Marcello Parisi. Tracce
Dal 24 Settembre 2012 al 08 Ottobre 2012
Cassano d'Adda | Milano
Luogo: Palazzo Berva
Indirizzo: via Verdi
Orari: da lunedì a domenica 16-20
Curatori: Paola Parisi, Elena Parisi
Costo del biglietto: ingressp gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 324377
E-Mail info: stampa@deangelispress.it
Sito ufficiale: http://www.lombardiabeniculturali.it
Nel giugno del 2011 Elena Parisi, giovane artista milanese, presentava allo SpazioFarini6 Steelove, opera multimediale work in progress che attraversava i vari campi della produzione artistica: fotografia, teatro, cinema, musica, danza. Steelove, letteralmente “amore d'acciaio”, si presentava come allegoria della lotta che ogni essere umano affronta ogni giorno per conquistarsi il diritto ad amare. In seguito Steelove giunge nel 2012 a partecipare anche alla 54° Biennale d’arte di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi.
Un anno dopo Elena Parisi insieme alla madre Paola e a Riccardo Riganti, direttore del Museo Civico di Treviglio, presenta dal 23 settembre all’8 ottobre a Palazzo Berva a Cassano d’Adda la mostra Tracce, vera e propria dichiarazione d’amore e di stima nel ricordo del padre Marcello Parisi, che senza parole l’ha traghettata nel mondo dell’arte.
Tracce è quello che c’è ma non si vede. Perché Marcello Parisi, nato a Taormina nel 1945 é scomparso prematuramente nel 2000, ha avuto il dono di saper creare la vita attraverso le immagini, come ricorda spesso la figlia Elena, ma riuscendo per magia a rimanere quasi sempre dietro i suoi colori e le sue visioni. Apprezzato fashion designer, Marcello Parisi ha vissuto disegnando tessuti per l'alta moda e linee di accessori limited edition.
La Sicilia con Taormina e Messina, Como e poi Milano. Queste le città che hanno in qualche modo tracciato l’universo multiforme e febbrilmente creativo di Marcello Parisi, che nel 1968 apre nel capoluogo lombardo uno Studio che porta il suo stesso nome e che dal 1972 dirige accompagnato in questa nuova esperienza creativa dalla moglie Paola, per lui compagna, sposa e musa ispiratrice, con cui dividerà sino alla fine la passione per il lavoro e la vita. Sono gli anni in cui Marcello Parisi viene internazionalmente riconosciuto come una delle figure di maggior pregio nel panorama caleidoscopico della moda. Il suo estro creativo viene richiesto dai maggiori stilisti italiani di pret à porter e d’alta moda. Nel 1978 conosce Gimmo Etro con il quale svilupperà una collaborazione ventennale di disegni per tessuti stampati. L'attività del suo studio si consolida sempre di più collaborando direttamente con Pino Lancetti, Rocco Barocco, Mila Schön, Walter Albini, per citare solo alcuni dei più importanti stilisti italiani.
E' il momento del cambiamento e delle trasformazioni personali e lavorative, il "dipingere" si fa strada sui tessuti. In occasione della mostra "Modarte", allestita nel Museo Civico di Treviglio il 20 settembre 1997, Marcello Parisi presenta una linea "Parisi" di tessuti dipinti a mano, accessori e oggetti di design di autoproduzione. E' l'inizio di una ricerca diversa, più personale, diventa un "raccontarsi" a se stessi e agli altri più intimo e profondo al di là del messaggio moda. Dal 1997 al 1999 partecipa con entusiasmo a numerosi eventi fra moda e arte, come in occasione della mostra “Omaggio a Stehler” svoltasi al Piccolo Teatro di Milano nel 1998.
