I tesori dell’Albania in una mostra a ingresso libero a Roma e Torino
Nikolla Onufri, Apostolo Pietro, XVI secolo
21/11/2012
Roma - Anticamente si chiamava Arbëria e tutti i suoi abitanti si identificavano con il nome di arbëreshë. Dal XV secolo in poi tutti la conoscono come Albania. Ora i tesori del suo territorio, abitato fin dalla preistoria, quando si assisté ad un rapido sviluppo della metallurgia del ferro e del bronzo, saranno esposti in una mostra ad ingresso libero a Roma presso il Complesso Museale del Vittoriano. Successivamente, dal 23 gennaio al 7 aprile, l’esposizione sarà trasferita a Torino, presso Palazzo Madama.
In "Tesori del patrimonio culturale albanese" – questo il titolo della mostra – si potranno vedere reperti archeologici ed opere d’arte databili fino al XVI secolo provenienti dai più importanti musei archeologici dell'Albania ed esposte per la prima volta in Italia, manufatti che sono espressione della cultura tradizionale nazionale e insieme sono documento delle relazioni culturali intercorse nei secoli con gli altri popoli europei. Ci sono oggetti appartenuti agli eserciti come asce, elmi scudi e insieme gioielli, ritratti scultorei di epoca romana che rappresentano Demostene e Augusto e icone sacre d’oro del periodo bizantino dipinte nella scuola artistica fondata da Onufri, famoso pittore nato negli anni tumultuosi dell’impero ottomano, a cui cercò di resistere, attraverso la propria arte, sia in senso religioso che civile e patriottico.
Nicoletta Speltra
In "Tesori del patrimonio culturale albanese" – questo il titolo della mostra – si potranno vedere reperti archeologici ed opere d’arte databili fino al XVI secolo provenienti dai più importanti musei archeologici dell'Albania ed esposte per la prima volta in Italia, manufatti che sono espressione della cultura tradizionale nazionale e insieme sono documento delle relazioni culturali intercorse nei secoli con gli altri popoli europei. Ci sono oggetti appartenuti agli eserciti come asce, elmi scudi e insieme gioielli, ritratti scultorei di epoca romana che rappresentano Demostene e Augusto e icone sacre d’oro del periodo bizantino dipinte nella scuola artistica fondata da Onufri, famoso pittore nato negli anni tumultuosi dell’impero ottomano, a cui cercò di resistere, attraverso la propria arte, sia in senso religioso che civile e patriottico.
Nicoletta Speltra
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Torino | Dal 16 ottobre alla GAM di Torino
Omaggio a Berthe Morisot, signora dell’Impressionismo
-
Roma | Un ponte tra Milano e Roma nel segno del contemporaneo
Siglato l’accordo tra Brera e la GNAM. Si parte con “La forza di sognare”, una grande mostra su Mario Ceroli
-
Torino | Dal 17 ottobre al 2 marzo alle Gallerie d’Italia
La natura che resiste negli scatti di Mitch Epstein in mostra a Torino
-
Pisa | A Pisa dal 24 ottobre al 23 febbraio
La Grande onda di Hokusai in arrivo a Palazzo Blu
-
Roma | A Roma dal 19 novembre al 9 febbraio
Tra poesia e arte. La “meravigliosa passione” di Giovan Battista Marino in arrivo alla Galleria Borghese
-
Gli appuntamenti in corso e in programma nella capitale
Da Botero ai Futuristi, dieci mostre da non perdere a Roma in autunno