America On Screen
Dal 21 Ottobre 2021 al 21 Dicembre 2021
Roma
Luogo: Centro Studi Americani
Indirizzo: Via Caetani 32
Orari: dalle ore 10:00 alle ore 17:00
Enti promotori:
- Centro Studi Americani
- Rai Cinema
- Fondazione 3M
Costo del biglietto: ingresso gratuito; non è necessaria la prenotazione. L’accesso sarà consentito solo se muniti della certificazione verde “green pass”
Sito ufficiale: http://www.fondazione3m.it
Nell’ambito della manifestazione “America on Screen. Gli Stati Uniti attraverso cinema e foto” del Centro Studi Americani a Roma, il 20 ottobre Fondazione 3M presenta la mostra fotografica collettiva “America On Screen”.
Il ciclo di incontri “America on Screen” nasce da una partnership tra il Centro Studi Americani, Rai Cinema e Fondazione 3M con l’obiettivo di raccontare gli Stati Uniti e la loro cultura attraverso alcuni dei tòpoi cinematografici e fotografici entrati nell’immaginario collettivo italiano e internazionale. Il progetto sarà articolato in cinque appuntamenti, in ognuno dei quali è prevista la proiezione di una pellicola selezionata per argomento con relativa presentazione presieduta da un critico o esperto cinematografico e, in contemporanea, sarà possibile visitare la mostra dell’Archivio Storico Fotografico della Fondazione 3M.
La mostra fotografica è composta da una raccolta di ventidue ritratti di dive che hanno contribuito a rendere famoso il cinema americano, coprendo un periodo storico che va dal cinema muto agli anni ‘70, includendo inoltre una piccola sezione di scatti dedicata ad attrici italiane «prestate» a Hollywood.
La mostra è stata curata dallo storico e critico della fotografia Roberto Mutti e vuole rendere omaggio alle più celebri dive americane. Donne che, indipendente dalla loro origine - una volta entrate nella grande macchina hollywoodiana - si sono trasformate per dar vita a dei personaggi ideali in cui il pubblico potesse riconoscersi.
La fotografia, pur nella inevitabile sintesi di una sola immagine, ha svolto un ruolo fondamentale nel rendere indimenticabili volti e posture di queste dive. Osservandole in sequenza cronologica, queste fotografie raccontano l’evoluzione di uno stile che all’inizio avvolge di una luce soffusa Jean Harlow, Bette Davis e Joan Crawford, sottolinea l’eleganza aristocratica di Olivia De Havilland e la flessuosità di Ginger Rogers. Poi gli obiettivi si concentrano con maggiore costanza sui volti, al fine di intercettare l’espressione serena di Ava Gardner, l’occhiata penetrante di Gloria Swanson, lo sguardo altero e sensuale di Lauren Bacall. In altri casi, i fotografi ricercano invece una modernissima classicità interpretata da Audrey Hepburn e Shirley MacLaine.
In questo panorama ben rappresentato da due grandi interpreti della ritrattistica come Chiara Samugheo ed Elio Luxardo, capaci di mettere in posa dive statunitensi, c’è anche un po’ di Italia. A sottolineare il rapporto di reciproca ammirazione che ha legato il cinema italiano a quello statunitense, la mostra presenta infatti anche i ritratti di attrici come Alida Valli, Sophia Loren, Gina Lollobrigida e Claudia Cardinale, molto amate oltreoceano.
Tutte le opere esposte appartengono all’archivio di Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico archivio fotografico di oltre 110 mila immagini. Negli ultimi anni, la Fondazione ha rafforzato il suo asset identitario, focalizzando lo sguardo su tematiche sociali, culturali, sulla divulgazione e sul sostegno alla ricerca scientifica.
Il ciclo di incontri “America on Screen” nasce da una partnership tra il Centro Studi Americani, Rai Cinema e Fondazione 3M con l’obiettivo di raccontare gli Stati Uniti e la loro cultura attraverso alcuni dei tòpoi cinematografici e fotografici entrati nell’immaginario collettivo italiano e internazionale. Il progetto sarà articolato in cinque appuntamenti, in ognuno dei quali è prevista la proiezione di una pellicola selezionata per argomento con relativa presentazione presieduta da un critico o esperto cinematografico e, in contemporanea, sarà possibile visitare la mostra dell’Archivio Storico Fotografico della Fondazione 3M.
La mostra fotografica è composta da una raccolta di ventidue ritratti di dive che hanno contribuito a rendere famoso il cinema americano, coprendo un periodo storico che va dal cinema muto agli anni ‘70, includendo inoltre una piccola sezione di scatti dedicata ad attrici italiane «prestate» a Hollywood.
La mostra è stata curata dallo storico e critico della fotografia Roberto Mutti e vuole rendere omaggio alle più celebri dive americane. Donne che, indipendente dalla loro origine - una volta entrate nella grande macchina hollywoodiana - si sono trasformate per dar vita a dei personaggi ideali in cui il pubblico potesse riconoscersi.
La fotografia, pur nella inevitabile sintesi di una sola immagine, ha svolto un ruolo fondamentale nel rendere indimenticabili volti e posture di queste dive. Osservandole in sequenza cronologica, queste fotografie raccontano l’evoluzione di uno stile che all’inizio avvolge di una luce soffusa Jean Harlow, Bette Davis e Joan Crawford, sottolinea l’eleganza aristocratica di Olivia De Havilland e la flessuosità di Ginger Rogers. Poi gli obiettivi si concentrano con maggiore costanza sui volti, al fine di intercettare l’espressione serena di Ava Gardner, l’occhiata penetrante di Gloria Swanson, lo sguardo altero e sensuale di Lauren Bacall. In altri casi, i fotografi ricercano invece una modernissima classicità interpretata da Audrey Hepburn e Shirley MacLaine.
In questo panorama ben rappresentato da due grandi interpreti della ritrattistica come Chiara Samugheo ed Elio Luxardo, capaci di mettere in posa dive statunitensi, c’è anche un po’ di Italia. A sottolineare il rapporto di reciproca ammirazione che ha legato il cinema italiano a quello statunitense, la mostra presenta infatti anche i ritratti di attrici come Alida Valli, Sophia Loren, Gina Lollobrigida e Claudia Cardinale, molto amate oltreoceano.
Tutte le opere esposte appartengono all’archivio di Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico archivio fotografico di oltre 110 mila immagini. Negli ultimi anni, la Fondazione ha rafforzato il suo asset identitario, focalizzando lo sguardo su tematiche sociali, culturali, sulla divulgazione e sul sostegno alla ricerca scientifica.
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