Altrove: Yang Fudong
Dal 26 Luglio 2014 al 04 Settembre 2014
Gagliano del Capo | Lecce
Luogo: Palazzo Comi e altre sedi
Indirizzo: Gagliano del Capo
Curatori: Massimo Torrigiani, Davide Quadrio
Telefono per informazioni: +39 348 5101534
E-Mail info: francesco.petrucci@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.capodarte.it
Dal suo speciale luogo d’osservazione, dalla sua posizione de finibus terrae, Capo d’Arte 2014 si rigenera affacciandosi su mondi artistici sconosciuti, e fa dell’esplorazione delle scene artistiche di altri continenti il suo obiettivo per il futuro. Punta l’immaginazione su luoghi di frontiera, incontro e contrasto, attraverso l’opera di artisti che all’altro capo del mondo affrontano le questioni dei limiti e dei confini, geografici e culturali. Per esplorare ciò che ci avvicina e ci distanzia nel tempo e nello spazio. Quello che c’è tra l’arcaico e il contemporaneo, tra l’Asia, l’Africa, il Sud America e l’Europa.
Quando ci si affaccia sull’infinito si guarda lontano. La ricerca di quest’anno scopre l’arte contemporanea cinese – espressione di una delle culture globali più profonde, influenti e ignote – portandola nei luoghi pubblici e storici di Gagliano del Capo, per farla entrare nella trama di un luogo lontanissimo dalla sua gestazione.
Un’occasione unica, un artista celebrato globalmente, ma poco visto in Italia: Yang Fudong, autore di video, pittore e innovatore, la cui influenza si estende al cinema e alla fotografia.
L’intenzione è di fare di Gagliano del Capo un piccolo centro, ma un centro, dell’arte contemporanea, e dotarla di un progetto di respiro internazionale, anche in collaborazione con altri progetti e luoghi simili, in Italia e nel mondo.
Nel suo lavoro, di estremo rigore estetico e tecnico, passato e presente si fondono in un immaginario onirico, polarizzato tra il favoloso e il grottesco, che prende le mosse, tra una miriade di influenze e rimandi, anche dalla cultura modernista di Shanghai.
Città di porto e di frontiera, crocevia di culture regionali dell’Asia-Pacifico e influenze occidentali, dove negli anni 20 del ’900 prese vita la prima forma di modernismo cinese. Una cultura sommersa per decenni, che adesso riaffiora in modi e forme trasfigurate: una matrice che rende la città luogo dall’immaginario globale unico e diverso.
La mostra, strutturata per contrasti di scala e immaginario, prevede l’esibizione di una serie di video che testimoniano il corpo centrale dell’opera di Yang Fudong, insieme a un’installazione sonora nella piazza principale del paese.
Curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani (direttore artistico di Capo d’Arte per il triennio 2014-16), Altrove: Yang Fudong avrà luogo dal 26 Luglio al 4 Settembre 2014 in spazi diversi del centro storico: i video saranno infatti proiettati in tre case disabitate e nel sorprendente spazio espositivo di un edificio patrizio, Palazzo Comi, sede della Fondazione Via Vai.
Nato a Pechino nel 1971, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Hangzhou, artisticamente attivo a Shanghai, Yang Fudong ha contribuito con opere e mostre importanti a portare la nuova creatività cinese al centro della scena mondiale.
Tra le personali recenti, nel 2013: la retrospettiva al Toronto Film Festival (Canada); Estranged Paradise, Kunsthalle Zurich; Estranged Paradise, Berkeley Museum, San Francisco; Yejiang/The Nightman Cometh, ShanghART, Singapore.
Nel 2012: Quote Out of Context all’OCT Contemporary Art Terminal di Shanghai; The Fifth Night alla Vancouver Art Gallery; Mariam Goodman Gallery New York.
Nel 2011: The Distance of Reality, Wifredo Lam Contemporary Art Center, Havaianas (Cuba); Utopia and Reality, Espoo Museum of Modern Art, Tapiola (Finlandia); One Half of August, Parasol Unit Foundation for Contemporary Art, Londra; No Snow on the Broken Bridge, Sherman Contemporary Art Foundation, Sydney, e Institute of Modern Art, Brisbane.
Quando ci si affaccia sull’infinito si guarda lontano. La ricerca di quest’anno scopre l’arte contemporanea cinese – espressione di una delle culture globali più profonde, influenti e ignote – portandola nei luoghi pubblici e storici di Gagliano del Capo, per farla entrare nella trama di un luogo lontanissimo dalla sua gestazione.
Un’occasione unica, un artista celebrato globalmente, ma poco visto in Italia: Yang Fudong, autore di video, pittore e innovatore, la cui influenza si estende al cinema e alla fotografia.
L’intenzione è di fare di Gagliano del Capo un piccolo centro, ma un centro, dell’arte contemporanea, e dotarla di un progetto di respiro internazionale, anche in collaborazione con altri progetti e luoghi simili, in Italia e nel mondo.
Nel suo lavoro, di estremo rigore estetico e tecnico, passato e presente si fondono in un immaginario onirico, polarizzato tra il favoloso e il grottesco, che prende le mosse, tra una miriade di influenze e rimandi, anche dalla cultura modernista di Shanghai.
Città di porto e di frontiera, crocevia di culture regionali dell’Asia-Pacifico e influenze occidentali, dove negli anni 20 del ’900 prese vita la prima forma di modernismo cinese. Una cultura sommersa per decenni, che adesso riaffiora in modi e forme trasfigurate: una matrice che rende la città luogo dall’immaginario globale unico e diverso.
La mostra, strutturata per contrasti di scala e immaginario, prevede l’esibizione di una serie di video che testimoniano il corpo centrale dell’opera di Yang Fudong, insieme a un’installazione sonora nella piazza principale del paese.
Curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani (direttore artistico di Capo d’Arte per il triennio 2014-16), Altrove: Yang Fudong avrà luogo dal 26 Luglio al 4 Settembre 2014 in spazi diversi del centro storico: i video saranno infatti proiettati in tre case disabitate e nel sorprendente spazio espositivo di un edificio patrizio, Palazzo Comi, sede della Fondazione Via Vai.
Nato a Pechino nel 1971, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Hangzhou, artisticamente attivo a Shanghai, Yang Fudong ha contribuito con opere e mostre importanti a portare la nuova creatività cinese al centro della scena mondiale.
Tra le personali recenti, nel 2013: la retrospettiva al Toronto Film Festival (Canada); Estranged Paradise, Kunsthalle Zurich; Estranged Paradise, Berkeley Museum, San Francisco; Yejiang/The Nightman Cometh, ShanghART, Singapore.
Nel 2012: Quote Out of Context all’OCT Contemporary Art Terminal di Shanghai; The Fifth Night alla Vancouver Art Gallery; Mariam Goodman Gallery New York.
Nel 2011: The Distance of Reality, Wifredo Lam Contemporary Art Center, Havaianas (Cuba); Utopia and Reality, Espoo Museum of Modern Art, Tapiola (Finlandia); One Half of August, Parasol Unit Foundation for Contemporary Art, Londra; No Snow on the Broken Bridge, Sherman Contemporary Art Foundation, Sydney, e Institute of Modern Art, Brisbane.
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