Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi
Dal 20 Novembre 2015 al 28 Febbraio 2016
Settimo Torinese | Torino
Luogo: Biblioteca Multimediale Archimede
Indirizzo: piazza Campidoglio 50
Orari: dal lunedì al sabato 9-19; domenica e festivi 10-18
Curatori: Roberto Mastroianni
Enti promotori:
- Fondazione ECM – Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese
- Con la supervisione scientifica dell’Associazione MetaMorfosi di Roma e della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 5
Telefono per informazioni: +39 011 8028588 /378 /525
E-Mail info: eventi.archimede@fondazione-ecm.it
Sito ufficiale: http://www.mostramichelangelo.it/
Sono le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo. (Renzo Piano)
Si dipinge col cervello et non con le mani. (Michelangelo Buonarroti)
Arte rinascimentale, architettura, innovazione, periferie: ecco gli elementi della mostra Rinascimenti, che mette in relazione e dialogo le opere del grande Maestro del Rinascimento italiano con l’architettura contemporanea, attorno al progetto di trasformazione territoriale denominato “Laguna Verde”. Un dialogo tra antico e contemporaneo intorno all’idea dei rinascimenti che l’arte e l’architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana.
Per la prima volta saranno esposti 14 disegni di architettura di Michelangelo, provenienti da Casa Buonarroti di Firenze, in dialogo con i progetti di architetti contemporanei. Lavori che dimostrano la feconda fantasia creatrice del Maestro e che testimoniano la sua attività di architetto dalla giovinezza fino all’estrema vecchiaia. La libertà e forza d’invenzione, la varietà morfologica degli elementi decorativi, il turgido plasticismo delle forme e il loro contrasto dinamico: tutti elementi che contribuirono in maniera rilevante al rinnovamento dell’immagine urbana di Roma.
Insieme ai disegni di Michelangelo architetto, verranno infatti esposti i progetti e lavori di 5 architetti di livello internazionale che hanno, ognuno in modo diverso e con le sue specifiche caratteristiche, inciso sulla trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e dell’area nord-est di Torino. A partire da Renzo Piano, che ha progettato l’ampliamento della fabbrica Pirelli, costruendo il nuovo polo industriale sull’area di via Brescia attraverso l’affiancamento alla struttura esistente di nuove unità produttive, con il conseguente ridisegno dei servizi generali e della logica distributiva interna; Cino Zucchi, progettista e direttore dei lavori della nuova sede direzionale della Lavazza a Torino e vincitore del concorso di progettazione per la realizzazione di un primo lotto residenziale e terziario nell’area di Laguna Verde (concorso indetto nel 2013 da Pirelli e città di Settimo Torinese); Kengo Kuma, l’architetto nipponico che ha curato nel 2013 un workshop su Laguna Verde con una selezione di studenti del Politecnico di Torino e dell’Università di Tokyo; Pier Paolo Maggiora, che ha progettato e redatto il primo master plan di Laguna Verde, poi recepito dal Piano Regolatore della città di Settimo Torinese; per finire con Claudio Silvestrin, progettista del Torino Outlet (Fashion) Village, grande polo del lusso che sorgerà in Laguna Verde.
L’occasione della mostra è proprio la partenza del progetto Laguna Verde – interventi di valorizzazione architettonica nell’area tra Torino e Settimo Torinese, 850.000 mq di territorio che ricuciono la periferia nord-est dell’area metropolitana con interventi di edilizia privata di alta qualità, sostenibile e innovativa - con l’apertura del cantiere che porterà entro la primavera del 2017 all’inaugurazione del Fashion Mall targato Gruppo Stilo, progettato dall’architetto Claudio Silvestrin, orientato ad ospitare alcune delle più importanti griffes italiane, tra cui uno store di Armani.
Come spiega Aldo Corgiat, Presidente della Fondazione ECM – Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese, “la mostra RINASCIMENTI ci è sembrata un’opportunità da non perdere: l’occasione per rilanciare l’immagine e le ambizioni progettuali di Laguna Verde, abbinandole all’opera di uno dei più grandi del Rinascimento. La mostra vuole riaffermare il valore della cultura come leva del cambiamento e motore e generatore di energia da cui partire per affermare, anche simbolicamente, se mai ce ne fosse bisogno, l’esigenza di qualità e la sfida per un nuovo “rinascimento” possibile”.
