Retrofuturo
Dal 09 Febbraio 2024 al 30 Settembre 2024
Roma
Luogo: MACRO - Museo di Arte Contemporanea
Indirizzo: Via Nizza 138
Orari: Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 12.00 – 19.00 Sabato e domenica: 10.00 – 19.00 Lunedì chiuso Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 696271
E-Mail info: info@museomacro.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.it
Retrofuturo, la mostra dedicata a creare una collezione delle giovani generazioni dell’arte italiana, accoglierà l’ultimo nucleo di nuove opere: un intervento sonoro di Michela de Mattei, un dipinto su carta di Chiara Enzo, un intervento di Sara Leghissa legato alla sua pratica di affissione nello spazio pubblico e una scultura di Gabriele Silli. Si completa così il percorso della mostra che ha accolto progressivamente i lavori di 34 artisti nell’arco di tre anni.
Chiara Enzo
Senza titolo (Distesa) è un dipinto su carta che raffigura la porzione di un letto sfatto attraverso una pittura di dettaglio e prossimità, dilatata nel tempo, che fa dell’ingrandimento uno strumento per generare immagini ambigue e difficilmente identificabili. Il taglio ravvicinato e la luce fioca ostacolano il riconoscimento immediato dell’oggetto e lo tramutano in un paesaggio lunare.
CHIARA ENZO (Venezia, 1989) vive e lavora a Venezia. La sua pratica artistica si focalizza sullo studio del corpo vulnerabile, percepito come territorio straniante e contraddittorio nel suo scoprirsi al contempo sé e altro da sé. Ogni immagine incarna uno sguardo analitico e frammentato. Nel 2018 ha conclusogli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2013ha frequentato per un anno la De Montfort University a Leicester, nel Regno Unito. Recentemente le sue opere sono state esposte presso Galleria ZERO…, Milano, nella mostra The Cargo Cult and other certainties e in Viscere, mostra personale (2023); a Parigi presso lo Studio Neil Beloufa (2023); alla Fondazione ICA Milano in Small fixations, a cura di Chiara Nuzzi (2022). Nel 2022 è stata invitata a partecipare a Il latte dei sogni, 59. Edizione della Biennale Arte di Venezia, curata da Cecilia Alemani.
Michela de Mattei
Ahahaha… allude alla risata continua di Gino De Dominicis e compie un salto interspecie esponendo una prospettiva animale e sotterranea, attraverso un intervento sonoro che riproduce le vocalizzazioni -comunemente definite ‘le risa dei ratti’ – emesse dai ratti durante le loro attività di gioco.
MICHELA DE MATTEI (Roma, 1984) vive attualmente a Milano. Lavora su diversi formati e media, sviluppando scenari fittizi ed ecosistemi insoliti in cui le vicende tra animali ed esseri umani sono spesso dirottate dalle tecnologie per mettere in discussione forme di autorità e controllo, affrontando al contempo questioni di agency animale e le mutevoli dinamiche dei sistemi di comunicazione. Tra le sue mostre recenti si segnalano: Dive-In, Porto Design Biennale, Porto (2023); Performative 02, MAXXI L’Aquila (2022); Aquaria – The illusion of a boxed sea, curated by Angela Rui, MAAT museum, Lisbon (2021); Hypermaremma, Terme di Vulci (2021); The Dreamfish, Alserkal Avenue, Dubai (2019); Blushing, solo show at Belmacz, London (2019); The Shape of a Circle in the Mind of a Fish, Part 1: Language, curated by Filipa Ramos and Lucia Pietroiusti, Serpentines Galleries/ZSL London Zoo (2018); Estée Lauder series, Italian Cultural Institute, London (2018), Inscape Rooms, Istituto Svizzero, Roma (2017).
Sara Leghissa
Hello, yes it’s getting scary in Ramallah, they enter at night almost everyday. It’s getting closer to us. I hope it ends soon مرحبًا، نعم أصبح الوضع مرعبا في رام الله، فهم يدخلون ليلًا كل يوم تقريبًا. الخطر يقترب منا. أتمنى أن ينتهي كل هذا قريبا traduce in forma di manifesto la relazione di Sara Leghissa con la città di Ramallah, interrogando la percezione dei concetti di spazio pubblico e legalità degli abitanti. L’intervento si situa all’interno di una pratica più ampia di affissione e di autoinchiesta dell’artista che porta nello spazio pubblico voci e prospettive di persone o minoranze che faticano a prendere parola in questi contesti.
