A Venezia alla scoperta della raccolta di Hannelore e Rudolph

Alexander Calder, Luna gialla (Yellow Moon), 1966 Lamiera e filo di ferro dipinti, Fondazione Solomon R. Guggenheim, lascito Hannelore B. Schulhof, 2012
 

22/02/2013

Venezia - Peggy Guggenheim conobbe i coniugi Schulhof, Hannelore e Rudolph, nel 1954 alla Biennale di Venezia. L'intesa fu immediata. Li accomunava, oltre alla passione per l'arte ("quasi una religione", secondo la definizione di Hannelore), anche la convinzione che fosse importante collezionare opere del proprio tempo. 

Così nella raffinata raccolta degli Schulhof entrarono a far parte lavori di artisti europei e americani della seconda metà del Novecento, come Afro, Alberto Burri, Alexander Calder, Giuseppe Capogrossi, Willem de Kooning, Lucio Fontana, Jean Dubuffet, Jasper Johns, Donald Judd, Mark Rothko, Claes Oldenburg, Frank Stella, Antoni Tàpies, Cy Twombly, Andy Warhol, Sol Lewitt, Anish Kapoor.

Da ottobre 2012, per volontà di Hannelore Schulhof, scomparsa a febbraio dello stesso anno, ottanta capolavori donati alla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York sono esposti in maniera permanente a Venezia, presso il museo Peggy Guggenheim.  E a partire da domani la Collezione  Schulhof, sarà al centro di un ciclo di tre incontri mattutini (in programma per il 23 febbraio, il 23 marzo e il 20 aprile 2013) ai quali sarà possibile assistere acquistando il biglietto per la visita del museo.

Nicoletta Speltra

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