TOGETTHERE With a Woman
Dal 10 Novembre 2024 al 24 Novembre 2024
Venezia
Luogo: Oratorio dei Crociferi
Indirizzo: Campo dei Gesuiti - Cannaregio 4904
Curatori: Marika Parsadanelli Wardell
TOGETTHERE With a Woman è un incontro di universi femminili che, dal 10 al 24 novembre confluiranno a Venezia negli antichi spazi dell’Oratorio dei Crociferi in nome di un’arte contemporanea che da un lato celebra la Donna, mettendone in luce resilienza e creatività, dall’altro punta dritto al tema dell’essere un po’ ovunque e sempre stranieri. Nel mondo esterno e in quello interiore.
Per quanto, tuttavia, dallo “xenox” dei Greci all “hostis” dei Latini la figura dello straniero abbia acquisito nel tempo infinite sfumature semantiche, rimane il fatto che essa stia ad indicare, sia una figura altra da noi sia una figura in costante rapporto con noi. Ed è questo che ci dicono le 13 artiste selezionate dall’Art Curator Marika Parsadanelli Wardell: le differenze culturali o generazionali non sono ostacoli, ma piuttosto opportunità per connettersi, evolvere e costruire legami significativi. Mantenendo viva la memoria del Passato e concentrandosi sul Presente, si può aiutare a plasmare nuovi orizzonti per le generazioni future. La mostra vuole essere un invito a condividere, rispettare e conoscere l’Altro.
TOGETTHERE riprende dunque il tema “Foreigners Everywhere” della Biennale Arte di Venezia 2024 e propone un percorso vibrante fra opere eterogenee - disegni, dipinti, installazioni, performance, video e opere di arte digitale - metafore culturali di un’arte contemporanea che invita all’introspezione e diventa specchio di una società in cui le donne sono sempre più unite, perseveranti e libere. Di esprimersi. E di creare.
ALL’ORATORIO DEI CROCIFERI DEBUTTANO 13 ARTISTE. 13 DONNE. 13 ‘SORELLE’.
Per un unico “manifesto” che parla di condivisione, diritti e uguaglianza TOGETTHERE - "Together” e “To get there”, al contempo: ‘insieme con una donna’ e raggiungere un obiettivo con una donna, per sottolineare il valore della collaborazione, della sorellanza che è insieme comunione di intenti, visioni e sforzi al fine di affermare i diritti e le opportunità delle donne nella società anche attraverso l’arte. ‘TOGETTHERE with a Woman’ o ‘Reaching There with the Woman’ è un gioco di parole che nasconde un significato profondo e crea una connessione invisibile tra donne di epoche e culture diverse, unendo passato e presente in uno spazio che possiamo definire sacro” spiega l’Art Curator Marika Parsadanelli Wardell.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo è una sorta di pellegrinaggio spirituale, invitando i visitatori a scoprire opere dense di emozioni che raccontano di storie passate e presenti in un intreccio di creatività tutta al femminile. I lavori presenti abbracciano un'ampia varietà di linguaggi artistici dalla pittura alle installazioni alle performance, per riflettere le molteplici esperienze femminili nel mondo. I temi sono diversi, talvolta scottanti come il lavoro minorile, l’incesto, l’esilio forzato, sovente affrontati con piglio attivista. Le Artiste provengono da diversi Paesi del mondo, per precisa scelta della Curatrice che ha voluto sottolineare l’importanza del confronto tra culture e background diversi, evidenziando le identità culturali in un mondo globalizzato.
La Location
La scelta dell’Oratorio dei Crociferi non è casuale: questo luogo storico un tempo parte di un edificio medievale emblematico della cultura veneziana, destinato a ospedale e ristoro per crociati e pellegrini in viaggio verso la Terra Santa, nel corso del XIV secolo venne trasformato in ricovero per donne in difficoltà, che qui trovavano sostegno e comprensione, acquisendo coscienza di se’ e conoscenza del mondo, oltre ad apprendere mestieri manuali. Proprio in memoria di ciò la curatrice ha voluto fare dell’Oratorio dei Crociferi il palcoscenico d’elezione per il debutto italiano di TOGETTHERE, che rende omaggio alla Storia e alle Donne attraverso l’Arte.
