Trans-Parenti. Di Bruno, Auro & Celso Ceccobelli
Dal 12 Luglio 2023 al 18 Settembre 2023
Venezia
Luogo: Blue Gallery
Indirizzo: Campo S. Margherita, Dorsoduro 3061
Orari: da Martedi a Domenica 11-19 o su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 347 7030568
Trans-parenti è la nuova esposizione di Bruno, Auro e Celso Ceccobelli che inaugurerà mercoledì 12 luglio alle ore 18.00 alla Blue Gallery di Venezia e sarà visitabile fino al 18 settembre 2023.
Blue Gallery è il nuovo nome della galleria situata tra Campo Santa Margherita e il Ponte dei Pugni a Venezia, che si propone, mantenendosi sulla via della vecchia gestione, di esporre e dare risonanza ad autori con i quali stipulare contratti basati esclusivamente sull’apprezzamento artistico e sul rispetto personale, continuando a respingere la generale gestione attuale delle pratiche espositive e del sistema dell’Arte. Direttore artistico di Blue Gallery è Silvio Pasqualini, a sua volta pittore e Maestro d’arte che intercetterà gli artisti con i quali dar vita alla vecchia concezione di cenacolo artistico, ideale e reale.
Il blu avio, colore distintivo di questo spazio, dà il nome alla galleria, in quanto tonalità che stimola la creatività e infonde sensazioni di benessere, come sospesi tra cielo e mare.
La mostra Trans-parenti, vede protagonisti il Maestro Bruno e i figli Auro e Celso Ceccobelli in un’esposizione che omaggia l’arte del vetro ma anche l’arte del riuso. Le opere esposte, realizzate in vetro pressofuso o vetro riciclato, narrano il fascino dell’esoterismo e della simbologia del maestro Bruno Ceccobelli e l’enigma delle riflessioni contemporanee dei figli.
Trait d’union la trasparenza, che è guardare “attraverso” le cose, coglierle nella loro essenza.
È proprio attraverso l’analisi dell’etimologia della parola “trans-parenza” e del suo concetto filosofico che i Ceccobelli parlano della storia dell’umanità costruita attraverso l’apparire ma anche attraverso i “parenti” che sono appunto la famiglia, intesa come nucleo appartenente al ciclo concreto e pratico della natura.
Al contempo, la loro è una riflessione per rifuggire da una società materialista e inseguire prima una società liquida, poi una società trasparente, della nudità intesa come onestà.
Bruno Ceccobelli con i suoi vetri realizzati con la tecnica della pressofusione, riflette in particolare sulla condizione dell’esperienza del passato, della dimensione del “transporto”, ottenuta concretamente utilizzando come “pennello” il fuoco, che è luce e dimensione del nostro tempo.
La “trans-parenza” diventa dunque la ricerca della propria essenza attraverso i legami e quindi attraverso la cultura e la storia, arrivando all’essenza dello stare in vita che è la chiave per la dignità e l’onestà personale.
A questo proposito, lo stesso Ceccobelli scrive: “È stato il grande Gustav Mahler a coniare e a incarnare nella sua musica il vero spirito della tradizione: essa non è idolatria di ceneri di un passato estinto, ma è l’opera di riattivazione costante delle braci ardenti e delle fiamme di una secolare ricerca e conquista”.
Auro&Celso Ceccobelli espongono dei pezzi che in parte si rifanno alla loro arte “garaggesca” e quindi del recupero di pezzi meccanici o di auto come i finestrini di una Fiat Cinquecento, in parte rimandano alla loro produzione più vicina alle riflessioni sul colore e alle corrispondenze con gli studi delle tradizioni religiose dell’induismo e alle nozioni dei chakra.
Un’ulteriore riflessione sul concetto della transaparenza che è collegata alla purezza della natura, unica entità creatrice, mentre l’uomo non crea bensì assembla, o, come nel loro caso, recupera.
Le loro opere sono come delle reliquie, oggetti di scarto ai quali è stata data nuova vita e nuove possibilità.
Accompagnati dalla loro riconoscibile ironia, Auro&Celso presentano ironicamente una “Madonna con Bambino” costituiti da pezzi di finestrino di auto, indicando come anche nella materia più impensabile, più brutta, possa esserci qualcosa di positivo da salvare e riqualificare.
Per l’inaugurazione della Blue Gallery, Bruno Ceccobelli è stato formalmente incaricato da Silvio Pasqualini nella redazione di un vero e proprio Manifesto artistico che possa essere di “rottura” con il Sistema dell’Arte e in linea con la gestione artistica della galleria.
Qui un estratto dal testo di “Manifesta arte celeste” di Bruno Ceccobelli:
L’Arte Celeste è antisociale perché fuori dal tempo, è simbolica, eterna, antisistemica al mercato, però è una pratica manuale abile, utile all’Anima.
Povere anime spente che non vedranno mai l’Arte Celeste!
Il Celeste viene fuori di noi, da tutta la beltà del Cielo e da tutte le virtù divine.
L’artista Celeste trans-parente è un tedoforo che trasporta pareri-parenti dal prossimo passato al futuro, al contrario del Futurismo.
L’Arte Celeste, un’arte animica che attraversa i secoli, c’è sempre stata, è sempre presente e visibile nell’essenza, ma solo per gli occhi transparenti.
