I sepolcri di Santa Croce. Archivi di arte, scienza, musica, letteratura
Sulla destra, in fondo, si erge il campanile neogotico; in basso a sinistra, davanti alla facciata, il monumento a Dante (1865), donato al comune di Firenze da Enrico Pazzi.
Dal 01 Ottobre 2015 al 05 Novembre 2015
Firenze
Luogo: Cenacolo di Santa Croce
Indirizzo: piazza Santa Croce 16
Curatori: Carlo Sisi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 2466105
E-Mail info: studio@maddalenatorricelli.com
Sito ufficiale: http://www.santacroceopera.it
L’Opera di Santa Croce mette in calendario un ciclo di cinque conferenze, coordinato da Carlo Sisi, dedicato ai Sepolcri che si terrà dal 1 ottobre al 5 novembre 2015, nella Sala del Cenacolo del Complesso monumentale fiorentino.
Dopo oltre 700 anni di vita, l’Opera di Santa Croce continua a svolgere il suo ruolo centrale nella gestione e nella valorizzazione di un patrimonio - crocevia politico e culturale della storia del Paese - che appartiene al F.E.C. (Fondo Edifici Culto del Ministero dell’Interno) e al Comune di Firenze.
Basilica francescana, municipio religioso della città, tempio delle “itale glorie”, sacrario europeo, Santa Croce è il complesso monumentale che costituisce il deposito d’ispirazione di una memoria per il mondo. Un concreto “ipertesto di storia dell’arte” che spazia dal Duecento al Novecento.
I monumenti come simbolo di identità
E’ in questa chiave di lettura che nasce il progetto dei cinque incontri attraverso i quali ripercorrere gli eventi e i protagonisti del XIX secolo, ponendo soprattutto in evidenza i nuclei tematici che consentono, oggi, di evocare le principali componenti della civiltà toscana e nazionale dell’Ottocento.
I relatori
Gli interventi, affidati a relatori specialisti di elevata caratura scientifica, riguardano infatti gli ambiti della politica, della letteratura, della scienza, della musica e dell’arte, con l’obiettivo di unire ai profili degli ‘illustri’, a cui sono dedicati i monumenti, la descrizione dei contesti entro i quali gli stessi si trovarono ad agire.
I cinque appuntamenti
Il primo intervento (giovedì 1° ottobre), affidato a Alberto Mario Banti, illustra, in chiave di prefazione, la Firenze risorgimentale e postunitaria quale si può ricostruire dall’osservatorio del pantheon e dall’episodio cruciale del collocamento della statua di Dante di fronte alla basilica. Seguono i contributi più specifici di Carlo Sisi (8 ottobre) sugli artisti sepolti e sullo stile e sui significati dei monumenti funebri, di Fulvio Conti (15 ottobre), rivolto ad analizzare le presenze scientifiche a partire dall’‘exemplum’ di Galileo, di Quirino Principe (22 ottobre) sul mondo musicale, che in Santa Croce ha riflessi di particolare rilevanza.
Conclude la serie di conferenze il contributo di Corrado Bologna (5 novembre), che dal monumento all’Alfieri passerà in rassegna le memorie ispirate al tema foscoliano dei sepolcri di Santa Croce.
Il ciclo di conferenze si avvale, come supporto iconografico, della campagna fotografica commissionata appositamente dall’Opera di Santa Croce ad Arrigo Coppitz.
Dopo oltre 700 anni di vita, l’Opera di Santa Croce continua a svolgere il suo ruolo centrale nella gestione e nella valorizzazione di un patrimonio - crocevia politico e culturale della storia del Paese - che appartiene al F.E.C. (Fondo Edifici Culto del Ministero dell’Interno) e al Comune di Firenze.
Basilica francescana, municipio religioso della città, tempio delle “itale glorie”, sacrario europeo, Santa Croce è il complesso monumentale che costituisce il deposito d’ispirazione di una memoria per il mondo. Un concreto “ipertesto di storia dell’arte” che spazia dal Duecento al Novecento.
I monumenti come simbolo di identità
E’ in questa chiave di lettura che nasce il progetto dei cinque incontri attraverso i quali ripercorrere gli eventi e i protagonisti del XIX secolo, ponendo soprattutto in evidenza i nuclei tematici che consentono, oggi, di evocare le principali componenti della civiltà toscana e nazionale dell’Ottocento.
I relatori
Gli interventi, affidati a relatori specialisti di elevata caratura scientifica, riguardano infatti gli ambiti della politica, della letteratura, della scienza, della musica e dell’arte, con l’obiettivo di unire ai profili degli ‘illustri’, a cui sono dedicati i monumenti, la descrizione dei contesti entro i quali gli stessi si trovarono ad agire.
I cinque appuntamenti
Il primo intervento (giovedì 1° ottobre), affidato a Alberto Mario Banti, illustra, in chiave di prefazione, la Firenze risorgimentale e postunitaria quale si può ricostruire dall’osservatorio del pantheon e dall’episodio cruciale del collocamento della statua di Dante di fronte alla basilica. Seguono i contributi più specifici di Carlo Sisi (8 ottobre) sugli artisti sepolti e sullo stile e sui significati dei monumenti funebri, di Fulvio Conti (15 ottobre), rivolto ad analizzare le presenze scientifiche a partire dall’‘exemplum’ di Galileo, di Quirino Principe (22 ottobre) sul mondo musicale, che in Santa Croce ha riflessi di particolare rilevanza.
Conclude la serie di conferenze il contributo di Corrado Bologna (5 novembre), che dal monumento all’Alfieri passerà in rassegna le memorie ispirate al tema foscoliano dei sepolcri di Santa Croce.
Il ciclo di conferenze si avvale, come supporto iconografico, della campagna fotografica commissionata appositamente dall’Opera di Santa Croce ad Arrigo Coppitz.
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