Dall’11 al 17 settembre sul piccolo schermo
Da Piero della Francesca ai Carracci, la settimana in tv
Piero della Francesca, Madonna di Senigallia, Tempera e olio su tavola, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche
Samantha De Martin
11/09/2023
Su Rai 5 il viaggio di Piero della Francesca
Dopo aver viaggiato e lavorato nelle principali corti dell’epoca, Piero della Francesca fa ritorno a Sansepolcro dove muore nel 1492. Da questo momento le sue opere vengono apparentemente dimenticate, in parte disperse o distrutte.
Quelle rimaste, nascoste dai percorsi più battuti, spariscono agli occhi di studiosi e viaggiatori. La maestria dell’artista torna in auge solo dalla metà dell’Ottocento quando l’inglese John Charles Robinson acquista a San Sepolcro il Battesimo di Cristo.
In vista del possibile vincolo del nascente stato unitario il governo britannico porta a Londra anche la Natività.
Oggi quelle di Piero sono tra le opere più amate della National Gallery, come racconta Laura Llewelyn, curatrice del museo, all’interno del documentario Il viaggio di Piero, scritto da Emanuela Avallone e Linda Tugnoli, con la regia di Linda Tugnoli, prodotto da Rai Cultura e che sarà trasmesso su Rai 5 per Art Night mercoledì 13 settembre.
Le opere di Piero della Francesca saranno riscoperte solo all’inizio del Novecento, conosciute grazie soprattutto all’intuizione degli storici dell’arte Bernard Berenson e Roberto Longhi.
Annibale Carracci, Galleria Farnese | Courtesy Sky Arte
I Carracci, Giacomo Balla, il Prado protagonisti su Sky Arte
Il mercoledì di Sky invita a scoprire la rivoluzione di Annibale, Ludovico e Agostino Carracci, pittori bolognesi che, nella loro città, fondarono l’Accademia degli Incamminati, un’autentica scuola di arte e di vita, dove gli allievi imparavano a riprodurre il reale anziché il verosimile sperimentando soluzioni più libere, sullo sfondo dei fermenti cinquecenteschi.
Il film Carracci. La rivoluzione silenziosa analizza le dinamiche di lavoro dei maestri affidando il racconto a Marco Riccòmini che, riprendendo le parole di Felsina Pittrice, Vite de’ pittori bolognesi, scritto da Carlo Cesare Malvasia nel 1678, approda nei luoghi frequentati dai pittori e dove sono custodite le loro opere. Seguiremo i Carracci nel mondo, da Palazzo Fava e Palazzo Magnani, a Bologna, fino a Palazzo Farnese a Roma, scrigni di capolavori senza tempo.
Per gli amanti dell’architettura il giovedì di Sky si preannuncia interessante. Renzo Piano – L’architetto della luce lascerà il posto ad Aalto, il documentario che racconta, con materiali d'archivio inediti, la vita e la carriera di Alvar Aalto e della sua prima moglie, Aino. Diretto da Virpi Suutari, il documentario scandaglia per la prima volta attraverso la macchina da presa il legame sentimentale fra l’architetto e la compagna di una vita, a sua volta architetta, accendendo i riflettori sul processo creativo dei due grazie a un tour cinematografico tra i loro edifici più iconici dalla Russia alla Finlandia.
Frame da BALLA. Il signore della luce, Il docufilm di 52' prodotto da ARTE.it Originals e realizzato con la collaborazione di Rai Cultura, Regia di Franco Rado, Autori Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà | © ARTE.it 2021
Venerdì 15 settembre Giacomo Balla – Il signore della luce - una produzione ARTE.it Originals in collaborazione con RAI Cultura, scritta da Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, per la regia di Franco Rado - rende omaggio al genio futurista, faro della più potente avanguardia del primo Novecento. Figura complessa, a tratti segreta, e dalla creatività poliedrica, Balla - il fascista, Balla il traditore, il provinciale - è stato a lungo vittima di un marchio di infamia. Oggi nuovi studi gli restituiscono un ruolo chiave nel panorama internazionale dell’arte, tanto da riconoscere in lui il “Leonardo da Vinci del XX secolo”, come lo stesso amava definirsi.
Dalla tela al museo. Sabato 16 Il Museo del Prado - La corte delle meraviglie spalancherà le porte di uno degli istituti più importanti al mondo con i suoi oltre duecento anni. Questo gioiello, aperto il 10 novembre 1819 grazie alla lungimiranza e alla passione per l'arte di Maria Isabella di Bragranza, moglie di Ferdinando VII, viene festeggiato con un documentario densissimo di storie, dipinti, personaggi appassionati, tematiche diverse e un avvincente viaggio di scoperta in compagnia di Jeremy Irons.