SARA LEGHISSA è un’artista indipendente con base a Milano. La sua pratica si svolge principalmente nello spazio pubblico, attraverso un principio di ecologia delle risorse, che si serve il più possibile di ciò che è già disponibile nella realtà. Crea sistemi e dispositivi che cercano di mimetizzarsi e confondersi con il contesto per veicolare immagini e contenuti e per intercettare pubblici diversi, attraverso l’uso di tecnologie accessibili e legate all’ordinario. È stata co-fondatrice del progetto artistico site-specific Strasse, che lavora all’interno dello spazio pubblico producendo interventi site-specific. Ha presentato il proprio lavoro in contesti e festival italiani e internazionali, tra cui Santarcangelo Festival, Triennale Teatro dell’Arte, Short Theatre, far Festival, Festival Parallele, Saal Biennal, Mir Festival, Beursschouwburg. È co-organizzatrice di Nobodys Business, NESSUNO e Una Sauna, spazi di aggregazione, festa, costruzione di comunità e scambi di pratiche interdisciplinari.
Per la casa editrice NERO Editions ha pubblicato i libri Will you marry me? e La scuola ha riaperto come dopo una nevicata.
Gabriele Silli
Organo del Sommerso è una scultura sospesa derivata da un processo incessante di stratificazione di elementi differenti che apre una riflessione filosofica sullo scorrere del tempo e sulla possibilità di manipolazione della materia.
GABRIELE SILLI (Roma, 1982), è laureato in Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 2009. La sua pratica artistica, sempre fondata su un impianto di carattere filosofico, riguarda la materia e le sue possibili trasformazioni. La scultura, il video, la performance e la fotografia sono tutti linguaggi indagati attraverso un processo di assemblaggio di varie componenti. Nel 2004 ha fondato il collettivo Mastequoia. È co-fondatore di Post Ex, Roma 2020. Ha esposto le sue opere in occasione di mostre personali presso: Galerie Mazzoli, Berlino; GAM, Roma, 2022; Giorgio Galotti Gallery, Torino, 2019; Via Macerata, Roma, 2018; Federica Schiavo Gallery, Roma; Viafarini, Milano 2014. Ha esposto in mostre collettive presso la Galleria De Luca, Roma; Biennale di Gubbio; Galleria Mazzoli, Modena; Fondazione Baruchello, Roma; Straperetana, Pereto; American Academy in Rome, Roma; Hypermaremma, Capalbio. Nel 2021 è attore protagonista nel film Re Granchio di A. Rigo de Righi e M. Zoppis e nel 2022 nel film Bassifondi di Trash Secco. Vive e lavora a Roma.
Chiara Enzo
Senza titolo (Distesa) è un dipinto su carta che raffigura la porzione di un letto sfatto attraverso una pittura di dettaglio e prossimità, dilatata nel tempo, che fa dell’ingrandimento uno strumento per generare immagini ambigue e difficilmente identificabili. Il taglio ravvicinato e la luce fioca ostacolano il riconoscimento immediato dell’oggetto e lo tramutano in un paesaggio lunare.
CHIARA ENZO (Venezia, 1989) vive e lavora a Venezia. La sua pratica artistica si focalizza sullo studio del corpo vulnerabile, percepito come territorio straniante e contraddittorio nel suo scoprirsi al contempo sé e altro da sé. Ogni immagine incarna uno sguardo analitico e frammentato. Nel 2018 ha conclusogli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2013ha frequentato per un anno la De Montfort University a Leicester, nel Regno Unito. Recentemente le sue opere sono state esposte presso Galleria ZERO…, Milano, nella mostra The Cargo Cult and other certainties e in Viscere, mostra personale (2023); a Parigi presso lo Studio Neil Beloufa (2023); alla Fondazione ICA Milano in Small fixations, a cura di Chiara Nuzzi (2022). Nel 2022 è stata invitata a partecipare a Il latte dei sogni, 59. Edizione della Biennale Arte di Venezia, curata da Cecilia Alemani.
Michela de Mattei
Ahahaha… allude alla risata continua di Gino De Dominicis e compie un salto interspecie esponendo una prospettiva animale e sotterranea, attraverso un intervento sonoro che riproduce le vocalizzazioni -comunemente definite ‘le risa dei ratti’ – emesse dai ratti durante le loro attività di gioco.
