Propaganda. Artefatti digitali + Sentimenti bolscevichi

Propaganda. Artefatti digitali + Sentimenti bolscevichi
Dal 04 Novembre 2015 al 27 Dicembre 2015
Torino
Luogo: Fondazione Giorgio Amendola e Associazione Lucana Carlo Levi
Indirizzo: via Tollegno 52
Orari: dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 / 15.30-19.30; sabato su appuntamento
Enti promotori:
- Regione Piemonte
- Fondazione Giorgio Amendola e Associazione Lucana Carlo Levi
- Città di Torino
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 2482970
E-Mail info: fond.giorgioamendola@libero.it
Sito ufficiale: http://www.fondazioneamendola.it
Propaganda è un’esposizione che nasce dal bisogno di parlare di sentimenti alle masse in una forma nuova, colorata e rivoluzionaria. Per farlo abbiamo scelto il linguaggio della Rivoluzione d’Ottobre, così come venne creato e diffuso dall’AgitProp, il Dipartimento per l’Agitazione e la Propaganda voluto da Lenin nel 1919.
Il Padre della Rivoluzione nominò gli artisti Ingegneri dell’Anima e li incaricò d’istruire il popolo al bello, cioè al giusto, cioè al comunismo. Il più dirompente strumento di quello straordinario sforzo creativo fu il manifesto rivoluzionario, nato da una visione improntata a un’indomabile fiducia nel futuro e all’eterno ottimismo nelle capacità del popolo in lotta.
E così noi oggi. Abbiamo campionato e assemblato immagini e particolari di manifesti AgitProp e sostituito gli slogan con nuovi messaggi che invitano le masse ad innamorarsi, a non temere la paura, a reclamare il proprio diritto alla felicità in una società nuova e più giusta. Una società dove tutti devono essere in grado di esprimere i propri sentimenti, dove si mangia meglio e di più, dove si lavora meglio e di meno. Una società dove si è più felici, realizzati, liberi.
Le opere esposte sono stampe digitali allestite su telaio in alluminio. I lavori sono rielaborazioni digitali di manifesti di propaganda sovietica post-rivoluzionaria, assemblate con materiale legalmente scaricato da internet.
Alla mostra è abbinata un’installazione video, un filmato di 25 minuti che scorre in loop. Il video è una dichiarazione d’intenti sullo spirito con cui è stato affrontato il lavoro della Propaganda.
Attraverso un filo che unisce il dadaismo alla cultura hip hop (ovvero la capacità di campionare materiale pre-esistente e adattarlo in contesti diversi attribuendogli nuovi significati) si arriva a definire natura, storia e caratteristiche del Manifesto Rivoluzionario Bolscevico.
Il Padre della Rivoluzione nominò gli artisti Ingegneri dell’Anima e li incaricò d’istruire il popolo al bello, cioè al giusto, cioè al comunismo. Il più dirompente strumento di quello straordinario sforzo creativo fu il manifesto rivoluzionario, nato da una visione improntata a un’indomabile fiducia nel futuro e all’eterno ottimismo nelle capacità del popolo in lotta.
E così noi oggi. Abbiamo campionato e assemblato immagini e particolari di manifesti AgitProp e sostituito gli slogan con nuovi messaggi che invitano le masse ad innamorarsi, a non temere la paura, a reclamare il proprio diritto alla felicità in una società nuova e più giusta. Una società dove tutti devono essere in grado di esprimere i propri sentimenti, dove si mangia meglio e di più, dove si lavora meglio e di meno. Una società dove si è più felici, realizzati, liberi.
Le opere esposte sono stampe digitali allestite su telaio in alluminio. I lavori sono rielaborazioni digitali di manifesti di propaganda sovietica post-rivoluzionaria, assemblate con materiale legalmente scaricato da internet.
Alla mostra è abbinata un’installazione video, un filmato di 25 minuti che scorre in loop. Il video è una dichiarazione d’intenti sullo spirito con cui è stato affrontato il lavoro della Propaganda.
Attraverso un filo che unisce il dadaismo alla cultura hip hop (ovvero la capacità di campionare materiale pre-esistente e adattarlo in contesti diversi attribuendogli nuovi significati) si arriva a definire natura, storia e caratteristiche del Manifesto Rivoluzionario Bolscevico.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 15 marzo 2025 al 20 luglio 2025 Roma | Museo Storico della Fanteria
Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray
-
Dal 14 marzo 2025 al 14 settembre 2025 Firenze | Palazzo Vecchio / Museo Novecento / Piazza della Signoria
THOMAS J PRICE IN FLORENCE
-
Dal 15 marzo 2025 al 15 giugno 2025 Perugia | Galleria Nazionale dell’Umbria
Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico e Corot
-
Dal 15 marzo 2025 al 29 giugno 2025 Parma | Fondazione Magnani-Rocca
FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi
-
Dal 12 marzo 2025 al 15 giugno 2025 Ferrara | Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS
Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo
-
Dal 11 marzo 2025 al 09 gennaio 2026 Brescia | Pinacoteca Tosio Martinengo
Giovanni Battista Gigola. Due scene socratiche / Giuseppe Bezzuoli. La Nascita di Venere