Francisco Goya, Maja desnuda, 1797-1800, Olio su tela, 190 x 97 cm, Madrid, Museo del Prado
Dopo aver viaggiato e lavorato nelle principali corti dell’epoca, Piero della Francesca fa ritorno a Sansepolcro dove muore nel 1492. Da questo momento le sue opere vengono apparentemente dimenticate, in parte disperse o distrutte.
Quelle rimaste, nascoste dai percorsi più battuti, spariscono agli occhi di studiosi e viaggiatori. La maestria dell’artista torna in auge solo dalla metà dell’Ottocento quando l’inglese John Charles Robinson acquista a San Sepolcro il Battesimo di Cristo.
In vista del possibile vincolo del nascente stato unitario il governo britannico porta a Londra anche la Natività.
Oggi quelle di Piero sono tra le opere più amate della National Gallery, come racconta Laura Llewelyn, curatrice del museo, all’interno del documentario Il viaggio di Piero, scritto da Emanuela Avallone e Linda Tugnoli, con la regia di Linda Tugnoli, prodotto da Rai Cultura e che sarà trasmesso su Rai 5 per Art Night mercoledì 13 settembre.
Le opere di Piero della Francesca saranno riscoperte solo all’inizio del Novecento, conosciute grazie soprattutto all’intuizione degli storici dell’arte Bernard Berenson e Roberto Longhi.
Annibale Carracci, Galleria Farnese | Courtesy Sky Arte
I Carracci, Giacomo Balla, il Prado protagonisti su Sky Arte
Il mercoledì di Sky invita a scoprire la rivoluzione di Annibale, Ludovico e Agostino Carracci, pittori bolognesi che, nella loro città, fondarono l’Accademia degli Incamminati, un’autentica scuola di arte e di vita, dove gli allievi imparavano a riprodurre il reale anziché il verosimile sperimentando soluzioni più libere, sullo sfondo dei fermenti cinquecenteschi.
Il film Carracci. La rivoluzione silenziosa analizza le dinamiche di lavoro dei maestri affidando il racconto a Marco Riccòmini che, riprendendo le parole di Felsina Pittrice, Vite de’ pittori bolognesi, scritto da Carlo Cesare Malvasia nel 1678, approda nei luoghi frequentati dai pittori e dove sono custodite le loro opere. Seguiremo i Carracci nel mondo, da Palazzo Fava e Palazzo Magnani, a Bologna, fino a Palazzo Farnese a Roma, scrigni di capolavori senza tempo.
Per gli amanti dell’architettura il giovedì di Sky si preannuncia interessante. Renzo Piano – L’architetto della luce lascerà il posto ad Aalto, il documentario che racconta, con materiali d'archivio inediti, la vita e la carriera di Alvar Aalto e della sua prima moglie, Aino. Diretto da Virpi Suutari, il documentario scandaglia per la prima volta attraverso la macchina da presa il legame sentimentale fra l’architetto e la compagna di una vita, a sua volta architetta, accendendo i riflettori sul processo creativo dei due grazie a un tour cinematografico tra i loro edifici più iconici dalla Russia alla Finlandia.
Frame da BALLA. Il signore della luce, Il docufilm di 52' prodotto da ARTE.it Originals e realizzato con la collaborazione di Rai Cultura, Regia di Franco Rado, Autori Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà | © ARTE.it 2021
Venerdì 15 settembre Giacomo Balla – Il signore della luce - una produzione ARTE.it Originals in collaborazione con RAI Cultura, scritta da Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, per la regia di Franco Rado - rende omaggio al genio futurista, faro della più potente avanguardia del primo Novecento. Figura complessa, a tratti segreta, e dalla creatività poliedrica, Balla - il fascista, Balla il traditore, il provinciale - è stato a lungo vittima di un marchio di infamia. Oggi nuovi studi gli restituiscono un ruolo chiave nel panorama internazionale dell’arte, tanto da riconoscere in lui il “Leonardo da Vinci del XX secolo”, come lo stesso amava definirsi.
Dalla tela al museo. Sabato 16 Il Museo del Prado - La corte delle meraviglie spalancherà le porte di uno degli istituti più importanti al mondo con i suoi oltre duecento anni. Questo gioiello, aperto il 10 novembre 1819 grazie alla lungimiranza e alla passione per l'arte di Maria Isabella di Bragranza, moglie di Ferdinando VII, viene festeggiato con un documentario densissimo di storie, dipinti, personaggi appassionati, tematiche diverse e un avvincente viaggio di scoperta in compagnia di Jeremy Irons.
Francisco Goya, Maja desnuda, 1797-1800, Olio su tela, 190 x 97 cm, Madrid, Museo del Prado
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