La mostra TOGETTHERE fa parte del palinsesto previsto per l’edizione 2024 di Novembre Donna – Libere dalla Violenza sotto il patrocinio del Comune della Città di Venezia. È possibile consultare il programma completo al seguente link:
www.comune.venezia.it
Artiste e opere in mostra
AKSHITA LAD
Cresciuta tra Mumbai e Dubai, pluripremiata con mostre in spazi come il Louvre e la Saatchi Art Gallery, Akshita Lad ha sviluppato uno stile che combina tradizione e modernità, esplorando temi di empowerment femminile e questioni sociali. La sua serie Flowers and Identity include opere come Masculine Grace, un ritratto che esplora la fluidità dell'identità di genere. Qui, un uomo africano è adornato da una rosa pesca, evocando un contrasto tra mascolinità e femminilità, e invitando a riflettere sull’identità personale.
VAKKI
Artista visiva sud coreana, che crea installazioni cinetiche e sonore, Vakki usa oggetti comuni trasformati in astrazioni geometriche e colori vivaci per rappresentare la ciclicità della vita. Nell'opera Echo of the Endless Cycle, una scultura multimediale, linee geometriche e giochi di luce suggeriscono uno spazio vivo e dinamico, invitando a riflettere sulla rigenerazione continua dell’esistenza.
EKATERINA KOMBAROVA
Nata in Russia, è fondatrice del brand Maison Kaleidoscope, Kombarova esplora l’amore come forza spirituale nelle sue opere astratte. Union For Love rappresenta le dinamiche tra principi maschili e femminili attraverso una tavolozza che unisce toni terrestri e celesti, simboleggiando l’amore come un ponte tra i mondi fisico e spirituale.
MYA WRIGHT
Artista emergente australiana, Mya Wright denuncia lo sfruttamento nell’industria della moda con l’installazione Help Yourselves. Tessuti strappati e grucce rotte rappresentano il lavoro minorile, con tag sparsi che simboleggiano 100.000 bambini sfruttati. L’opera invita il pubblico a riflettere sul costo umano della moda e promuove un dialogo per il cambiamento sociale.
ELISABETH WORONOFF
Direttrice artistica di ARTEOS, Woronoff affronta temi sociali e urbani. L’installazione SKRIK esplora il trauma dell'incesto con abiti bianchi sospesi e tessuti su cui i visitatori possono scrivere parole, trasformando l'opera in uno spazio di riflessione e guarigione collettiva.
MARIE JULIA BOLLANSÉE
Scultrice e performer belga, Bollansée combina performance rituali e scultura per esplorare la forza vitale. Nella performance Labyrinth, eseguita all’Oratorio dei Crociferi, l’artista usa sciarpe di lana per creare un percorso meditativo, simbolo di legame generazionale, invitando i visitatori a riflettere in silenzio.
AMÉLIE SCOTTA
Artista francese che esplora il rapporto tra l'architettura e l'individuo. Le sue opere, come la serie Withdraw, sovrappongono precisione grafica e inchiostro colorato, esprimendo il contrasto tra struttura e paesaggio, e riflettendo sul tema del ritiro come protezione o liberazione.
CHUU WAI
Artista birmana in esilio a Parigi, Chuu Wai affronta temi di dislocamento e resilienza femminile. In Within the Depths of My Heart, I Carry Yours, una figura femminile su tessuto tradizionale birmano è decorata con collage di vecchie fotografie, evocando il distacco e la lotta per ridefinire l’identità personale e collettiva.