MICHELA DE MATTEI (Roma, 1984) vive attualmente a Milano. Lavora su diversi formati e media, sviluppando scenari fittizi ed ecosistemi insoliti in cui le vicende tra animali ed esseri umani sono spesso dirottate dalle tecnologie per mettere in discussione forme di autorità e controllo, affrontando al contempo questioni di agency animale e le mutevoli dinamiche dei sistemi di comunicazione. Tra le sue mostre recenti si segnalano: Dive-In, Porto Design Biennale, Porto (2023); Performative 02, MAXXI L’Aquila (2022); Aquaria – The illusion of a boxed sea, curated by Angela Rui, MAAT museum, Lisbon (2021); Hypermaremma, Terme di Vulci (2021); The Dreamfish, Alserkal Avenue, Dubai (2019); Blushing, solo show at Belmacz, London (2019); The Shape of a Circle in the Mind of a Fish, Part 1: Language, curated by Filipa Ramos and Lucia Pietroiusti, Serpentines Galleries/ZSL London Zoo (2018); Estée Lauder series, Italian Cultural Institute, London (2018), Inscape Rooms, Istituto Svizzero, Roma (2017).
Sara Leghissa
Hello, yes it’s getting scary in Ramallah, they enter at night almost everyday. It’s getting closer to us. I hope it ends soon مرحبًا، نعم أصبح الوضع مرعبا في رام الله، فهم يدخلون ليلًا كل يوم تقريبًا. الخطر يقترب منا. أتمنى أن ينتهي كل هذا قريبا traduce in forma di manifesto la relazione di Sara Leghissa con la città di Ramallah, interrogando la percezione dei concetti di spazio pubblico e legalità degli abitanti. L’intervento si situa all’interno di una pratica più ampia di affissione e di autoinchiesta dell’artista che porta nello spazio pubblico voci e prospettive di persone o minoranze che faticano a prendere parola in questi contesti.
SARA LEGHISSA è un’artista indipendente con base a Milano. La sua pratica si svolge principalmente nello spazio pubblico, attraverso un principio di ecologia delle risorse, che si serve il più possibile di ciò che è già disponibile nella realtà. Crea sistemi e dispositivi che cercano di mimetizzarsi e confondersi con il contesto per veicolare immagini e contenuti e per intercettare pubblici diversi, attraverso l’uso di tecnologie accessibili e legate all’ordinario. È stata co-fondatrice del progetto artistico site-specific Strasse, che lavora all’interno dello spazio pubblico producendo interventi site-specific. Ha presentato il proprio lavoro in contesti e festival italiani e internazionali, tra cui Santarcangelo Festival, Triennale Teatro dell’Arte, Short Theatre, far Festival, Festival Parallele, Saal Biennal, Mir Festival, Beursschouwburg. È co-organizzatrice di Nobodys Business, NESSUNO e Una Sauna, spazi di aggregazione, festa, costruzione di comunità e scambi di pratiche interdisciplinari.
Per la casa editrice NERO Editions ha pubblicato i libri Will you marry me? e La scuola ha riaperto come dopo una nevicata.
Gabriele Silli
Organo del Sommerso è una scultura sospesa derivata da un processo incessante di stratificazione di elementi differenti che apre una riflessione filosofica sullo scorrere del tempo e sulla possibilità di manipolazione della materia.
GABRIELE SILLI (Roma, 1982), è laureato in Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 2009. La sua pratica artistica, sempre fondata su un impianto di carattere filosofico, riguarda la materia e le sue possibili trasformazioni. La scultura, il video, la performance e la fotografia sono tutti linguaggi indagati attraverso un processo di assemblaggio di varie componenti. Nel 2004 ha fondato il collettivo Mastequoia. È co-fondatore di Post Ex, Roma 2020. Ha esposto le sue opere in occasione di mostre personali presso: Galerie Mazzoli, Berlino; GAM, Roma, 2022; Giorgio Galotti Gallery, Torino, 2019; Via Macerata, Roma, 2018; Federica Schiavo Gallery, Roma; Viafarini, Milano 2014. Ha esposto in mostre collettive presso la Galleria De Luca, Roma; Biennale di Gubbio; Galleria Mazzoli, Modena; Fondazione Baruchello, Roma; Straperetana, Pereto; American Academy in Rome, Roma; Hypermaremma, Capalbio. Nel 2021 è attore protagonista nel film Re Granchio di A. Rigo de Righi e M. Zoppis e nel 2022 nel film Bassifondi di Trash Secco. Vive e lavora a Roma.
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