Fino al 1° maggio a Palazzo Mazzetti
L'avventura dei Macchiaioli in mostra ad Asti
Giuseppe De Nittis, Bambino al sole, 1869. Olio su tavola, 19x16 cm. Collezione privata I Courtesy Butterfly Institute Fine Art, Galleria d’Arte, Lugano
Francesca Grego
23/11/2021
Asti - Dopo le grandi mostre dedicate a Chagall, a Monet e agli Impressionisti, Palazzo Mazzetti inaugura la nuova stagione espositiva con il movimento più innovativo dell’Ottocento italiano: i Macchiaioli. Protagonista, ancora una volta, è la potenza espressiva della luce e del colore, materie prime di una pittura antiaccademica e rivoluzionaria. Appena inaugurato ad Asti, il progetto curato da Tiziano Panconi è un lungo viaggio tra paesaggi, ritratti, episodi del Risorgimento e scene di vita quotidiana sulle tracce dell’arte della “macchia”, da gustare tra più di 80 opere.
Odoardo Borrani, Una visita al mio studio, 1872. Olio su tela, 64,5x45 cm. Collezione privata I Courtesy Farsettiarte, Prato
A confronto i principali interpreti del movimento, da Giovanni Fattori a Telemaco Signorini, da Silvestro Lega a Giovanni Boldini, passando per Giuseppe De Nittis, Odoardo Borrani, Cristiano Banti, in molti casi presenti con capolavori assoluti: dipinti all’epoca riuniti nelle ricche quadrerie di mecenati e collezionisti illuminati, che sostennero le ricerche degli artisti sposandone le ragioni e diventando spesso loro amici.
I Macchiaioli. L'Avventura dell'Arte Moderna: Vincenzo Cabianca, Acquaiole della Spezia, 1864. Olio su tela, 60x127 cm. Collezione privata I Courtesy Arthemisia
Articolata in sei sezioni, la mostra ripercorre la linea del tempo ricostruendo la storia del movimento e soffermandosi sui temi più cari ai maestri ottocenteschi: la poesia della natura, l’intimità delle scene di interni, il racconto del Risorgimento, la vita urbana, l’attenzione verso il sociale e il quotidiano. In evidenza anche i paesaggi passati alla storia come fonti di ispirazione dei Macchiaioli - angoli appartati e poco conosciuti del Belpaese, dove gruppi di artisti trovarono la propria dimensione ideale - e sulle tappe che portarono alla creazione di un nuovo linguaggio pittorico, che in Italia anticipò gli esperimenti degli Impressionisti francesi.
I Macchiaioli. L'Avventura dell'Arte Moderna. Allestimento a Palazzo Mazzetti, Asti I Courtesy Arthemisia
Nel percorso brillano opere iconiche come Tramonto in Maremma di Fattori, Mamma con bambino di Lega, Alaide Banti sulla panchina di Banti, Una visita al mio studio di Borrani, Bambino al sole di De Nittis, Signore al pianoforte di Boldini, ma anche dipinti ancora tutti da scoprire perché mai esposti al pubblico prima d’ora, arrivati ad Asti da prestigiose collezioni private europee.
Telemaco Signorini, Una via di Ravenna, 1876. Olio su tela, 47x75 cm I Courtesy Arthemisia
In programma a Palazzo Mazzetti fino al 1° maggio 2022, il progetto I Macchiaioli. L’Avventura dell’Arte Moderna è realizzato da Fondazione Asti Musei con l’organizzazione di Arthemisia e con la collaborazione di Museoarchives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia.
I Macchiaioli. L'Avventura dell'Arte Moderna. Allestimento a Palazzo Mazzetti, Asti I Courtesy Arthemisia
Leggi anche:
• Verso il ‘900: i capolavori di Fattori in mostra a Torino
• Novant'anni senza Boldini: il "pittore dell'eleganza" rivive in una grande mostra
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A confronto i principali interpreti del movimento, da Giovanni Fattori a Telemaco Signorini, da Silvestro Lega a Giovanni Boldini, passando per Giuseppe De Nittis, Odoardo Borrani, Cristiano Banti, in molti casi presenti con capolavori assoluti: dipinti all’epoca riuniti nelle ricche quadrerie di mecenati e collezionisti illuminati, che sostennero le ricerche degli artisti sposandone le ragioni e diventando spesso loro amici.
I Macchiaioli. L'Avventura dell'Arte Moderna: Vincenzo Cabianca, Acquaiole della Spezia, 1864. Olio su tela, 60x127 cm. Collezione privata I Courtesy Arthemisia
Articolata in sei sezioni, la mostra ripercorre la linea del tempo ricostruendo la storia del movimento e soffermandosi sui temi più cari ai maestri ottocenteschi: la poesia della natura, l’intimità delle scene di interni, il racconto del Risorgimento, la vita urbana, l’attenzione verso il sociale e il quotidiano. In evidenza anche i paesaggi passati alla storia come fonti di ispirazione dei Macchiaioli - angoli appartati e poco conosciuti del Belpaese, dove gruppi di artisti trovarono la propria dimensione ideale - e sulle tappe che portarono alla creazione di un nuovo linguaggio pittorico, che in Italia anticipò gli esperimenti degli Impressionisti francesi.
I Macchiaioli. L'Avventura dell'Arte Moderna. Allestimento a Palazzo Mazzetti, Asti I Courtesy Arthemisia
Nel percorso brillano opere iconiche come Tramonto in Maremma di Fattori, Mamma con bambino di Lega, Alaide Banti sulla panchina di Banti, Una visita al mio studio di Borrani, Bambino al sole di De Nittis, Signore al pianoforte di Boldini, ma anche dipinti ancora tutti da scoprire perché mai esposti al pubblico prima d’ora, arrivati ad Asti da prestigiose collezioni private europee.
Telemaco Signorini, Una via di Ravenna, 1876. Olio su tela, 47x75 cm I Courtesy Arthemisia
In programma a Palazzo Mazzetti fino al 1° maggio 2022, il progetto I Macchiaioli. L’Avventura dell’Arte Moderna è realizzato da Fondazione Asti Musei con l’organizzazione di Arthemisia e con la collaborazione di Museoarchives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia.
I Macchiaioli. L'Avventura dell'Arte Moderna. Allestimento a Palazzo Mazzetti, Asti I Courtesy Arthemisia
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