PEGGY MILLEVILLE
Tedesca, ma veneziana d’adozione, Milleville crea opere tra scultura e pittura che esplorano la trasformazione di Venezia. Mixed Media Exploration of Human Forms cattura la fluidità e i contrasti della città, con materiali e colori che riflettono la fragilità e la resistenza veneziana.
PAOLA TURRA
Artista veneziana, Paola Turra esplora leggerezza e trasparenza con materiali come la fuliggine di candela. In Luce e Leggerezza, i candelabri di Murano diventano simboli della fragilità e bellezza della luce veneziana, evocando una riflessione sull’immaterialità.
KARIN MINASIAN
Di origine armena, Karin Minasian esplora simboli spirituali con opere come Elevation, che riflette sulla vita eterna. Simboli come il rosso e le spirali dorate suggeriscono il passaggio dall’effimero all’eterno, invitando alla ricerca di significati più elevati.
NATALI AREFIEVA
Nata a Marbella, fotografa e artista digitale, Arefieva esplora il simbolismo dell’oro con opere che uniscono fotografia e scultura. La sua ricerca sull’oro come luce e perfezione si ispira a contesti mitologici, creando un dialogo tra tradizione e innovazione. Il progetto Transformation esplora il cambiamento personale attraverso sculture di foglie, simbolo di metamorfosi e crescita. L'uso dell'oro richiama l'amore, la libertà e la luce interiore. Grazie all'improvvisazione e all'intelligenza artificiale, le sue opere invitano gli spettatori a riflettere sui propri percorsi di trasformazione, offrendo un messaggio di speranza e positività durante le transizioni.
MARIKA PARSADANELLI WARDELL
Nata a Tbilisi, di origine armena, ha una carriera internazionale che spazia dalla curatela di mostre come quella delle sculture di Auguste Rodin a San Pietroburgo e Mosca, alla collaborazione con marchi come Dior. Ha lavorato come relatrice all'Ermitage e ha curato mostre di rilievo, tra cui English Breakfast per il British Council. Dal 2022, ha promosso iniziative come TOGETTHER with a Woman, una mostra di artiste donne a Venezia. La performance Veritas unisce astrazione, concettualità e simbolismo biblico, creando un forte dialogo con il pubblico. Marika intreccia temi cristiani e simboli complessi, utilizzando il numero e il colore delle rose, l'acqua che le contiene, e una melodia per guidare il pubblico in un’esperienza riflessiva sulla spiritualità e sull'esistenza.
Per quanto, tuttavia, dallo “xenox” dei Greci all “hostis” dei Latini la figura dello straniero abbia acquisito nel tempo infinite sfumature semantiche, rimane il fatto che essa stia ad indicare, sia una figura altra da noi sia una figura in costante rapporto con noi. Ed è questo che ci dicono le 13 artiste selezionate dall’Art Curator Marika Parsadanelli Wardell: le differenze culturali o generazionali non sono ostacoli, ma piuttosto opportunità per connettersi, evolvere e costruire legami significativi. Mantenendo viva la memoria del Passato e concentrandosi sul Presente, si può aiutare a plasmare nuovi orizzonti per le generazioni future. La mostra vuole essere un invito a condividere, rispettare e conoscere l’Altro.
TOGETTHERE riprende dunque il tema “Foreigners Everywhere” della Biennale Arte di Venezia 2024 e propone un percorso vibrante fra opere eterogenee - disegni, dipinti, installazioni, performance, video e opere di arte digitale - metafore culturali di un’arte contemporanea che invita all’introspezione e diventa specchio di una società in cui le donne sono sempre più unite, perseveranti e libere. Di esprimersi. E di creare.
ALL’ORATORIO DEI CROCIFERI DEBUTTANO 13 ARTISTE. 13 DONNE. 13 ‘SORELLE’.
