The Go-Between
Dal 13 Dicembre 2014 al 12 Gennaio 2015
Napoli
Luogo: Museo di Capodimonte
Indirizzo: via Miano 2
Orari: 14-19.30; mercoledì chiuso
Curatori: Eugenio Viola
Enti promotori:
- MiBAC SPMN
Telefono per informazioni: +39 081 7499130 / 081 7499151
E-Mail info: sspsae-na.accoglienza.capodimonte@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.polomusealenapoli.beniculturali.it
The Go-Between è una mostra dedicata alle ultime acquisizioni della collezione di Ernesto Esposito, designer di calzature di fama internazionale, la cui prestigiosa raccolta, iniziata oltre trent’anni fa a Napoli, con opere di artisti come Joseph Beuys, Cy Twombly, Robert Rauschenberg, Gerhard Richter, Andy Warhol, è stata già esposta in diversi musei europei e americani.
The Go-Between è “l’intermediario”, “il messaggero” che serve da passaggio, da unione, da collegamento fra due persone o cose. The Go-Between è anche il protagonista dell’omonimo romanzo dello scrittore inglese L. P. Hartley (1953) e della relativa trasposizione cinematografica di Joseph Losey (1970): una torbida vicenda incentrata sul binomio memoria/passione e sul loro reciproco disvelamento. Nell’ambito della sua collezione, Ernesto Esposito è il The Go-Between, l'intermediario tra il suo vissuto personale e le sue visioni, tra le sue emozioni, ansie e melanconie e il suo coinvolgimento estetico, il tramite tra la sua passione per l’arte e le sue scelte audaci e trasversali.
Caratteristica peculiare della collezione Esposito è da sempre l’attenzione rivolta verso i giovani artisti, il suo “occhio” e lo scommettere, incondizionatamente, sulle ragioni del nuovo. Da qui la selezione delle opere in mostra, oltre novanta, di artisti di generazioni e provenienze diverse, la maggior parte ancora emergenti, alcuni invece già riconosciuti nel panorama internazionale. A questi si aggiunge una serie di contrappunti, accuratamente scelti tra i “grandi classici” presenti nella collezione Esposito, chiamati a dialogare con le opere ospitate nella “Galleria delle cose rare”, all’interno della Collezione Farnese, al primo piano del Museo. La scelta di presentare alcuni di questi lavori, in un confronto serrato tra moderno e contemporaneo, vuole essere un omaggio alla storia del Museo di Capodimonte, il primo museo di arte moderna ad aver aperto, in Europa, una sezione dedicata al contemporaneo, e che ha visto, dal 1978 in avanti, una serie di grandi artisti chiamati a confrontarsi con i suoi capolavori: da Alberto Burri ad Andy Warhol, da Joseph Kosuth a Jannis Kounellis, da Joseph Beuys a Gilbert & George, da Louise Bourgeois a Bill Viola.
The Go-Between nasce come un progetto itinerante, frutto di un’ulteriore mediazione di natura curatoriale sulla collezione Esposito, concepito come un format estendibile e modulabile, con un numero variabile di artisti, selezionato di volta in volta in base alla sede individuata, in progress come la collezione stessa, la cui anteprima è stata presentata negli spazi di Sprovieri a Londra, lo scorso 10 settembre. The Go-Between racconta la storia di una visione vorace e a tratti compulsiva. È una mostra che restituisce uno spaccato intrigante sul presente dell’arte e allo stesso tempo sull’immaginario proteiforme di Ernesto Esposito, sulle sue intuizioni, talvolta raffinatissime, altre volte più viscerali, che contaminano i toni del rigore e quelli della dissacrazione, ascendenze pop e interventi minimali, l’appagamento visivo e il tormento concettuale. Il risultato è una selezione di opere difficilmente iscrivibile nell’etichetta rassicurante di uno “stile”, se non quello che appartiene al collezionista che le ha raccolte.
Artisti:
Joshua Abelow, Alfredo Aceto, Kenneth Alme, Hector Arce-Espasas, Conor Backman, Domenico Balsamo, Jean-Baptiste Bernadet, Charlie Billingham, Alain Biltereyst, Sebastian Black, AndyBoot, Mike Bouchet, Andrew Brischler, Alice Browne, Salvino Campos, Etienne Chambaud, Julian Charrière, Claire Fontaine, Graham Collins, Nico Colón, Ethan Cook, Andrew Dadson, Nick Darmstaedter, Robert Davis, Simon Denny, Detanico & Lain, Jens Einhorn, Olivia Erlanger, Ryan Estep, Sam Falls, Leo Gabin, Piero Golia, Greg Gong, Jack Greer, May Hands, John Henderson, Benjamin Horns, Nathan Hylden, Parker Ito, Henrik Olai Kaarstein, Kika Karadi, Kiluanji Kia Henda, Maxim Liulca, Israel Lund, Brendan Lynch, Erica Mahinay, Michael Manning, Ana Manso, Helen Marten, Hugo McCloud, Adam McEwen, Adrien Missika, Evan Nesbit, Amir Nikravan, Ben Wolf Noam, Wes Noble, Alek O., Jebila Okongwu, Oliver Osborne, Grear Patterson, Zoë Paul, Marco Perego Saldana, Nicholas Pilato, Kour Pour, Josh Reames, Scott Reeder, Dan Rees, Joe Reihsen, Bert Rodriguez, Emanuel Röhss, Julia Rommel, Christian Rosa, Vincenzo Rusciano, Gabriele De Santis, Ryan Conrad Sawyer, Hugh Scott-Douglas, Luca Sidro, Travess Smalley, Lucien Smith, Kasper Sonne, Martin Soto Climent, Kate Steciw, Chris Succo, Eugenio Tibaldi, Keith J. Varadi, Ned Vena, Yonatan Vinitsky, Dan Walsh, Garth Weiser, Jordan Wolfson.