Un’arte clandestina, ariosa, fluida, cristallina, diafana, senza stile, senza pregiudizi, eppure dentro il fuoco della tradizione del primo segno tardivo, un tributo alla magnificenza.
Inaugurazione: mercoledì 12 luglio 2023 ore 18.00
Blue Gallery è il nuovo nome della galleria situata tra Campo Santa Margherita e il Ponte dei Pugni a Venezia, che si propone, mantenendosi sulla via della vecchia gestione, di esporre e dare risonanza ad autori con i quali stipulare contratti basati esclusivamente sull’apprezzamento artistico e sul rispetto personale, continuando a respingere la generale gestione attuale delle pratiche espositive e del sistema dell’Arte. Direttore artistico di Blue Gallery è Silvio Pasqualini, a sua volta pittore e Maestro d’arte che intercetterà gli artisti con i quali dar vita alla vecchia concezione di cenacolo artistico, ideale e reale.
Il blu avio, colore distintivo di questo spazio, dà il nome alla galleria, in quanto tonalità che stimola la creatività e infonde sensazioni di benessere, come sospesi tra cielo e mare.
La mostra Trans-parenti, vede protagonisti il Maestro Bruno e i figli Auro e Celso Ceccobelli in un’esposizione che omaggia l’arte del vetro ma anche l’arte del riuso. Le opere esposte, realizzate in vetro pressofuso o vetro riciclato, narrano il fascino dell’esoterismo e della simbologia del maestro Bruno Ceccobelli e l’enigma delle riflessioni contemporanee dei figli.
Trait d’union la trasparenza, che è guardare “attraverso” le cose, coglierle nella loro essenza.
È proprio attraverso l’analisi dell’etimologia della parola “trans-parenza” e del suo concetto filosofico che i Ceccobelli parlano della storia dell’umanità costruita attraverso l’apparire ma anche attraverso i “parenti” che sono appunto la famiglia, intesa come nucleo appartenente al ciclo concreto e pratico della natura.
Al contempo, la loro è una riflessione per rifuggire da una società materialista e inseguire prima una società liquida, poi una società trasparente, della nudità intesa come onestà.
Bruno Ceccobelli con i suoi vetri realizzati con la tecnica della pressofusione, riflette in particolare sulla condizione dell’esperienza del passato, della dimensione del “transporto”, ottenuta concretamente utilizzando come “pennello” il fuoco, che è luce e dimensione del nostro tempo.
La “trans-parenza” diventa dunque la ricerca della propria essenza attraverso i legami e quindi attraverso la cultura e la storia, arrivando all’essenza dello stare in vita che è la chiave per la dignità e l’onestà personale.
A questo proposito, lo stesso Ceccobelli scrive: “È stato il grande Gustav Mahler a coniare e a incarnare nella sua musica il vero spirito della tradizione: essa non è idolatria di ceneri di un passato estinto, ma è l’opera di riattivazione costante delle braci ardenti e delle fiamme di una secolare ricerca e conquista”.
Auro&Celso Ceccobelli espongono dei pezzi che in parte si rifanno alla loro arte “garaggesca” e quindi del recupero di pezzi meccanici o di auto come i finestrini di una Fiat Cinquecento, in parte rimandano alla loro produzione più vicina alle riflessioni sul colore e alle corrispondenze con gli studi delle tradizioni religiose dell’induismo e alle nozioni dei chakra.
Un’ulteriore riflessione sul concetto della transaparenza che è collegata alla purezza della natura, unica entità creatrice, mentre l’uomo non crea bensì assembla, o, come nel loro caso, recupera.
Le loro opere sono come delle reliquie, oggetti di scarto ai quali è stata data nuova vita e nuove possibilità.
Accompagnati dalla loro riconoscibile ironia, Auro&Celso presentano ironicamente una “Madonna con Bambino” costituiti da pezzi di finestrino di auto, indicando come anche nella materia più impensabile, più brutta, possa esserci qualcosa di positivo da salvare e riqualificare.
Per l’inaugurazione della Blue Gallery, Bruno Ceccobelli è stato formalmente incaricato da Silvio Pasqualini nella redazione di un vero e proprio Manifesto artistico che possa essere di “rottura” con il Sistema dell’Arte e in linea con la gestione artistica della galleria.
Qui un estratto dal testo di “Manifesta arte celeste” di Bruno Ceccobelli:
L’Arte Celeste è antisociale perché fuori dal tempo, è simbolica, eterna, antisistemica al mercato, però è una pratica manuale abile, utile all’Anima.
Povere anime spente che non vedranno mai l’Arte Celeste!
Il Celeste viene fuori di noi, da tutta la beltà del Cielo e da tutte le virtù divine.
L’artista Celeste trans-parente è un tedoforo che trasporta pareri-parenti dal prossimo passato al futuro, al contrario del Futurismo.
L’Arte Celeste, un’arte animica che attraversa i secoli, c’è sempre stata, è sempre presente e visibile nell’essenza, ma solo per gli occhi transparenti.
Un’arte clandestina, ariosa, fluida, cristallina, diafana, senza stile, senza pregiudizi, eppure dentro il fuoco della tradizione del primo segno tardivo, un tributo alla magnificenza.
Inaugurazione: mercoledì 12 luglio 2023 ore 18.00
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