I Giovedì della Villa

Manfredi Gioacchini, Andrea_Zittel, Capture

 

Dal 19 Ottobre 2017 al 19 Ottobre 2017

Roma

Luogo: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici

Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1

Orari: dalle 18

Costo del biglietto: ingresso gratuito (nel limite dei posti disponibili)

Telefono per informazioni: +39 06 67611

Sito ufficiale: http://www.villamedici.it/



Per il ciclo I Giovedì della Villa, ideato da Muriel Mayette-Holtz e curato da Cristiano Leone,giovedì 19 ottobre alle 18 lo scrittore e artista Camille de Toledo discuterà le implicazioni letterarie ed etiche della traduzione nella conferenza E se la traduzione fosse una lingua?; alle 19, nell’ambito dei festeggiamenti per i ventanni di Le Fresnoy-Studio national des arts contemporainsBruno Nuytten, direttore della fotografia e regista, parlerà del suo lavoro realizzato per la prestigiosa istituzione francese, e focalizzato sui primi shock visivi nell’infanzia, mentre il fotografo Manfredi Gioacchini, nell’appuntamento conclusivo delle 20.30, presenterà la sua visione dell’atelier d’artista attraverso i ritratti dei quindici borsisti dell’Accademia di Francia a Roma attualmente in residenza. Interviene Luca Lo Pinto, curatore, critico e editore.

Camille de Toledo ha fondato nel 2008 la Société Européenne des Auteurs che lavora per “una poetica e una politica del tradurre” in Europa. Nel 2016 ha pubblicato il saggio Les Potentiels du temps (edizioni Manuella) e nel 2017, per Gallimard, il romanzo Le livre de la faim et de la soif
Con la conferenza a Villa Medici, parte del ciclo Alternative europee organizzato dall’Institut Français Italia, de Toledo affronterà la questione della traduzione come una lingua autonoma in una conversazione che coinvolgerà inoltre Lorenzo Flabbi, traduttore e ricercatore in Letterature comparate, cofondatore della casa editrice L’Orma. Flabbi ha tradotto e pubblicato Gli anni, di Annie Ernaux, romanzo vincitore del premio Strega Europeo 2016. 
 
Bruno Nuytten è stato per circa trent’anni il direttore della fotografia di registi come Alain Resnais, Marguerite Duras e Jean-Luc Godard, e ha scritto e diretto Camille Claudel (1988), Albert Souffre (1992), Passionnément (2000) e Jim, la nuit (2002). Nel 2001 perde improvvisamente il desiderio di filmare. Quando nel 2016 Alain Fleischer, direttore di Le Fresnoy, gli offre di unirsi agli “artisti invitati”, Nuytten si propone
di affrontare la questione dei primi shock visivi, quelli della prima infanzia, e della molteplicità di impressioni retiniche che sono alla base della memoria e della storia di un occhio e della specificità della sua percezione. Così, realizzando, grazie al suo smartphone, una registrazione della realtà quotidiana allo stato grezzo, decide di proporre a Le Fresnoy una installazione che riunisce 1000 immagini, scattate a partire da novembre 2016 sino ad oggi. 
 
Il ruolo e la funzione dell’atelier nella pratica artistica contemporanea sono stati ampiamente sondati
con diverse mostre e pubblicazioni, eppure esso rimane uno spazio sacro e inaccessibile ai più. Per la presentazione a Villa Medici, Manfredi Gioacchini ha scelto di illustrare
il suo lavoro realizzando i ritratti della nuova promozione di artisti in residenza.

Fotografo, Gioacchini vive e lavora tra New York e
Los Angeles. Appassionato d’arte,
si esprime attraverso la pratica
del ritratto e della fotografia documentaria. Nel 2016 pubblica
il volume Portraits of Artists che riunisce alcune delle fotografie d’atelier della scena artistica californiana.

Luca Lo Pinto vive e lavora tra Vienna e Roma. È attualmente Resident Curator alla Kunsthalle di Vienna. Co-fondatore della rivista e casa editrice NERO, i suoi scritti sono stati pubblicati su numerosi cataloghi.

ore 18 Camille de Toledo e Lorenzo Flabbi E se la traduzione fosse una lingua?
 
ore 19 Bruno Nuytten Mille immagini per Le Fresnoy
 
ore 20.30 Manfredi Gioacchini e
 Luca Lo Pinto Studio Visit
presentazione dei ritratti dei borsisti dell’Accademia di Francia a Roma


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