Per un unico “manifesto” che parla di condivisione, diritti e uguaglianza TOGETTHERE - "Together” e “To get there”, al contempo: ‘insieme con una donna’ e raggiungere un obiettivo con una donna, per sottolineare il valore della collaborazione, della sorellanza che è insieme comunione di intenti, visioni e sforzi al fine di affermare i diritti e le opportunità delle donne nella società anche attraverso l’arte. ‘TOGETTHERE with a Woman’ o ‘Reaching There with the Woman’ è un gioco di parole che nasconde un significato profondo e crea una connessione invisibile tra donne di epoche e culture diverse, unendo passato e presente in uno spazio che possiamo definire sacro” spiega l’Art Curator Marika Parsadanelli Wardell.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo è una sorta di pellegrinaggio spirituale, invitando i visitatori a scoprire opere dense di emozioni che raccontano di storie passate e presenti in un intreccio di creatività tutta al femminile. I lavori presenti abbracciano un'ampia varietà di linguaggi artistici dalla pittura alle installazioni alle performance, per riflettere le molteplici esperienze femminili nel mondo. I temi sono diversi, talvolta scottanti come il lavoro minorile, l’incesto, l’esilio forzato, sovente affrontati con piglio attivista. Le Artiste provengono da diversi Paesi del mondo, per precisa scelta della Curatrice che ha voluto sottolineare l’importanza del confronto tra culture e background diversi, evidenziando le identità culturali in un mondo globalizzato.
La Location
La scelta dell’Oratorio dei Crociferi non è casuale: questo luogo storico un tempo parte di un edificio medievale emblematico della cultura veneziana, destinato a ospedale e ristoro per crociati e pellegrini in viaggio verso la Terra Santa, nel corso del XIV secolo venne trasformato in ricovero per donne in difficoltà, che qui trovavano sostegno e comprensione, acquisendo coscienza di se’ e conoscenza del mondo, oltre ad apprendere mestieri manuali. Proprio in memoria di ciò la curatrice ha voluto fare dell’Oratorio dei Crociferi il palcoscenico d’elezione per il debutto italiano di TOGETTHERE, che rende omaggio alla Storia e alle Donne attraverso l’Arte.
La mostra TOGETTHERE fa parte del palinsesto previsto per l’edizione 2024 di Novembre Donna – Libere dalla Violenza sotto il patrocinio del Comune della Città di Venezia. È possibile consultare il programma completo al seguente link:
www.comune.venezia.it
Artiste e opere in mostra
AKSHITA LAD
Cresciuta tra Mumbai e Dubai, pluripremiata con mostre in spazi come il Louvre e la Saatchi Art Gallery, Akshita Lad ha sviluppato uno stile che combina tradizione e modernità, esplorando temi di empowerment femminile e questioni sociali. La sua serie Flowers and Identity include opere come Masculine Grace, un ritratto che esplora la fluidità dell'identità di genere. Qui, un uomo africano è adornato da una rosa pesca, evocando un contrasto tra mascolinità e femminilità, e invitando a riflettere sull’identità personale.
VAKKI
Artista visiva sud coreana, che crea installazioni cinetiche e sonore, Vakki usa oggetti comuni trasformati in astrazioni geometriche e colori vivaci per rappresentare la ciclicità della vita. Nell'opera Echo of the Endless Cycle, una scultura multimediale, linee geometriche e giochi di luce suggeriscono uno spazio vivo e dinamico, invitando a riflettere sulla rigenerazione continua dell’esistenza.
EKATERINA KOMBAROVA
Nata in Russia, è fondatrice del brand Maison Kaleidoscope, Kombarova esplora l’amore come forza spirituale nelle sue opere astratte. Union For Love rappresenta le dinamiche tra principi maschili e femminili attraverso una tavolozza che unisce toni terrestri e celesti, simboleggiando l’amore come un ponte tra i mondi fisico e spirituale.
MYA WRIGHT
Artista emergente australiana, Mya Wright denuncia lo sfruttamento nell’industria della moda con l’installazione Help Yourselves. Tessuti strappati e grucce rotte rappresentano il lavoro minorile, con tag sparsi che simboleggiano 100.000 bambini sfruttati. L’opera invita il pubblico a riflettere sul costo umano della moda e promuove un dialogo per il cambiamento sociale.
