Il polo artistico sarà sostituito da 1300 residenze
5Pointz: inizia la demolizione
5Pointz, The Starry Night
L.S.
23/08/2014
Il buongiorno non si vede dal mattino a 5Pointz. Il complesso newyorkese, utilizzato come una tela dagli street artists di tutto il mondo, è stato svegliato dal rumore delle ruspe venute a metter fine ad un esperimento legale durato dodici anni.
Nel 2002, Wolkoff, proprietario dei capannoni industriali che sorgono nel Queens, trovò un accordo con l’artista Jonathan Cohen, meglio noto come Meres One, che si propose come custode e curatore e promise di invitare virtusosi del graffiti writing ad esprimersi sulle pareti di quella che è stata progressivamente trasformata in una galleria all’aperto, mettendo in moto un’importante riqualificazione dell’area, oggi conosciuta proprio come una mecca dell’arte urbana.
Le notizie provenienti da 5Pointz sono però negative già dal 2011, quando la famiglia Wolkoff ha annunciato la demolizione dell’edificio generando sentite proteste tra gli abitanti della zona e nell’intera comunità artistica che ha lottato per ottenere dall’amministrazione di New York il titolo di luogo di interesse culturale. Alla fine del 2013 una sentenza ha però definitivamente cancellato le speranze stabilendo che legalmente non esistevano ragioni per ostacolare il progetto dei fratelli Wolkoff, intenzionati a cambiare volto alla zona attraverso la costruzione di un complesso residenziale di 1300 appartamenti.
La temuta fine è arrivata in una mattina di agosto quando il primo muro è stato raso al suolo.
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Nel 2002, Wolkoff, proprietario dei capannoni industriali che sorgono nel Queens, trovò un accordo con l’artista Jonathan Cohen, meglio noto come Meres One, che si propose come custode e curatore e promise di invitare virtusosi del graffiti writing ad esprimersi sulle pareti di quella che è stata progressivamente trasformata in una galleria all’aperto, mettendo in moto un’importante riqualificazione dell’area, oggi conosciuta proprio come una mecca dell’arte urbana.
Le notizie provenienti da 5Pointz sono però negative già dal 2011, quando la famiglia Wolkoff ha annunciato la demolizione dell’edificio generando sentite proteste tra gli abitanti della zona e nell’intera comunità artistica che ha lottato per ottenere dall’amministrazione di New York il titolo di luogo di interesse culturale. Alla fine del 2013 una sentenza ha però definitivamente cancellato le speranze stabilendo che legalmente non esistevano ragioni per ostacolare il progetto dei fratelli Wolkoff, intenzionati a cambiare volto alla zona attraverso la costruzione di un complesso residenziale di 1300 appartamenti.
La temuta fine è arrivata in una mattina di agosto quando il primo muro è stato raso al suolo.
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