Ritrovati esperimenti artistici conservati in vecchi floppy
Andy Warhol salvato dal backup
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Andy Warhol, 1985, © 2014 The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. / Artists Rights Society (ARS), New York
E. Bramati
25/04/2014
L'Andy Warhol Museum di Pittsburgh ha da poco annunciato una nuova scoperta, il recupero di alcuni esperimenti artistici realizzati a computer dall'artista stesso nel 1985.
I file, intrappolati in un vecchio floppy disk Amiga conservato presso gli archivi del museo, sono stati estratti dopo un'elaborata procedura dagli esperti del Computer Club studentesco della Carnegie Mellon University. L'operazione è stata documentata, e sarà inserita all'interno della serie "The Invisible Photograph" realizzata dal Carnegie Museum of Art.
Gli esperimenti di Warhol su un computer Amiga, all'epoca lontano dall'uso domestico, sarebbero stati commissionati dalla Commodore International per offrire una dimostrazione delle abilità grafiche e artistiche della macchina.
Tra i file sono state trovati interventi a celebri icone abitualmente impiegate dall'artista, tra cui Marilyn Monroe e le lattine di zuppa Campbell.
"Warhol non vedeva limiti nella sua pratica artistica. - ha commentato Eric Shiner, direttore del museo - Queste immagini, generate con l'uso di un computer, sottolineano il desiderio di sperimentazione e la volontà di affidarsi a nuovi media: tutte qualità che, in molti modi, hanno definito la sua attività dai primi anni Sessanta in poi".
In questi giorni in Italia sono in corso due importanti mostre dedicate al maestro della Pop Art: a Napoli fino al 20 luglio sarà possibile visitare "Vetrine" al PAN - Palazzo delle Arti, mentre a Roma Palazzo Cipolla ospita un'altra ampia retrospettiva, che proseguirà fino al 28 settembre 2014.
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Tra i file sono state trovati interventi a celebri icone abitualmente impiegate dall'artista, tra cui Marilyn Monroe e le lattine di zuppa Campbell.
"Warhol non vedeva limiti nella sua pratica artistica. - ha commentato Eric Shiner, direttore del museo - Queste immagini, generate con l'uso di un computer, sottolineano il desiderio di sperimentazione e la volontà di affidarsi a nuovi media: tutte qualità che, in molti modi, hanno definito la sua attività dai primi anni Sessanta in poi".
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