Dal 25 al 27 settembre
Biennale dell'Eresia: in mostra il Sidereus Nuncius di Galilei
Ritratto del Tintoretto di Galilei quarantenne (1605-1607)
L. Sanfelice
22/09/2015
Terni - La Biennale dell’Eresia #ereticofuturo, tesa a sensibilizzare istituzioni, governi, intellettuali e produttori sul ruolo innovatore di un pensiero capace di opporsi a verità rivelate, presenta ad Orvieto un programma di appuntamenti tra cui spicca l’esposizione del “Sidereus Nuncius”, il testo con cui Galileo Galilei gettò le basi della scienza moderna spalancando una finestra sull’Universo e mettendo in discussione l’intero sistema aristotelico-tolemaico.
L’originale dell’opera, che nel 1610 si guadagnò la messa all’indice da parte della Chiesa Cattolica per la teoria eliocentrica e che poi divenne uno dei saggi astronomici pià importanti di tutti i tempi, potrà essere ammirata da vicino presso la Biblioteca L. Fumi dal 25 al 27 settembre.
Proprio Galileo, insieme a Giordano Bruno, sarà nume tutelare del Festival che vede protagonisti “eretici contemporanei” e che attraverso la pratica dell’eresia, muovendosi sulla turinghiana “linea incerta che separa l’iniziativa dalla disubbidienza”, si propone di generare una scuola di innovazione creativa.
L’originale dell’opera, che nel 1610 si guadagnò la messa all’indice da parte della Chiesa Cattolica per la teoria eliocentrica e che poi divenne uno dei saggi astronomici pià importanti di tutti i tempi, potrà essere ammirata da vicino presso la Biblioteca L. Fumi dal 25 al 27 settembre.
Proprio Galileo, insieme a Giordano Bruno, sarà nume tutelare del Festival che vede protagonisti “eretici contemporanei” e che attraverso la pratica dell’eresia, muovendosi sulla turinghiana “linea incerta che separa l’iniziativa dalla disubbidienza”, si propone di generare una scuola di innovazione creativa.
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