La mostra è ospitata negli spazi della Biblioteca multimediale Archimede di Settimo Torinese, su una superficie di 1500 mq. Al centro dell’esposizione i 14 disegni di Michelangelo architetto, accompagnati dalle ricostruzioni multimediali delle architetture. Tutto intorno, una serie di “isole” ben definite, a simboleggiare il coinvolgimento nel progetto Laguna Verde degli architetti che espongono. Un’area a parte è dedicata a Laguna Verde, con i lavori dell’architetto Pier Paolo Maggiora e, a rotazione, il coinvolgimento di giovani architetti che a diverso titolo sono stati coinvolti nelle fasi redazionali del master plan iniziale e nei passaggi urbanistici e realizzativi successivi. All’’architetto Claudio Silvestrin sarà dedicato uno spazio ulteriore con la presentazione del progetto del Fashion Mall. 32.000 mq su un unico livello a cielo aperto, una galleria di negozi per una lunghezza di 290 metri con soffitti che si innalzano fino a 6 metri di altezza. E una guglia altissima, 85 metri, che emerge tra gli alberi che velano la lunghissima facciata. Una guglia ponte e metafora tra il cielo e la terra, icona e cerniera tra i territori circostanti.
La mostra RINASCIMENTI, attraverso le opere in mostra e un progetto espositivo innovatore,vuole dunque mettere l’accento sul territorio e le sue trasformazioni, in un’ottica di rivalorizzazione urbanistica di grande attualità, che potrebbe essere definita con le categorie di Renzo Piano, un “rammendo delle periferie”. Laguna Verde rappresenta infatti uno dei maggiori progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area metropolitana torinese, e riguarda una città, Settimo, che ha investito in innovazione e sperimentazione in un continuo dialogo tra istituzioni ed imprese. Scelta che ha permesso alla città di crescere, cambiare, assumere una nuova immagine; di rigenerare gli spazi, creando luoghi nuovi.
Come raccontano Fabrizio Puppo e Elena Piastra, Sindaco e Vice Sindaco di Settimo, “Le opere di Michelangelo diventano simbolo di una città che si ripensa e che pensa al proprio futuro, e soprattutto al nuovo centro che diventerà Laguna Verde e che rappresenta uno dei maggiori progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana del Nord Italia. La mostra è un’occasione importante di dialogo tra la cultura, l’architettura e lo sforzo di immaginare una città che cambia in funzione di nuovi servizi e di una scala che non può che essere metropolitana e inter-regionale”.
Non solo. La mostra è anche il prologo di un progetto più grande, che vuole collocare l’offerta culturale di qualità al centro di Laguna Verde: sarà un luogo di aggregazione, crogiolo di innovazione, simbolo di memoria industriale che continua a fare cultura perché si rinnova e si salda con la capacità di concepire nuove frontiere della moderna impresa globale.
“Vogliamo organizzarlo come luogo di interculturalità e dialogo, ponte di convivenza tra le nuove culture urbane –continua Aldo Corgiat - Punto di riferimento nella robusta e vivace rete già presente nella nuova città metropolitana, elemento di relazione forte ed irrinunciabile tra le nuove funzioni che troveranno spazio in Laguna Verde e i centri urbani di Settimo, Torino e gli altri comuni del Nord-Est. Vetrina per l’offerta culturale e artistica metropolitana, collocata in un luogo per il quale è prevista un’alta capacità di attrazione inter-regionale e, si spera, un’altissima densità di presenza di consumatori”.
La mostra Rinascimenti apre al pubblico dal 21 novembre al 28 febbraio 2016. Durante il periodo di apertura la mostra verrà affiancata da una serie di eventi collaterali, organizzati in collaborazione con enti universitari e di ricerca. Si partirà con degli incontri scientifici e divulgativi sul rapporto architettura-urbanistica e territorio, arte contemporanea e rapporto industria/sviluppo territoriale e rigenerazione urbana. Giornate di studio e riflessione organizzate in workshop entreranno dentro i temi della mostra – ruolo strategico periferie, rigenerazione urbana e riscrittura del tessuto metropolitano, architettura e storia industriale del territorio, arte, sperimentazione e cultura nella progettazione e trasformazione del tessuto metropolitano. Per finire con “Rinascimenti: la cultura come leva per la rigenerazione del territorio – una proposta innovativa per il futuro di Laguna Verde”.
“La priorità, ontologica oltre che logica, del progettare - spiega Roberto Mastroianni, curatore della mostra - è infatti quell’attitudine specificatamente umana che trova sintesi altissima ed emblematica nell’architettura michelangiolesca, presentandosi come un eminente precedente storico e in qualche modo fondativo dell’architettura moderna . Attitudine questa condivisa da tutti gli architetti in mostra e che fa di essi delle figure esemplari di quella pratica contemporanea di riscrittura del testo urbano, produttrice di rinascita sociale e rifunzionalizzazione degli spazi metropolitani. La società contemporanea, insomma, rifiuta più o meno consapevolmente di cedere all’avanzata del “deserto” e cosciente, in qualche modo, che deve “progettare” il proprio futuro prima di “essere progettata” dagli eventi e dalle evoluzioni socio-storiche, trova negli architetti e nell’architettura uno strumento utile a produrre forme di “rinascimento” sociale e ambientale”.