Contrappunti inseriti nella collezione storica:
John Baldessari, Howard Hodgkin, Thomas Houseago, Jannis Kounellis, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Cindy Sherman, Thomas Struth.
The Go-Between è “l’intermediario”, “il messaggero” che serve da passaggio, da unione, da collegamento fra due persone o cose. The Go-Between è anche il protagonista dell’omonimo romanzo dello scrittore inglese L. P. Hartley (1953) e della relativa trasposizione cinematografica di Joseph Losey (1970): una torbida vicenda incentrata sul binomio memoria/passione e sul loro reciproco disvelamento. Nell’ambito della sua collezione, Ernesto Esposito è il The Go-Between, l'intermediario tra il suo vissuto personale e le sue visioni, tra le sue emozioni, ansie e melanconie e il suo coinvolgimento estetico, il tramite tra la sua passione per l’arte e le sue scelte audaci e trasversali.
Caratteristica peculiare della collezione Esposito è da sempre l’attenzione rivolta verso i giovani artisti, il suo “occhio” e lo scommettere, incondizionatamente, sulle ragioni del nuovo. Da qui la selezione delle opere in mostra, oltre novanta, di artisti di generazioni e provenienze diverse, la maggior parte ancora emergenti, alcuni invece già riconosciuti nel panorama internazionale. A questi si aggiunge una serie di contrappunti, accuratamente scelti tra i “grandi classici” presenti nella collezione Esposito, chiamati a dialogare con le opere ospitate nella “Galleria delle cose rare”, all’interno della Collezione Farnese, al primo piano del Museo. La scelta di presentare alcuni di questi lavori, in un confronto serrato tra moderno e contemporaneo, vuole essere un omaggio alla storia del Museo di Capodimonte, il primo museo di arte moderna ad aver aperto, in Europa, una sezione dedicata al contemporaneo, e che ha visto, dal 1978 in avanti, una serie di grandi artisti chiamati a confrontarsi con i suoi capolavori: da Alberto Burri ad Andy Warhol, da Joseph Kosuth a Jannis Kounellis, da Joseph Beuys a Gilbert & George, da Louise Bourgeois a Bill Viola.
The Go-Between nasce come un progetto itinerante, frutto di un’ulteriore mediazione di natura curatoriale sulla collezione Esposito, concepito come un format estendibile e modulabile, con un numero variabile di artisti, selezionato di volta in volta in base alla sede individuata, in progress come la collezione stessa, la cui anteprima è stata presentata negli spazi di Sprovieri a Londra, lo scorso 10 settembre. The Go-Between racconta la storia di una visione vorace e a tratti compulsiva. È una mostra che restituisce uno spaccato intrigante sul presente dell’arte e allo stesso tempo sull’immaginario proteiforme di Ernesto Esposito, sulle sue intuizioni, talvolta raffinatissime, altre volte più viscerali, che contaminano i toni del rigore e quelli della dissacrazione, ascendenze pop e interventi minimali, l’appagamento visivo e il tormento concettuale. Il risultato è una selezione di opere difficilmente iscrivibile nell’etichetta rassicurante di uno “stile”, se non quello che appartiene al collezionista che le ha raccolte.
Artisti:
Joshua Abelow, Alfredo Aceto, Kenneth Alme, Hector Arce-Espasas, Conor Backman, Domenico Balsamo, Jean-Baptiste Bernadet, Charlie Billingham, Alain Biltereyst, Sebastian Black, AndyBoot, Mike Bouchet, Andrew Brischler, Alice Browne, Salvino Campos, Etienne Chambaud, Julian Charrière, Claire Fontaine, Graham Collins, Nico Colón, Ethan Cook, Andrew Dadson, Nick Darmstaedter, Robert Davis, Simon Denny, Detanico & Lain, Jens Einhorn, Olivia Erlanger, Ryan Estep, Sam Falls, Leo Gabin, Piero Golia, Greg Gong, Jack Greer, May Hands, John Henderson, Benjamin Horns, Nathan Hylden, Parker Ito, Henrik Olai Kaarstein, Kika Karadi, Kiluanji Kia Henda, Maxim Liulca, Israel Lund, Brendan Lynch, Erica Mahinay, Michael Manning, Ana Manso, Helen Marten, Hugo McCloud, Adam McEwen, Adrien Missika, Evan Nesbit, Amir Nikravan, Ben Wolf Noam, Wes Noble, Alek O., Jebila Okongwu, Oliver Osborne, Grear Patterson, Zoë Paul, Marco Perego Saldana, Nicholas Pilato, Kour Pour, Josh Reames, Scott Reeder, Dan Rees, Joe Reihsen, Bert Rodriguez, Emanuel Röhss, Julia Rommel, Christian Rosa, Vincenzo Rusciano, Gabriele De Santis, Ryan Conrad Sawyer, Hugh Scott-Douglas, Luca Sidro, Travess Smalley, Lucien Smith, Kasper Sonne, Martin Soto Climent, Kate Steciw, Chris Succo, Eugenio Tibaldi, Keith J. Varadi, Ned Vena, Yonatan Vinitsky, Dan Walsh, Garth Weiser, Jordan Wolfson.
Contrappunti inseriti nella collezione storica:
John Baldessari, Howard Hodgkin, Thomas Houseago, Jannis Kounellis, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Cindy Sherman, Thomas Struth.
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