015 ed è un’ occasione importante e unica per tutti gli operatori del settore — artisti, critici, storici, curatori, docenti di accademie pubbliche e private, direttori di musei e fondazioni, direttori di testate specialistiche, galleristi, collezionisti, mecenati — per analizzare il “sistema arte in Italia” e capire le ragioni che non lo rendono competitivo su scala internazionale, arrivando a immaginare soluzioni, proposte costruttive e formulare strategie condivise.
La sede principale del Forum è il Teatro Metastasio , dove si svolgono tutte le relazioni dei coordinatori dei tavoli e gli interventi di alcuni ospiti speciali e di rappresentanti di associazioni internazionali.
I tavoli di discussi one saranno dislocati in alcuni palazzi storici limitrofi, quali la Monash University e il Palazzo Banci Buonamici. All’interno del Teatro Metastasio avrà luogo venerdì 25 settembre alle ore 11.00 l’apertura plenaria del Forum con i saluti istituzionali.
Sono numerosi gli argomenti che saranno affrontati, alcuni particolarmente insidiosi, altri provocatori ma tutti indispensabili per cercare di restituire all’arte contemporanea italiana il suo ruolo innovativo: dal rapporto fra politica e cultura a quello fra pubblico e privato, dall’assenza di strategie condivise per promuovere l’arte italiana all’estero, fino alla pressoché assenza di dibattito critico. Ci sarà spazio anche per un ripensamento dell’offerta didattica delle accademie e delle università che impartiscono un insegnamento della storia dell’arte troppo spesso svincolato dalla realtà e carente di spazi dedicati alla creatività contemporanea.
Di particolare rilevanza è anche lo spazio assegnato al pubblico, che già è stato coinvolto proponendo nuovi tavoli di discussione, di cui tre (sull’interdisciplinarietà, sul mercato e sul restauro dell’arte contemporanea) sono stati accolti, ma che ora potrà partecipare ai vari dibattiti, mentre ai coordinatori è assegnato il compito di guidare il dibattito e svolgere le relazioni finali dei vari tavoli.
Il comitato promotore ha deciso di affidare la regia delle discussioni a operatori in grado di rappresentare il sistema dell’arte in tutta la sua varietà, con una particolare attenzione per le generazioni più giovani.
Alla fine delle tre giornate il Forum ha come obiettivo quello di dotarsi di alcuni principi “guida” che possano facilitare gli operatori del settore a mettere a frutto strumenti utili per far assumere all’arte contemporanea un ruolo preminente anche nelle politiche culturali nazionali. Sarà l’inizio di un percorso collaborativo per animare un dibattito critico che manca da troppo tempo. Un percorso che seguirà nei mesi successivi per chi condividerà gli obiettivi e le proposte fatte nei tre giorni di discussione e confronto.
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