La mostra ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Settimo Torinese, Unione NET ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, l’Ordine degli Architetti di Torino, ArteMagazine, FlashBack, Multiplay, CirCE – Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione, Università di Torino.
Si dipinge col cervello et non con le mani. (Michelangelo Buonarroti)
Arte rinascimentale, architettura, innovazione, periferie: ecco gli elementi della mostra Rinascimenti, che mette in relazione e dialogo le opere del grande Maestro del Rinascimento italiano con l’architettura contemporanea, attorno al progetto di trasformazione territoriale denominato “Laguna Verde”. Un dialogo tra antico e contemporaneo intorno all’idea dei rinascimenti che l’arte e l’architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana.
Per la prima volta saranno esposti 14 disegni di architettura di Michelangelo, provenienti da Casa Buonarroti di Firenze, in dialogo con i progetti di architetti contemporanei. Lavori che dimostrano la feconda fantasia creatrice del Maestro e che testimoniano la sua attività di architetto dalla giovinezza fino all’estrema vecchiaia. La libertà e forza d’invenzione, la varietà morfologica degli elementi decorativi, il turgido plasticismo delle forme e il loro contrasto dinamico: tutti elementi che contribuirono in maniera rilevante al rinnovamento dell’immagine urbana di Roma.
Insieme ai disegni di Michelangelo architetto, verranno infatti esposti i progetti e lavori di 5 architetti di livello internazionale che hanno, ognuno in modo diverso e con le sue specifiche caratteristiche, inciso sulla trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e dell’area nord-est di Torino. A partire da Renzo Piano, che ha progettato l’ampliamento della fabbrica Pirelli, costruendo il nuovo polo industriale sull’area di via Brescia attraverso l’affiancamento alla struttura esistente di nuove unità produttive, con il conseguente ridisegno dei servizi generali e della logica distributiva interna; Cino Zucchi, progettista e direttore dei lavori della nuova sede direzionale della Lavazza a Torino e vincitore del concorso di progettazione per la realizzazione di un primo lotto residenziale e terziario nell’area di Laguna Verde (concorso indetto nel 2013 da Pirelli e città di Settimo Torinese); Kengo Kuma, l’architetto nipponico che ha curato nel 2013 un workshop su Laguna Verde con una selezione di studenti del Politecnico di Torino e dell’Università di Tokyo; Pier Paolo Maggiora, che ha progettato e redatto il primo master plan di Laguna Verde, poi recepito dal Piano Regolatore della città di Settimo Torinese; per finire con Claudio Silvestrin, progettista del Torino Outlet (Fashion) Village, grande polo del lusso che sorgerà in Laguna Verde.
L’occasione della mostra è proprio la partenza del progetto Laguna Verde – interventi di valorizzazione architettonica nell’area tra Torino e Settimo Torinese, 850.000 mq di territorio che ricuciono la periferia nord-est dell’area metropolitana con interventi di edilizia privata di alta qualità, sostenibile e innovativa - con l’apertura del cantiere che porterà entro la primavera del 2017 all’inaugurazione del Fashion Mall targato Gruppo Stilo, progettato dall’architetto Claudio Silvestrin, orientato ad ospitare alcune delle più importanti griffes italiane, tra cui uno store di Armani.
Come spiega Aldo Corgiat, Presidente della Fondazione ECM – Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese, “la mostra RINASCIMENTI ci è sembrata un’opportunità da non perdere: l’occasione per rilanciare l’immagine e le ambizioni progettuali di Laguna Verde, abbinandole all’opera di uno dei più grandi del Rinascimento. La mostra vuole riaffermare il valore della cultura come leva del cambiamento e motore e generatore di energia da cui partire per affermare, anche simbolicamente, se mai ce ne fosse bisogno, l’esigenza di qualità e la sfida per un nuovo “rinascimento” possibile”.
La mostra è ospitata negli spazi della Biblioteca multimediale Archimede di Settimo Torinese, su una superficie di 1500 mq. Al centro dell’esposizione i 14 disegni di Michelangelo architetto, accompagnati dalle ricostruzioni multimediali delle architetture. Tutto intorno, una serie di “isole” ben definite, a simboleggiare il coinvolgimento nel progetto Laguna Verde degli architetti che espongono. Un’area a parte è dedicata a Laguna Verde, con i lavori dell’architetto Pier Paolo Maggiora e, a rotazione, il coinvolgimento di giovani architetti che a diverso titolo sono stati coinvolti nelle fasi redazionali del master plan iniziale e nei passaggi urbanistici e realizzativi successivi. All’’architetto Claudio Silvestrin sarà dedicato uno spazio ulteriore con la presentazione del progetto del Fashion Mall. 32.000 mq su un unico livello a cielo aperto, una galleria di negozi per una lunghezza di 290 metri con soffitti che si innalzano fino a 6 metri di altezza. E una guglia altissima, 85 metri, che emerge tra gli alberi che velano la lunghissima facciata. Una guglia ponte e metafora tra il cielo e la terra, icona e cerniera tra i territori circostanti.
