Costruire e abitare: etica per la città. Lecture di Richard Sennett

Richard Sennett

 

Dal 16 Aprile 2019 al 16 Aprile 2019

Roma

Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Indirizzo: via Guido Reni 4/a

Orari: ore 18

Costo del biglietto: ingresso libero fino a esaurimento posti grazie a Enel; 10 posti riservati per i titolari della card myMAXXI scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it, entro il giorno prima dell’evento

Sito ufficiale: http://www.maxxi.art



Nuovo appuntamento al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, nell’ambito del ciclo di incontri correlati alla mostra LA STRADA. Dove si crea il mondomartedì 16 aprile alle ore 18.00 Richard Sennett, sociologo, urbanista e critico letterario, sarà protagonista della lecture Costruire e abitare: etica per la città, introdotto da Hou Hanru, Direttore Artistico del MAXXI.
 
In uno studio urbanistico che chiude la trilogia dell’Homo faber nella società, dopo L’uomo artigiano e Insieme, Richard Sennett mostra come Parigi, Barcellona e New York hanno assunto la loro forma moderna e ci guida nei luoghi che sono l’emblema della contemporaneità, denunciando la diffusione globale della “città chiusa” – segregata, irreggimentata e sottoposta a un controllo antidemocratico. Secondo Sennett, esiste un altro modo di costruire e abitare le città. Nella “città aperta” i cittadini mettono in gioco attivamente le proprie differenze e creano un’interazione virtuosa con le forme urbane.
Per costruire e abitare questa città, occorre “praticare un certo tipo di modestia: vivere uno tra molti, coinvolto in un mondo che non rispecchia soltanto se stesso”.
 
Richard Sennett, sociologo, urbanista, critico letterario e scrittore statunitense. Si è occupato soprattutto dei temi della teoria della socialità e del lavoro, dei legami sociali nei contesti urbani, degli effetti sull'individuo della convivenza nel mondo moderno urbanizzato.
 
La mostra “LA STRADA. Dove si crea il mondo”, a cura di Hou Hanru e dello staff curatoriale e di ricerca del MAXXI, ospita nelle gallerie del museo oltre 200 opere di più di 140 artisti da tutto il mondo (fino al 28 aprile 2019). La mostra – con lavori di Alfredo Jaar, Kendell Geers, Marinella Senatore, Olafur Eliasson, Santiago Sierra, Jimmie Durham, Barbara Kruger e molti altri – porta all’interno del museo la vitalità, il caos, le battaglie e le proteste civili, la sperimentazione e la creatività della strada – con tanto di gettata di asfalto lungo uno dei corridoi – intesa come manifesto della vita contemporanea, luogo in cui si crea una nuova visione del mondo.

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