Pietro Guida. Piazza d’Italia
Dal 14 Luglio 2020 al 19 Settembre 2020
Copertino | Lecce
Luogo: Castello Angioino
Indirizzo: piazza Castello
Enti promotori:
- Direzione Regionale Musei Puglia
- Direzione del Castello di Copertino
Telefono per informazioni: +39 0832931612
E-Mail info: drm-pug.castellodicopertino@beniculturali.it
La Direzione Regionale Musei Puglia e la Direzione del Castello di Copertino presentano al pubblico la mostra Pietro Guida. Piazza d’Italia, dedicata al maestro nel giorno del suo 99esimo compleanno.
Coppie, Donne in attesa, Acrobati, Genitori e Bambini, ma anche figure mitologiche e rappresentazioni di sogni si radunano, poeticamente, nella piazza d’armi del Castello di Copertino per tutta l’estate 2020. È un rendez vous ancor più atteso, nell’epoca del post lockdown, poiché tutte insieme queste sculture rappresentano una forma di resistenza alla solitudine e alla caducità dell’esistenza, un inno alla vita e all’energia della cultura nella contemporaneità, attraverso la forza dell’arte.
Le sculture di Pietro Guida – 99enne artista campano di nascita, residente a Manduria, in Puglia, dagli anni Cinquanta – sono state selezionate da Mariastella Margozzi e Lorenzo Madaro, curatori della mostra e raccolte nel cortile del Castello di Copertino con il coordinamento e la supervisione di Pietro Copani. Si tratta di opere realizzate in cemento nella casa-studio di Manduria, dove il maestro vive circondato da centinaia di sue opere, posizionate nelle stanze che si rincorrono tra laboratori, depositi e biblioteca e anche all’aperto, tra gli alberi e le piante del grande giardino.
La serie di sculture, concepite negli ultimi venticinque anni plasmando una materia complessa e densa di suggestioni come il cemento (in alcuni casi perfino dipinto), vive idealmente in una grande piazza dove le vite si incontrano, i corpi dialogano, gli sguardi si incrociano, i gesti danno come eterni e contingenti insieme. La scultura di Pietro Guida non nasconde i riferimenti alla storia dell’arte, in alcuni casi omaggia i suoi ideali maestri – Marino Marini e Arturo Martini –, in altri evidenzia uno spiccato interesse per il mito, la letteratura e la musica.
Presenze senza tempo, brandelli di forme e materia che si rincorrono e si solidificano sotto forma di anatomie, che vivono lo spazio architettonico della piazza d’armi del maniero, incontrando lo sguardo e la presenza dei visitatori, completando la loro stessa essenza di forme in dialogo.
“Piazza d’Italia è il titolo scaturito dall’immaginare la compresenza delle figure scolpite da Guida nello stesso spazio aperto della corte del Castello di Copertino, riadattata quasi come un set cinematografico a rappresentare una quotidianità fatta di gesti, di slanci d’affetto, di giochi, di pensieri, messi tutti insieme, uniti, ma distanti, in dialogo, ma anche nella solitudine dei loro volumi e nella leggerezza solo apparente della materia con cui sono realizzate. Figure in cammino, in riposo, in attesa, in contemplazione, in azione. Figure che vivono ognuna nel proprio mondo magico, ma i cui mondi riescono a dialogare avendo come comune denominatore la poesia della vita che guida l’artista” (Margozzi).
Il progetto espositivo è stato studiato per consentire ai visitatori di osservare le opere tenendo conto delle attuali norme di sicurezza nei musei nel post Covid ed anche per questo – infatti – si è deciso di esporle all’aperto. Una unica sezione interna della mostra accoglierà, invece, un nucleo selezionato di disegni dell’artista realizzati con diverse tecniche tra gli anni ‘80 e gli ultimi mesi, insieme alla proiezione di alcune interviste video al maestro.
Un’appendice della mostra è collocata anche al Castello svevo di Bari, dove è esposta un’unica grande opera che rappresenta un tema sociale caro all’artista: quello dei carcerati che anelano il contatto con il mondo esterno. I Prigioni si inserisce così nella sala del Castello che dà voce alle problematiche sociali e apre alla possibilità di un dibattito su di esse.
La mostra è accompagnata da un catalogo con contributi, oltre che dei curatori Margozzi, Madaro e Copani, di diversi autori, tra cui Francesco Abbate, Brizia Minerva, Marina Pizzarelli e Michele Prisco, e con un ricco apparato fotografico di Beppe Gernone che documenta il work in progress dell’allestimento delle sculture all’interno del Castello.
Si ricorda, inoltre, che fino al 31 agosto sarà ancora possibile visitare all’interno del Castello la mostra Under pressure. Baldo Diodato per Copertino, a cura di Pietro Copani e Lorenzo Madaro, che propone una panoramica del lavoro recente del maestro dopo circa tre decenni di vita tra New York e Philadelphia.
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