IPER Festival delle periferie
Dal 21 Maggio 2021 al 23 Maggio 2021
Roma
Luogo: Sedi varie e online
Indirizzo: Sedi varie e online
Enti promotori:
- Roma Culture
Costo del biglietto: evento gratuito
E-Mail info: info@iperfestival.it
Sito ufficiale: http://iperfestival.it
Al via IPER Festival delle periferie, promosso da Roma Culture, organizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo nell’ambito del progetto Museo delle Periferie, una manifestazione phygital, multidisciplinare e gratuita che si terrà il 21-22-23 maggio. Tre giorni dedicati al tema della periferia, quella romana e quella delle altre città e metropoli, tra le quali: Addis Abeba, Barcellona, Bari, Berlino, Bologna, Bolzano, Bucarest, Buenos Aires, Caracas, Città del Messico, Il Cairo, Kinshasa, Lima, Manchester, Miami, Milano, Montreuil, Napoli, New York, Palermo, Papaichton, Parigi, Pechino, Praga, Quito, Taipei, Taranto, Tel Aviv, Torino, Tripoli, Venezia. Un fitto programma di incontri, performance artistiche, video, concerti, lectio magistralis e tavole rotonde. Oltre 200 eventi e 400 personalità, studiosi e artisti coinvolti.
Novanta ore in streaming presso il Teatro di Tor Bella Monaca oltre a centinaia di eventi in diretta dai diversi luoghi della città e del mondo. Architetti, urbanisti, antropologi, filosofi, sociologi, scrittori e artisti offriranno i loro punti di vista sulla città, rilanciando, attraverso un’iniziativa festosa e plurale, un’idea di cultura inclusiva e partecipata che andrà in onda sul sito https://iperfestival.it e sui canali social media.
Il Festival darà ampio spazio all’argomento delle periferie declinato in tutte le discipline: urbanistica, architettura, geografia, antropologia, sociologia, ecologia, economia, comunicazione, filosofia, politica, arte contemporanea, letteratura, poesia, musica, teatro, danza, performance, fotografia, cinema. Personalità e realtà rappresentanti di queste discipline contribuiranno, ognuno nelle proprie modalità, a una lettura delle periferie.
«Il Festival è un modo per far vedere che la periferia non è morta, non è un dormitorio, non è triste, grigia e pericolosa. È come se decidessimo di mandare un segnale luminoso nello spazio accendendo nello stesso istante tutte le realtà che quotidianamente operano nei territori attraversati dal GRA: l’effetto visivo sarà quello di un grande anello luminoso intorno alla città», dichiara Giorgio de Finis, direttore artistico del Festival delle periferie e del Museo delle periferie.
«Il Festival è una novità nel panorama culturale e siamo orgogliosi di dare il nostro supporto come Azienda Speciale Palaexpo. Un momento di riflessione su un tema complesso e spesso, non a caso, ignorato dal dibattito culturale. La sua declinazione da parte di soggetti provenienti da diverse discipline, anche lontane fra loro, sarà un tentativo di riconoscere alla periferia il ruolo fondamentale che ha il margine, ogni margine: quello di essere il luogo dell’incontro con la differenza, e dello scambio», dichiara Cesare Pietroiusti, presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo.
UNA MANIFESTIFAZIONE “PHYGITAL”
In periodo di distanziamento sociale e di misure preventive per contenere l’emergenza Covid-19, il format tradizionale dell’evento viene reinventato in chiave digitale, dando vita a un’edizione multi-tematica e multi-esperienziale per vivere in modo totalmente nuovo il concetto di festival. Tutti i contenuti saranno veicolati attraverso una piattaforma digitale, attiva 24 ore su 24, appositamente progettata dall’agenzia Luther Dsgn, partner creativo del progetto.
Quartier generale di IPER sarà il Teatro di Tor Bella Monaca, dove, il 21, 22 e 23 maggio, si svolgerà il fitto programma curato dal Museo delle periferie. Da tre sale del teatro (le due interne e l’arena all’aperto), dalle 10 del mattino alle 22 per un totale di 99 ore, tutte le iniziative del palinsesto saranno trasmesse in live streaming.
Gli eventi, le conferenze, le installazioni e le performance previste durante tutta la durata del Festival avverranno inoltre in location diffuse all’interno del territorio metropolitano e oltre: centinaia di attività in diretta avverranno in connessione dalle diverse periferie della città di Roma e di altre città.