ELISABETH WORONOFF
Direttrice artistica di ARTEOS, Woronoff affronta temi sociali e urbani. L’installazione SKRIK esplora il trauma dell'incesto con abiti bianchi sospesi e tessuti su cui i visitatori possono scrivere parole, trasformando l'opera in uno spazio di riflessione e guarigione collettiva.
MARIE JULIA BOLLANSÉE
Scultrice e performer belga, Bollansée combina performance rituali e scultura per esplorare la forza vitale. Nella performance Labyrinth, eseguita all’Oratorio dei Crociferi, l’artista usa sciarpe di lana per creare un percorso meditativo, simbolo di legame generazionale, invitando i visitatori a riflettere in silenzio.
AMÉLIE SCOTTA
Artista francese che esplora il rapporto tra l'architettura e l'individuo. Le sue opere, come la serie Withdraw, sovrappongono precisione grafica e inchiostro colorato, esprimendo il contrasto tra struttura e paesaggio, e riflettendo sul tema del ritiro come protezione o liberazione.
CHUU WAI
Artista birmana in esilio a Parigi, Chuu Wai affronta temi di dislocamento e resilienza femminile. In Within the Depths of My Heart, I Carry Yours, una figura femminile su tessuto tradizionale birmano è decorata con collage di vecchie fotografie, evocando il distacco e la lotta per ridefinire l’identità personale e collettiva.
PEGGY MILLEVILLE
Tedesca, ma veneziana d’adozione, Milleville crea opere tra scultura e pittura che esplorano la trasformazione di Venezia. Mixed Media Exploration of Human Forms cattura la fluidità e i contrasti della città, con materiali e colori che riflettono la fragilità e la resistenza veneziana.
PAOLA TURRA
Artista veneziana, Paola Turra esplora leggerezza e trasparenza con materiali come la fuliggine di candela. In Luce e Leggerezza, i candelabri di Murano diventano simboli della fragilità e bellezza della luce veneziana, evocando una riflessione sull’immaterialità.
KARIN MINASIAN
Di origine armena, Karin Minasian esplora simboli spirituali con opere come Elevation, che riflette sulla vita eterna. Simboli come il rosso e le spirali dorate suggeriscono il passaggio dall’effimero all’eterno, invitando alla ricerca di significati più elevati.
NATALI AREFIEVA
Nata a Marbella, fotografa e artista digitale, Arefieva esplora il simbolismo dell’oro con opere che uniscono fotografia e scultura. La sua ricerca sull’oro come luce e perfezione si ispira a contesti mitologici, creando un dialogo tra tradizione e innovazione. Il progetto Transformation esplora il cambiamento personale attraverso sculture di foglie, simbolo di metamorfosi e crescita. L'uso dell'oro richiama l'amore, la libertà e la luce interiore. Grazie all'improvvisazione e all'intelligenza artificiale, le sue opere invitano gli spettatori a riflettere sui propri percorsi di trasformazione, offrendo un messaggio di speranza e positività durante le transizioni.
MARIKA PARSADANELLI WARDELL
Nata a Tbilisi, di origine armena, ha una carriera internazionale che spazia dalla curatela di mostre come quella delle sculture di Auguste Rodin a San Pietroburgo e Mosca, alla collaborazione con marchi come Dior. Ha lavorato come relatrice all'Ermitage e ha curato mostre di rilievo, tra cui English Breakfast per il British Council. Dal 2022, ha promosso iniziative come TOGETTHER with a Woman, una mostra di artiste donne a Venezia. La performance Veritas unisce astrazione, concettualità e simbolismo biblico, creando un forte dialogo con il pubblico. Marika intreccia temi cristiani e simboli complessi, utilizzando il numero e il colore delle rose, l'acqua che le contiene, e una melodia per guidare il pubblico in un’esperienza riflessiva sulla spiritualità e sull'esistenza.
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