Dei 74 miliardi di euro di ricavi, 19,8 provengono dal segmento delle arti visive e plastiche
La cultura vale più dell’auto. Succede in Francia.
Le Ninfee di Claude Monet, Musée de l'Orangerie, Parigi
L.S.
09/11/2013
L'industria culturale vale di più di quella automobilistica. Non succede in Italia ma in Francia. Uno studio commissionato dalla Saicem, la Siae francese, ha infatti calcolato il fatturato del settore includendo nel conto l’arte, la musica, il cinema, la radio, il teatro, l’architettura, l’editoria e i videogiochi.
Totale: 74 miliardi di euro, 19,8 dei quali provenienti dalle arti visive e plastiche. Una stima pari al 4% del Pil nazionale e superiore al mercato degli autoveicoli che si ferma a 60,4 miliardi, e a quello del lusso che registra un indotto di 52,5 miliardi. C’è di più: l’industria offre occupazione al 5% della popolazione.
Il rapporto è stato presentato insieme al nuovo portale francecreative.fr, vetrina dell’industria culturale che in questi giorni sta conducendo una battaglia per rimanere esclusa dal nuovo accordo di libero scambio commerciale con gli Stati Uniti.
Totale: 74 miliardi di euro, 19,8 dei quali provenienti dalle arti visive e plastiche. Una stima pari al 4% del Pil nazionale e superiore al mercato degli autoveicoli che si ferma a 60,4 miliardi, e a quello del lusso che registra un indotto di 52,5 miliardi. C’è di più: l’industria offre occupazione al 5% della popolazione.
Il rapporto è stato presentato insieme al nuovo portale francecreative.fr, vetrina dell’industria culturale che in questi giorni sta conducendo una battaglia per rimanere esclusa dal nuovo accordo di libero scambio commerciale con gli Stati Uniti.
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