La struttura del festival sarà quindi quella di un evento ibrido, in cui spazi fisici e digitali si fondono per restituire una grande esperienza. Con il digitale, l’iniziativa promossa dal Museo delle periferie raggiungerà target trasversali e fasce di pubblico più ampie, espandendo il proprio raggio d’azione ben oltre il perimetro metropolitano.
TRA GLI OSPITI DI IPER FESTIVAL DELLE PERIFERIE
In presenza, al Teatro di Tor Bella Monaca:
#pensareurbano (filosofia, scienze sociali)
Gianni Biondillo, Massimo Canevacci, Carlo Infante, Franco La Cecla, Peter Thomas Lang, Salvatore Monni, Anna Simone, Piero Vereni
#disegnarelametropoli (architettura, urbanistica)
Massimo Alvisi, Francesco Careri, Carlo Cellamare, Vezio De Lucia, Luca Molinari
#arte
Lanfranco Aceti, Andreco, Yuval Avital, Bianco-Valente, Pablo Echaurren, Aldo Elefante, Greg Jager, Lucamaleonte, Ria Lussi, Claudio Strinati
#puntidivista (fotografia)
Tano D’Amico, Tiziana Faraoni, Mohamed Keita, Massimo Siragusa
#narrazioni (letteratura, teatro)
Edoardo Albinati e Francesca d’Aloja, Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Mattioli, Daniele Pitteri, Enzo Scandurra, StalkerTeatro, U.G.O.
#dis/accordi (musica)
Giulia Anania, Assalti Frontali, Elena Bonelli, Cal-Ice aka Cal + Ice One – Calliope, Carrese Chicoria, Ermetika, Livia Ferri, Lucilla Galeazzi, Gemello, Hube, Amir Issaa, Karima 2G, Los3saltos, Lavinia Mancusi, Piotta, Riccardo Sinigallia, Emilio Stella, Adriano Viterbini
#cinema
Cosimo Alemà, Phaim Bhuiyan, Leonardo Di Costanzo, Agostino Ferrente, Donatella Finocchiaro, Gabriele Mainetti, Francesca Mazzoleni, Michele Riondino, Francesco Siciliano, Daniele Vicari
In collegamento:
Arjun Appadurai, Ascanio Celestini, Pietro Clemente, Boaventura de Sousa Santos, Ylland Eriksen, Teresa Forcades, Alessio Forgione, Lacaton & Vassal, Antonella Lattanzi, Suketu Mehta, Alessandro Melis (La Biennale di Venezia, 17. Mostra Internazionale di Architettura, Padiglione Italia 2021), Nicholas Mirzoeff, Tomaso Montanari, Michelangelo Pistoletto, Saskia Sassen, Igiaba Scego, Vandana Shiva, Studio Azzurro, Milo Rau, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Gabriela Urtiaga
RIF MUSEO DELLE PERIFERIE
Il RIF Museo delle periferie è un progetto promosso da Roma Capitale, Azienda Speciale Palaexpo, Municipio VI.
Ideato e diretto da Giorgio de Finis, il RIF intende accendere un riflettore sul tema delle periferie, nell’ambito di un’analisi più ampia del fenomeno urbano su scala globale.
L’obiettivo del museo d’arte contemporanea e del suo centro studi multidisciplinare è approfondire la conoscenza delle metropoli del terzo millennio, ma soprattutto immaginare e contribuire a realizzare, per il tramite di pratiche artistiche e relazionali, una città più equa, partecipata, inclusiva: la città di tutti.
Approfondimento sul Museo
In attesa di una sede definitiva (l’edificio sarà realizzato da privati, come opera a scomputo, in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca), il RIF inizia le sue attività con un calendario di lezioni magistrali che a partire da ottobre 2020 si tengono tutte le domeniche, inizialmente in presenza presso il Teatro di Tor Bella Monaca e attualmente in modalità online nel rispetto delle restrizioni anti Covid-19.
Settimanali anche gli incontri di “Automappatura”, dedicati agli spazi e ai progetti nati in seno alle periferie della Capitale, e propedeutici alla realizzazione di una “Guida della periferia di Roma”, che si tengono ogni mercoledì presso l’Istituto scolastico Melissa Bassi in via dell’Archeologia 139.