Tracce è tutto questo messo insieme. Innanzitutto l’audace tentativo di Elena Parisi di racchiudere in due video di nove minuti ciascuno, ovvero 1.080 secondi, i battiti della vita di un uomo, i suoi valori e i suoi sogni, da lui prima immaginati in silenzio e poi realizzati con la sua famiglia. Video che Elena Parisi ha deciso di accompagnare con due mantra, Moola e Gayatri Mantra, per cercare di restituire pienamente la capacità di ascolto che apparteneva a Marcello Parisi, e che l’ha aiutato nella sua transizione professionale e artistica. Tracce presenta inoltre più di venti opere fra olii, acquarelli, disegni e bozzetti realizzati da Marcello Parisi, oltre a una serie di scatti fotografici della figlia Elena che mettono in evidenza particolari delle opere del padre. Infine alcune sedie ricoperte da tessuti disegnati da Marcello Parisi, omaggio ai grandi pittori del Novecento, oltre ad alcuni manichini, installazioni di ferro su cui si adagiano alcuni dei foulard che hanno fatto la storia dello Studio Parisi.
L’esposizione a Palazzo Berva è testimonianza dell’estrema versatilità della pratica artistica di Marcello Parisi, sempre disposto a cercare con mano decisa e passionale, con intensità di gesti e di emozioni. E il titolo della mostra esprime proprio la volontà poetica da parte della figlia Elena di mettere l’accento sull'insieme armonico dell’espressione artistica del padre Marcello, “poeta e narratore di storie e di colore” - come ricorda lei stessa - “ha creato un regno d'incanto pittorico dove la scenografia di tessuti dipinti a mano ricreano magiche atmosfere, le stesse che lontano dall'atelier, indossate o semplicemente posate nello spazio, conferiscono all'ambiente una reale impronta d'autore che non si nega all'eleganza alla semplicità e alla raffinatezza”.
In questo ricordo l’ha accompagnata Riccardo Riganti, direttore del Museo Civico di Treviglio e amico sincero di Marcello Parisi: “ In Marcello il bene va al di là di tutto. Poi vengono la fantasia illimitata, il lato meditativo, profondo, la genialità, il suo proporsi variegato; il suo essere affascinato dall’Oriente, là da dove anche il sole trae origine”.
Quadri, scatti fotografici, video e tessuti presenti in mostra ricordano come Marcello Parisi abbia avuto sempre un’attenta visione di ciò che circondava il suo mondo pubblico e privato. Con il colore ha provato, a volte riuscendoci, a catturare le cose semplici della vita, senza falsarle e senza clamori.
La città di Cassano d’Adda, dove Marcello Parisi ha vissuto dal 1992 con la famiglia, ha voluto per volontà dell’Assessore alla Cultura Simona Merisi restituire ancora una volta al pubblico l’immagine più completa e autentica dell’opera composita di Marcello Parisi, che ancor oggi sembra ricordare che la vita va vissuta in tutte le sue molteplici sfaccettature. Con le parole, i colori e i silenzi. Insegnamento che la figlia Elena porta da sempre con sé.
Un anno dopo Elena Parisi insieme alla madre Paola e a Riccardo Riganti, direttore del Museo Civico di Treviglio, presenta dal 23 settembre all’8 ottobre a Palazzo Berva a Cassano d’Adda la mostra Tracce, vera e propria dichiarazione d’amore e di stima nel ricordo del padre Marcello Parisi, che senza parole l’ha traghettata nel mondo dell’arte.
Tracce è quello che c’è ma non si vede. Perché Marcello Parisi, nato a Taormina nel 1945 é scomparso prematuramente nel 2000, ha avuto il dono di saper creare la vita attraverso le immagini, come ricorda spesso la figlia Elena, ma riuscendo per magia a rimanere quasi sempre dietro i suoi colori e le sue visioni. Apprezzato fashion designer, Marcello Parisi ha vissuto disegnando tessuti per l'alta moda e linee di accessori limited edition.
La Sicilia con Taormina e Messina, Como e poi Milano. Queste le città che hanno in qualche modo tracciato l’universo multiforme e febbrilmente creativo di Marcello Parisi, che nel 1968 apre nel capoluogo lombardo uno Studio che porta il suo stesso nome e che dal 1972 dirige accompagnato in questa nuova esperienza creativa dalla moglie Paola, per lui compagna, sposa e musa ispiratrice, con cui dividerà sino alla fine la passione per il lavoro e la vita. Sono gli anni in cui Marcello Parisi viene internazionalmente riconosciuto come una delle figure di maggior pregio nel panorama caleidoscopico della moda. Il suo estro creativo viene richiesto dai maggiori stilisti italiani di pret à porter e d’alta moda. Nel 1978 conosce Gimmo Etro con il quale svilupperà una collaborazione ventennale di disegni per tessuti stampati. L'attività del suo studio si consolida sempre di più collaborando direttamente con Pino Lancetti, Rocco Barocco, Mila Schön, Walter Albini, per citare solo alcuni dei più importanti stilisti italiani.
