I Passi del Perdono. Un progetto di Gabriele Parrillo
Dal 16 Gennaio 2016 al 17 Gennaio 2016
Roma
Luogo: Spazio MACSI
Indirizzo: vicolo del Campanile 9/9a/9b
Costo del biglietto: 13 € (+2 € tessera associativa)
E-Mail info: info@spaziomacsi.it
Sito ufficiale: http://www.spaziomacsi.it
Dopo il successo di Canossa, arriva a Roma “I passi del Perdono”, progetto di Gabriele Parrillo, nei suggestivi locali di Spazio MACSI, i prossimi 16 e 17 gennaio, con esposizione testimonianze visive di Antonio Melioli, Marco Mete e Flavio Bocchi.
Nel 2010 debuttava alla Rocca di Canossa (RE) “I Monologhi del Perdono”, il primo tentativo compiuto insieme a Rosario Tronnolone di declinare dal punto di vista interiore il tema del perdono, così caro al territorio di Matilde.
“Il tema del Perdono”, dice l’autore Gabriele Parrillo, “sentivo essere fondante per la nascita di una nuova possibilità di convivenza fra gli esseri umani.
Quella rupe con i resti del Castello Matildico e il piccolo gioiello del Museo Campanini, appollaiati lassù , sentinelle di una storia d’incontro e di riconciliazione sotto l’influsso di una donna, Matilde, erano il palcoscenico ideale per coinvolgere gli spettatori/camminatori, in quello che non sarebbe stato solo uno spettacolo quanto piuttosto un percorso fisico ed interiore. E infatti c’era la ricerca di un teatro senza sipari, ecologico si potrebbe dire, dove l’attore potesse incontrare lo sguardo degli spettatori immersi nella stessa luce e dove la voce naturale da me studiata ed insegnata, potesse risuonare libera nelle vallate sottostanti, insieme alla possibilità di ritrovarsi tutti convivialmente, a fine per percorso, trovava così la possibilità di realizzarsi”.
Diventato nel 2013 “Il Cammino del Perdono”, si aggiungeva il danzatore di origini indiane Ambrose Laudani , che con la sua raccolta e lirica performance arricchiva il cammino di una sua caratteristica costante: la presenza ogni volta di un ospite diverso per poter ricreare quella che Don Tonino Bello vescovo chiamava “la convivialità delle differenze”. Tra questi, Marco Mete, una delle voci italiane del doppiaggio più apprezzate, Faustino Ihemè Caroli, attore di origini nigeriane, che recitava la parabola del saggio di Bandiagara della tradizione musulmana sufi, Tierno Bokar, o dell’attore di fama internazionale , nato a Tokio, Hal Yamanouchi, che portava sulla rocca di Canossa i suoi esercizi di Shintaido e le sue parabole zen. Mozzafiato sono stati i ragazzi parkouristi dell’Urban Freedom di Reggio Emilia, ma anch’essi con origini lontane, che hanno intrecciato le parole di Manzoni con le loro acrobazie estreme e giocose.
E poi il Cammino ha avuto l’onore di ospitare il Vescovo Massimo, così sua eccellenza R.ima Massimo Camisasca ha regalato una sua profonda riflessione sul senso dei versi Shakesperiani, : “tu non sei solo tu, ciò che è tuo e che ti appartiene, compreso te stesso, non è tua proprietà”, ha richiamato a quella dimensione misterica che dall’alto della rupe stendendo i passi insieme e contemplando la bellezza del creato, possiamo tornare a vivere.
Antonio Melioli, fotografo di Cavriago, si è appassionato al percorso e con il suo occhio ha immortalato le edizioni 2013 e 2014 del cammino: le sue foto in bianco e nero hanno la forza di restituire il senso profondo di quello che si cercava a Canossa e, insieme con quelle a colori di Marco Mete, saranno la scenografia ideale per ambientare I PASSI DEL PERDONO, che si propone l’obiettivo di creare un percorso fisico e interiore indoor, cercando di far giungere lo spirito di quanti hanno camminato a Canossa ma anche altrove.
I PASSI DEL PERDONO, dunque, non può che avere battesimo a Roma, nell’anno della Misericordia, nei suggestivi locali del Macsi con le sue antiche pietre del passetto di Castel Sant’Angelo, a due passi dalla porta Santa , sicuri che una diversa ma ugualmente profonda e sentita partecipazione possa ispirare i nostri passi…
I grandi passi teatrali, lirici e della letteratura, che incontreremo nelle diverse stanze del nostro percorso, iniziano con le parole di accoglienza ed investitura spirituale del Duca di Vienna Vincentio, protagonista in “Misura per Misura” di Shakespeare, poi proseguono con quelle liriche dei due fratellini orfani del Pascoli, che persi nella notte oscura, senza più chi possa perdonarli , ben introducono il tema.
La lettera che Franz Kafka indirizza al padre, ci porta a cogliere le sfumature e le ferite dell’animo di un grande scrittore, ma non può non farci riflettere sul tema dell’educazione dei figli, centrale per lo sviluppo di una vera cultura di pace .
Il quarto brano vedrà protagonista Re Claudio dall’Amleto di Shakespeare, dove il tema del perdono s’intreccia a quello del potere, lasciandoci con la frase di straordinaria forza “parole senza pensiero non arrivano al cielo”, bisogna cambiare davvero perché possa accadere il perdono, fa dire Shakespeare al nostro assassino che invoca gli angeli, ma il suo cuore resta ancora d’acciaio.
Il quinto brano ci porta a Milano nel lazzaretto Manzoniano del capitolo XXXV de “ I Promessi Sposi”, momento del cammino che ha toccato profondamente gli spettatori. L’ultimo brano è affidato alla lirica di Padre Turoldo, un auspicio a poter andare per le strade del mondo, ancora, e cantare e camminare.
Sabato 16 e domenica 17 gennaio 17.00 e 19.30
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