Villa Romana del Casale
Enna, Strada provinciale 15
- Indirizzo: Strada provinciale 15
- E-Mail: museo.villacasale@regione.sicilia.it
- Telefono: +39 0935 680036
- Apertura: apertura tutti i giorni, festivi compresi
Biglietteria
dall’ultima domenica di marzo all’ultimo sabato di ottobre: 9 - 18
dall’ultima domenica di ottobre all’ultimo sabato di marzo: 9 - 16
apertura serale fino alle 23: venerdi, sabato e domenica dei mesi luglio ed agosto - Costo: intero € 10, ridotto € 5
DESCRIZIONE:
Datata tra il 320 e il 370 e considerata tra gli esempi più significativi di dimora romana tardoantica, la Villa del Casale fu proprietà di un esponente dell’aristocrazia senatoria romana: probabilmente un governatore di Roma (Praefectus Urbi).
Poichè all’epoca la campagna aveva assunto un ruolo di centralità nel sistema economico, la residenza venne concepita come un microcorsmo polifunzionale in grado di riflettere tutta la complessità della vita e delle attività di un personaggio di altissimo rango nel tardo impero. Per tale ragione, osservando la struttura della villa è facile rintracciare differenti percorsi, pubblici o privati.
Il profilo illustre del committente è celebrato nel magnifico apparato decorativo, costituito in particolare dai mosaici che impreziosiscono quasi tutte le sale, offrendo una rassegna iconografica che contempla scene di carattere sia realistico, sia mitologico, sia “di genere”. Tutto concorre ad esaltare la figura del dominus attraverso rappresentazioni del trionfo della ragione e della virtù sulle forze selvagge della natura, o tramite l’esibizione delle sue ricchezze e della produttività della sua terra (ciclo dei latifondi).
Dal 1997 la villa da parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Datata tra il 320 e il 370 e considerata tra gli esempi più significativi di dimora romana tardoantica, la Villa del Casale fu proprietà di un esponente dell’aristocrazia senatoria romana: probabilmente un governatore di Roma (Praefectus Urbi).
Poichè all’epoca la campagna aveva assunto un ruolo di centralità nel sistema economico, la residenza venne concepita come un microcorsmo polifunzionale in grado di riflettere tutta la complessità della vita e delle attività di un personaggio di altissimo rango nel tardo impero. Per tale ragione, osservando la struttura della villa è facile rintracciare differenti percorsi, pubblici o privati.
Il profilo illustre del committente è celebrato nel magnifico apparato decorativo, costituito in particolare dai mosaici che impreziosiscono quasi tutte le sale, offrendo una rassegna iconografica che contempla scene di carattere sia realistico, sia mitologico, sia “di genere”. Tutto concorre ad esaltare la figura del dominus attraverso rappresentazioni del trionfo della ragione e della virtù sulle forze selvagge della natura, o tramite l’esibizione delle sue ricchezze e della produttività della sua terra (ciclo dei latifondi).
Dal 1997 la villa da parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
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