E' il momento del cambiamento e delle trasformazioni personali e lavorative, il "dipingere" si fa strada sui tessuti. In occasione della mostra "Modarte", allestita nel Museo Civico di Treviglio il 20 settembre 1997, Marcello Parisi presenta una linea "Parisi" di tessuti dipinti a mano, accessori e oggetti di design di autoproduzione. E' l'inizio di una ricerca diversa, più personale, diventa un "raccontarsi" a se stessi e agli altri più intimo e profondo al di là del messaggio moda. Dal 1997 al 1999 partecipa con entusiasmo a numerosi eventi fra moda e arte, come in occasione della mostra “Omaggio a Stehler” svoltasi al Piccolo Teatro di Milano nel 1998.
Tracce è tutto questo messo insieme. Innanzitutto l’audace tentativo di Elena Parisi di racchiudere in due video di nove minuti ciascuno, ovvero 1.080 secondi, i battiti della vita di un uomo, i suoi valori e i suoi sogni, da lui prima immaginati in silenzio e poi realizzati con la sua famiglia. Video che Elena Parisi ha deciso di accompagnare con due mantra, Moola e Gayatri Mantra, per cercare di restituire pienamente la capacità di ascolto che apparteneva a Marcello Parisi, e che l’ha aiutato nella sua transizione professionale e artistica. Tracce presenta inoltre più di venti opere fra olii, acquarelli, disegni e bozzetti realizzati da Marcello Parisi, oltre a una serie di scatti fotografici della figlia Elena che mettono in evidenza particolari delle opere del padre. Infine alcune sedie ricoperte da tessuti disegnati da Marcello Parisi, omaggio ai grandi pittori del Novecento, oltre ad alcuni manichini, installazioni di ferro su cui si adagiano alcuni dei foulard che hanno fatto la storia dello Studio Parisi.
L’esposizione a Palazzo Berva è testimonianza dell’estrema versatilità della pratica artistica di Marcello Parisi, sempre disposto a cercare con mano decisa e passionale, con intensità di gesti e di emozioni. E il titolo della mostra esprime proprio la volontà poetica da parte della figlia Elena di mettere l’accento sull'insieme armonico dell’espressione artistica del padre Marcello, “poeta e narratore di storie e di colore” - come ricorda lei stessa - “ha creato un regno d'incanto pittorico dove la scenografia di tessuti dipinti a mano ricreano magiche atmosfere, le stesse che lontano dall'atelier, indossate o semplicemente posate nello spazio, conferiscono all'ambiente una reale impronta d'autore che non si nega all'eleganza alla semplicità e alla raffinatezza”.
In questo ricordo l’ha accompagnata Riccardo Riganti, direttore del Museo Civico di Treviglio e amico sincero di Marcello Parisi: “ In Marcello il bene va al di là di tutto. Poi vengono la fantasia illimitata, il lato meditativo, profondo, la genialità, il suo proporsi variegato; il suo essere affascinato dall’Oriente, là da dove anche il sole trae origine”.
Quadri, scatti fotografici, video e tessuti presenti in mostra ricordano come Marcello Parisi abbia avuto sempre un’attenta visione di ciò che circondava il suo mondo pubblico e privato. Con il colore ha provato, a volte riuscendoci, a catturare le cose semplici della vita, senza falsarle e senza clamori.
La città di Cassano d’Adda, dove Marcello Parisi ha vissuto dal 1992 con la famiglia, ha voluto per volontà dell’Assessore alla Cultura Simona Merisi restituire ancora una volta al pubblico l’immagine più completa e autentica dell’opera composita di Marcello Parisi, che ancor oggi sembra ricordare che la vita va vissuta in tutte le sue molteplici sfaccettature. Con le parole, i colori e i silenzi. Insegnamento che la figlia Elena porta da sempre con sé.
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