A partire dal prossimo ottobre prenderà il via anche “ROMO” (ROmolo + reMO), un progetto artistico promosso dal museo che prevede gemellaggi tra quartieri del centro e della periferia, ciascun incontro affidato ad un artista relazionale che di volta in volta proporrà un “dispositivo” per favorire lo scambio e la conoscenza reciproca tra pezzi di città che spesso non si parlano.
Previsti anche interventi ambientali nel territorio del Municipio VI, a partire da quello realizzato sul portellone dell’arena del Teatro di Tor Bella Monaca dagli artisti Sten Lex, e dai tre murales ad opera di Andreco, Ria Lussi e Greg Jager, previsti per il blocco R8 in largo Ferruccio Mengaroni.
Programma in allegato
Novanta ore in streaming presso il Teatro di Tor Bella Monaca oltre a centinaia di eventi in diretta dai diversi luoghi della città e del mondo. Architetti, urbanisti, antropologi, filosofi, sociologi, scrittori e artisti offriranno i loro punti di vista sulla città, rilanciando, attraverso un’iniziativa festosa e plurale, un’idea di cultura inclusiva e partecipata che andrà in onda sul sito https://iperfestival.it e sui canali social media.
Il Festival darà ampio spazio all’argomento delle periferie declinato in tutte le discipline: urbanistica, architettura, geografia, antropologia, sociologia, ecologia, economia, comunicazione, filosofia, politica, arte contemporanea, letteratura, poesia, musica, teatro, danza, performance, fotografia, cinema. Personalità e realtà rappresentanti di queste discipline contribuiranno, ognuno nelle proprie modalità, a una lettura delle periferie.
«Il Festival è un modo per far vedere che la periferia non è morta, non è un dormitorio, non è triste, grigia e pericolosa. È come se decidessimo di mandare un segnale luminoso nello spazio accendendo nello stesso istante tutte le realtà che quotidianamente operano nei territori attraversati dal GRA: l’effetto visivo sarà quello di un grande anello luminoso intorno alla città», dichiara Giorgio de Finis, direttore artistico del Festival delle periferie e del Museo delle periferie.
«Il Festival è una novità nel panorama culturale e siamo orgogliosi di dare il nostro supporto come Azienda Speciale Palaexpo. Un momento di riflessione su un tema complesso e spesso, non a caso, ignorato dal dibattito culturale. La sua declinazione da parte di soggetti provenienti da diverse discipline, anche lontane fra loro, sarà un tentativo di riconoscere alla periferia il ruolo fondamentale che ha il margine, ogni margine: quello di essere il luogo dell’incontro con la differenza, e dello scambio», dichiara Cesare Pietroiusti, presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo.
UNA MANIFESTIFAZIONE “PHYGITAL”
In periodo di distanziamento sociale e di misure preventive per contenere l’emergenza Covid-19, il format tradizionale dell’evento viene reinventato in chiave digitale, dando vita a un’edizione multi-tematica e multi-esperienziale per vivere in modo totalmente nuovo il concetto di festival. Tutti i contenuti saranno veicolati attraverso una piattaforma digitale, attiva 24 ore su 24, appositamente progettata dall’agenzia Luther Dsgn, partner creativo del progetto.
Quartier generale di IPER sarà il Teatro di Tor Bella Monaca, dove, il 21, 22 e 23 maggio, si svolgerà il fitto programma curato dal Museo delle periferie. Da tre sale del teatro (le due interne e l’arena all’aperto), dalle 10 del mattino alle 22 per un totale di 99 ore, tutte le iniziative del palinsesto saranno trasmesse in live streaming.
Gli eventi, le conferenze, le installazioni e le performance previste durante tutta la durata del Festival avverranno inoltre in location diffuse all’interno del territorio metropolitano e oltre: centinaia di attività in diretta avverranno in connessione dalle diverse periferie della città di Roma e di altre città.
La struttura del festival sarà quindi quella di un evento ibrido, in cui spazi fisici e digitali si fondono per restituire una grande esperienza. Con il digitale, l’iniziativa promossa dal Museo delle periferie raggiungerà target trasversali e fasce di pubblico più ampie, espandendo il proprio raggio d’azione ben oltre il perimetro metropolitano.
