On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design
Dal 15 Luglio 2019 al 29 Settembre 2019
Roma
Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: viale delle Belle Arti 131
Orari: dal martedì alla domenica 8.30-19.30; ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
Curatori: Martí Guixé
Enti promotori:
- MiBAC
Costo del biglietto: intero: € 10, ridotto: € 2
Sito ufficiale: http://lagallerianazionale.com
Con la mostra On Flower Power. The Role of the Vase in Arts, Crafts and Design, curata da Martí Guixé, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea esplora in modo radicale e in chiave del tutto anticonvenzionale il territorio ibrido in cui dialogano arte, design e artigianato.
L’esposizione rappresenta la prima occasione di confronto per la Galleria Nazionale con questi linguaggi in relazione all’arte contemporanea e si focalizza su un oggetto apparentemente neutro: il vaso di fiori. Questo elemento, archetipo ricorrente, diventa il medium d’elezione per una narrazione che intreccia storia dell’arte, storia delle arti applicate e storia del design.
Da oggetto desueto, il vaso viene “riscoperto” a partire dalla seconda metà del Novecento quando artisti, architetti e designer cominciano a re-codificare questa tipologia, ormai diventata una vera e propria “icona” del quotidiano. Grazie alle forme e all’eterogeneità di utilizzo e dimensioni, il vaso viene riconsiderato nel suo ruolo di mero contenitore e diventa una palestra progettuale attraverso la quale mostrare il proprio punto di vista e liberare la creatività.
On Flower Power pone l’attenzione sul potere empatico del fiore e su come questo fattore emozionale venga rielaborato all’interno delle varie discipline: “Uno sguardo ibrido” afferma Guixé “sull’arte, sull’artigianato e sul design attraverso un oggetto di per sé già trasversale, il vaso di fiori, che diventa anche oggetto empatico proprio per la sua capacità di trovare una complicità emotiva con il suo osservatore. Nella mostra, il vaso di fiori attraverso l’interpretazione dell’artista, dell’artigiano o del designer diventa oggetto empatico e in qualche modo soggetto del nostro prossimo futuro.”
In mostra più di ottanta opere che re-interpretano la tradizione e l’iconografia del vaso attraverso il design, la fotografia, la scultura e la pittura. Dai più significativi protagonisti della scena internazionale del design come Enzo Mari (Cerano, 1932) e Gaetano Pesce (La Spezia, 1939) al Mendini Vase Project, un’opera (prodotta per Alessi nel 1992 dall’architetto milanese Alessandro Mendini) che include i lavori di 100 artisti come Brian Eno, Robert Venturi, Milton Glaser e Ettore Sottsass.
La riflessione attorno al vaso continua nell’elegante ricerca estetica della designer di origini olandesi Hella Jongerius (Utrecht, 1963), nel linguaggio provocatorio di Tobias Rehberger (Esslingen, 1966) e nell’ironia di Franz West (Vienna, 1947 – 2012). Il denominatore comune degli artisti selezionati è la sperimentazione formale e la provocazione concettuale, evidenti anche nelle sculture dell’austriaco Oliver Laric (Innsbruck, 1981) e nell’ibridazione dei linguaggi espressivi del duo Aurora Sander.
Un nucleo di stampe fotografiche e cinque gli esemplari della FAD Cup, il trofeo che ogni anno la FAD - Foment de les Arts i del Disseny commissiona ad artisti e designer contemporanei (solo per citarne alcuni, Antoni Cumella, André Ricard, Oscar Tusquets, Jaume Plensa, Joan Brossa, Tapies, Antoni Miralda, Mariscal, Fernando and Humberto Campana, Elias Torres, Martín Azua e Marc Monzó); il trofeo viene ripreso anche nella ricerca di Simone Bergantini, di cui è esposta parte della serie fotografica Trophies, trofei, decostruiti e ricomposti dall’artista in totale libertà.
Sulle pareti del Salone Centrale una trentina di nature morte provenienti dalle collezioni della Galleria dove i fiori e i loro contenitori diventano il soggetto dominante. Tra i tanti, Filippo De Pisis, Mario Mafai, Giorgio Morandi, Gaetano Previati e Toti Scialoja.
Il catalogo è edito da Corraini Edizioni, con i contributi di Martí Guixé, Giuseppe Finessi, Octavi Rofes e Jeffrey Swartz.
La realizzazione di due opere in mostra, progettate e disegnate da Martí Guixé, è frutto di una collaborazione con l’Accademia del Costume e Moda di Roma.
Artisti in mostra: Martín Azua, Simone Bergantini, Chiara Bettazzi, Marina Bolla, Chiara Camoni, Coudre, Antoni Cumella i Serret, Sabine Delafon, Nicolaj Diulgheroff, Elena El Asmar, Haris Epaminonda, Nicola Filia, Marguerite Friedländer-Wildenhain, Nancy Graves, Kodai Iwamoto, Hella Jongerius, Markus Kayser, Inga Knölke, Oliver Laric, Enzo Mari, Ursula Mayer, Javier Mariscal, Alessandro Mendini, Paolo Meoni, Marc Monzó, Takashi Murakami, Luigi Ontani, Gaetano Pesce, Pierluigi Piu, Tobias Rehberger, André Ricard i Sala, Aurora Sander, Trinci, Franz West.
Dalle collezioni: Antonio Agostani, Luigi Aversano, Mario Bacchelli, Baccio Maria Bacci, Ugo Bernasconi, Domenico Caputi, Felice Carena, Francesco Chiappelli, Arnout Colnot, Vincenzo Colucci, Filippo De Pisis, Gabriella DenisRault, Giuseppe Guzzi, Maria Lehel, Enrico Lionne, Mario Mafai, Pietro Martina, Marino Mazzacurati, Pietro Melecchi, Rolando Monti, Giorgio Morandi, Guido Peyron, Gaetano Previati, Ilario Rossi, Angelo Savelli, Toti Scialoja, Antonio Simeoni, Carlo Siviero, Arturo Tosi.
Martí Guixé (Barcelona, 1964) è un designer, formatosi a Barcellona e a Milano, il cui lavoro trascende i confini abituali di questa disciplina; tra i musei in cui ha esposto ricordiamo il MoMa di New York, il MACBA di Barcellona, la Triennale di Milano, il MART di Rovereto, il Centre Pompidou di Parigi, il Mudac di Losanna e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Inaugurazione lunedì 15 luglio ore 19-21
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