La mostra RINASCIMENTI, attraverso le opere in mostra e un progetto espositivo innovatore,vuole dunque mettere l’accento sul territorio e le sue trasformazioni, in un’ottica di rivalorizzazione urbanistica di grande attualità, che potrebbe essere definita con le categorie di Renzo Piano, un “rammendo delle periferie”. Laguna Verde rappresenta infatti uno dei maggiori progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area metropolitana torinese, e riguarda una città, Settimo, che ha investito in innovazione e sperimentazione in un continuo dialogo tra istituzioni ed imprese. Scelta che ha permesso alla città di crescere, cambiare, assumere una nuova immagine; di rigenerare gli spazi, creando luoghi nuovi.
Come raccontano Fabrizio Puppo e Elena Piastra, Sindaco e Vice Sindaco di Settimo, “Le opere di Michelangelo diventano simbolo di una città che si ripensa e che pensa al proprio futuro, e soprattutto al nuovo centro che diventerà Laguna Verde e che rappresenta uno dei maggiori progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana del Nord Italia. La mostra è un’occasione importante di dialogo tra la cultura, l’architettura e lo sforzo di immaginare una città che cambia in funzione di nuovi servizi e di una scala che non può che essere metropolitana e inter-regionale”.
Non solo. La mostra è anche il prologo di un progetto più grande, che vuole collocare l’offerta culturale di qualità al centro di Laguna Verde: sarà un luogo di aggregazione, crogiolo di innovazione, simbolo di memoria industriale che continua a fare cultura perché si rinnova e si salda con la capacità di concepire nuove frontiere della moderna impresa globale.
“Vogliamo organizzarlo come luogo di interculturalità e dialogo, ponte di convivenza tra le nuove culture urbane –continua Aldo Corgiat - Punto di riferimento nella robusta e vivace rete già presente nella nuova città metropolitana, elemento di relazione forte ed irrinunciabile tra le nuove funzioni che troveranno spazio in Laguna Verde e i centri urbani di Settimo, Torino e gli altri comuni del Nord-Est. Vetrina per l’offerta culturale e artistica metropolitana, collocata in un luogo per il quale è prevista un’alta capacità di attrazione inter-regionale e, si spera, un’altissima densità di presenza di consumatori”.
La mostra Rinascimenti apre al pubblico dal 21 novembre al 28 febbraio 2016. Durante il periodo di apertura la mostra verrà affiancata da una serie di eventi collaterali, organizzati in collaborazione con enti universitari e di ricerca. Si partirà con degli incontri scientifici e divulgativi sul rapporto architettura-urbanistica e territorio, arte contemporanea e rapporto industria/sviluppo territoriale e rigenerazione urbana. Giornate di studio e riflessione organizzate in workshop entreranno dentro i temi della mostra – ruolo strategico periferie, rigenerazione urbana e riscrittura del tessuto metropolitano, architettura e storia industriale del territorio, arte, sperimentazione e cultura nella progettazione e trasformazione del tessuto metropolitano. Per finire con “Rinascimenti: la cultura come leva per la rigenerazione del territorio – una proposta innovativa per il futuro di Laguna Verde”.
“La priorità, ontologica oltre che logica, del progettare - spiega Roberto Mastroianni, curatore della mostra - è infatti quell’attitudine specificatamente umana che trova sintesi altissima ed emblematica nell’architettura michelangiolesca, presentandosi come un eminente precedente storico e in qualche modo fondativo dell’architettura moderna . Attitudine questa condivisa da tutti gli architetti in mostra e che fa di essi delle figure esemplari di quella pratica contemporanea di riscrittura del testo urbano, produttrice di rinascita sociale e rifunzionalizzazione degli spazi metropolitani. La società contemporanea, insomma, rifiuta più o meno consapevolmente di cedere all’avanzata del “deserto” e cosciente, in qualche modo, che deve “progettare” il proprio futuro prima di “essere progettata” dagli eventi e dalle evoluzioni socio-storiche, trova negli architetti e nell’architettura uno strumento utile a produrre forme di “rinascimento” sociale e ambientale”.
La mostra ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune di Settimo Torinese, Unione NET ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, l’Ordine degli Architetti di Torino, ArteMagazine, FlashBack, Multiplay, CirCE – Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione, Università di Torino.
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