TRA GLI OSPITI DI IPER FESTIVAL DELLE PERIFERIE
In presenza, al Teatro di Tor Bella Monaca:
#pensareurbano (filosofia, scienze sociali)
Gianni Biondillo, Massimo Canevacci, Carlo Infante, Franco La Cecla, Peter Thomas Lang, Salvatore Monni, Anna Simone, Piero Vereni
#disegnarelametropoli (architettura, urbanistica)
Massimo Alvisi, Francesco Careri, Carlo Cellamare, Vezio De Lucia, Luca Molinari
#arte
Lanfranco Aceti, Andreco, Yuval Avital, Bianco-Valente, Pablo Echaurren, Aldo Elefante, Greg Jager, Lucamaleonte, Ria Lussi, Claudio Strinati
#puntidivista (fotografia)
Tano D’Amico, Tiziana Faraoni, Mohamed Keita, Massimo Siragusa
#narrazioni (letteratura, teatro)
Edoardo Albinati e Francesca d’Aloja, Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Mattioli, Daniele Pitteri, Enzo Scandurra, StalkerTeatro, U.G.O.
#dis/accordi (musica)
Giulia Anania, Assalti Frontali, Elena Bonelli, Cal-Ice aka Cal + Ice One – Calliope, Carrese Chicoria, Ermetika, Livia Ferri, Lucilla Galeazzi, Gemello, Hube, Amir Issaa, Karima 2G, Los3saltos, Lavinia Mancusi, Piotta, Riccardo Sinigallia, Emilio Stella, Adriano Viterbini
#cinema
Cosimo Alemà, Phaim Bhuiyan, Leonardo Di Costanzo, Agostino Ferrente, Donatella Finocchiaro, Gabriele Mainetti, Francesca Mazzoleni, Michele Riondino, Francesco Siciliano, Daniele Vicari
In collegamento:
Arjun Appadurai, Ascanio Celestini, Pietro Clemente, Boaventura de Sousa Santos, Ylland Eriksen, Teresa Forcades, Alessio Forgione, Lacaton & Vassal, Antonella Lattanzi, Suketu Mehta, Alessandro Melis (La Biennale di Venezia, 17. Mostra Internazionale di Architettura, Padiglione Italia 2021), Nicholas Mirzoeff, Tomaso Montanari, Michelangelo Pistoletto, Saskia Sassen, Igiaba Scego, Vandana Shiva, Studio Azzurro, Milo Rau, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Gabriela Urtiaga
RIF MUSEO DELLE PERIFERIE
Il RIF Museo delle periferie è un progetto promosso da Roma Capitale, Azienda Speciale Palaexpo, Municipio VI.
Ideato e diretto da Giorgio de Finis, il RIF intende accendere un riflettore sul tema delle periferie, nell’ambito di un’analisi più ampia del fenomeno urbano su scala globale.
L’obiettivo del museo d’arte contemporanea e del suo centro studi multidisciplinare è approfondire la conoscenza delle metropoli del terzo millennio, ma soprattutto immaginare e contribuire a realizzare, per il tramite di pratiche artistiche e relazionali, una città più equa, partecipata, inclusiva: la città di tutti.
Approfondimento sul Museo
In attesa di una sede definitiva (l’edificio sarà realizzato da privati, come opera a scomputo, in via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca), il RIF inizia le sue attività con un calendario di lezioni magistrali che a partire da ottobre 2020 si tengono tutte le domeniche, inizialmente in presenza presso il Teatro di Tor Bella Monaca e attualmente in modalità online nel rispetto delle restrizioni anti Covid-19.
Settimanali anche gli incontri di “Automappatura”, dedicati agli spazi e ai progetti nati in seno alle periferie della Capitale, e propedeutici alla realizzazione di una “Guida della periferia di Roma”, che si tengono ogni mercoledì presso l’Istituto scolastico Melissa Bassi in via dell’Archeologia 139.
A partire dal prossimo ottobre prenderà il via anche “ROMO” (ROmolo + reMO), un progetto artistico promosso dal museo che prevede gemellaggi tra quartieri del centro e della periferia, ciascun incontro affidato ad un artista relazionale che di volta in volta proporrà un “dispositivo” per favorire lo scambio e la conoscenza reciproca tra pezzi di città che spesso non si parlano.
Previsti anche interventi ambientali nel territorio del Municipio VI, a partire da quello realizzato sul portellone dell’arena del Teatro di Tor Bella Monaca dagli artisti Sten Lex, e dai tre murales ad opera di Andreco, Ria Lussi e Greg Jager, previsti per il blocco R8 in largo Ferruccio Mengaroni.
Programma in allegato
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