Cimabue a Pisa
la madonna con bambino di Cimabue
08/03/2005
Una mostra che riunisce una straordinaria serie di capolavori, sia provenienti dal territorio sia nati per chiese pisane ma poi dispersi nel mondo e fatti rientrare per l’occasione. Dopo Pisa (dove l’esposizione resterà allestita dal 25 marzo al 25 giugno 2005) seguirà una nuova tappa a Roma, nel Braccio di Carlomagno, e in quell’occasione si amplierà l’arco cronologico all’XI secolo e topografico, trattando anche della pittura romana. Esempio di questa immensa “diaspora” è la Madonna in trono con Bambino e santi e la Flagellazione, opere di Cimabue, conservate rispettivamente alla National Gallery di Londra ed alla Frick Collection di New York, che torneranno per la prima volta dopo secoli in Italia.
La mostra presenta la produzione pittorica cittadina in un arco cronologico di circa 100 anni, da Giunta Pisano - il più grande e innovativo pittore della prima metà del Duecento – fino all’arrivo dell’opera di Giotto, raffigurante San Francesco che riceve le stigmate (oggi conservata al Musée du Louvre), eseguita per l’omonima chiesa cittadina.
Nel Museo Nazionale di San Matteo protagoniste più di cento opere di altissima qualità, provenienti da chiese, musei e biblioteche di Pisa e provincia, ma anche opere pisane conservate in collezioni straniere. Innanzitutto il dittico, recentemente attribuito a Cimabue, composto dalla piccola tavola della National Gallery di Londra sopra citata e dalla Flagellazione conservata alla Frick Collection di New York. Sarà questa la prima volta in cui il dittico verrà ricomposto e presentato al grande pubblico. Altri inediti saranno il Crocifisso del Cleveland Museum of Art con la firma frammentaria di un sinora ignoto Michele di Baldovino e il terminale di Croce dipinta che si trova al Museu de Belas Artes di Rio de Janeiro. Dalla Gemäldegalerie di Berlino giungeranno due tavolette di Deodato Orlandi, dal Lindenau-Museum di Altenburg un’altra tavola del pittore pisano-lucchese, mentre dai Musei Vaticani il dossale con San Francesco e storie di Giunta Pisano. Per la prima volta queste opere si ripresenteranno in Italia dopo la loro dispersione.
Importanti dipinti giungeranno inoltre da chiese e musei nazionali: dal Duomo di Firenze il Polittico double face di Giotto, dal Museo del Bargello la Madonna col Bambino e storie mariane, dal Museo di Brera il San Verano con storie e dal Palazzo Arcivescovile di Oristano il Polittico di Memmo di Filippuccio.
Una sezione particolare è dedicata dalle arti applicate e dalla miniatura, e da una copiosa serie di sigilli in bronzo, di Confraternite e della città di Pisa, per la maggior parte inediti e oggetto di recenti restauri.
“CIMABUE A PISA. La pittura pisana del Duecento da Giunta a Giotto” Pisa, Museo Nazionale di San Matteo (Piazza San Matteo in Soarta), Dal 25 marzo al 25 giugno 2005. Per informazioni e prenotazioni:
050 581057, 050 926515, 349 8551075 cimabueapisa@yahoo.it
La mostra presenta la produzione pittorica cittadina in un arco cronologico di circa 100 anni, da Giunta Pisano - il più grande e innovativo pittore della prima metà del Duecento – fino all’arrivo dell’opera di Giotto, raffigurante San Francesco che riceve le stigmate (oggi conservata al Musée du Louvre), eseguita per l’omonima chiesa cittadina.
Nel Museo Nazionale di San Matteo protagoniste più di cento opere di altissima qualità, provenienti da chiese, musei e biblioteche di Pisa e provincia, ma anche opere pisane conservate in collezioni straniere. Innanzitutto il dittico, recentemente attribuito a Cimabue, composto dalla piccola tavola della National Gallery di Londra sopra citata e dalla Flagellazione conservata alla Frick Collection di New York. Sarà questa la prima volta in cui il dittico verrà ricomposto e presentato al grande pubblico. Altri inediti saranno il Crocifisso del Cleveland Museum of Art con la firma frammentaria di un sinora ignoto Michele di Baldovino e il terminale di Croce dipinta che si trova al Museu de Belas Artes di Rio de Janeiro. Dalla Gemäldegalerie di Berlino giungeranno due tavolette di Deodato Orlandi, dal Lindenau-Museum di Altenburg un’altra tavola del pittore pisano-lucchese, mentre dai Musei Vaticani il dossale con San Francesco e storie di Giunta Pisano. Per la prima volta queste opere si ripresenteranno in Italia dopo la loro dispersione.
Importanti dipinti giungeranno inoltre da chiese e musei nazionali: dal Duomo di Firenze il Polittico double face di Giotto, dal Museo del Bargello la Madonna col Bambino e storie mariane, dal Museo di Brera il San Verano con storie e dal Palazzo Arcivescovile di Oristano il Polittico di Memmo di Filippuccio.
Una sezione particolare è dedicata dalle arti applicate e dalla miniatura, e da una copiosa serie di sigilli in bronzo, di Confraternite e della città di Pisa, per la maggior parte inediti e oggetto di recenti restauri.
“CIMABUE A PISA. La pittura pisana del Duecento da Giunta a Giotto” Pisa, Museo Nazionale di San Matteo (Piazza San Matteo in Soarta), Dal 25 marzo al 25 giugno 2005. Per informazioni e prenotazioni:
050 581057, 050 926515, 349 8551075 cimabueapisa@yahoo.it
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