Apulia Land Art Festival
Dal 16 Settembre 2016 al 18 Settembre 2016
Cassano delle Murge | Bari
Luogo: Bosco di Mesola
Indirizzo: Cassano delle Murge - Acquaviva delle Fonti - Santeramo in Colle
Curatori: Massimo Nardi
E-Mail info: direzione@apulialandartfestival.it
Sito ufficiale: http://www.apulialandartfestival.it
Esteso dalla costa adriatica ai rilievi Lucani, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si impone come un immenso prato di pietra prodotto nel corso dei millenni dall'azione dell'acqua, che qui ha creato un ambiente particolarissimo costellato da eccezionali e diversificati fenomeni carsici ipogei e superficiali quali gravine, grotte, doline e lame. Un paesaggio che non riempie gli occhi per la sua rigogliosa e prorompente natura, ma la cui preziosità in chiave ecologica si schiude solo ad uno sguardo attento, capace di andare oltre l'apparente vuoto delle superfici.
Ultimo esempio di steppa mediterranea presente in Italia, il Parco appare infatti quasi come un territorio lunare quieto e quasi irreale, sospeso nel tempo e nel silenzio, nella calma dei tempi che furono, di ritmi di vita che seguivano le stagioni ed il Sole. Un paesaggio in cui la pietra domina indiscussa nelle architetture degli uomini e della natura stessa, che ne ha scavato e solcato le superfici attraverso un'azione millenaria lenta e costante dell'acqua che ha modellato i paesaggi sia superficiali che sotterranei per poi finire assorbita in profondità da questa immensa distesa di pietra. Sin dalle prime battaglie per la sua istituzione, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si è configurato quale “parco rurale”, in grado cioè di conciliare la presenza dell’uomo con i valori naturalistici e ambientali, riscoprendo un rapporto che da sempre ha caratterizzato questi luoghi e finalizzato ad un nuovo sviluppo, sostenibile e duraturo, del territorio. Ed è per rafforzare questo rapporto che il Parco ha deciso di ospitare la IV Edizione dell'Apulia Land Art Festival, che ha inoltre ottenuto dall'ente un''importante certificazione inserendo il Festival all'interno della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) come azione attiva all'interno dei territori del Parco.
È in questo contesto straordinario ed unico nel suo genere che gli artisti sono chiamati a cimentarsi per questa IV Edizione, che si terrà il 16-17-18 Settembrenei territori del Comune di Cassano delle Murge.
Considerato la “porta di ingresso” nel Parco Nazionale Rurale dell’Alta Murgia, è da Cassano Murge che inizia il viaggio alla scoperta di un’area protetta assolutamente unica, luogo dove l’azione della natura si mescola e convive con quella millenaria dell’uomo. Tra le molte zone di verde protette, l'Organizzazione del Festival ha scelto come location per la realizzazione delle opere di land art l'area SIC (sito di interesse comunitario) del “Bosco di Mesola”, i cui 3028 ettari si estendono al confine tra i comuni di Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti e Santeramo in Colle. L’area, di natura profondamente carsica e archeologica, è caratterizzata da alcune interessantissime specificità ambientali ed ecologiche tra le quali numerose varietà di orchidee anche rarissime, di alcune querce protette come la roverella e il fragno e di molte specie di rapaci, notturni e diurni, tra cui una delle più importanti colonie al mondo di falco grillaio, un rapace che nidifica sui tetti del centro storico, realizzando uno straordinario connubio tra natura e architettura. Oliveti, mandorleti, vigneti e allevamenti ovini e bovini di pregio contribuiscono ad una gastronomia fatta di sapori genuini che rimandano alla vera tradizione contadina, protagonista della ricchissima offerta delle tante aziende agrituristiche della zona.
IL TEMA
Come ogni anno, la fine del Festival segna l’inizio di quello successivo, ispirando gli organizzatori nella scelta del tema e quindi della location. L’edizione precedente, all’insegna dell’agricoltura, si è conclusa con un filo conduttore che riporta alla pietra, al muretto a secco tipico delle terre pugliesi. Il viaggiatore che arriva in Puglia non può esimersi dal fermare il suo sguardo sulla ricchezza di pietra affiorante dalla terra. Ed è stato così anche per Giorgio Orbi, l’artista che la scorsa edizione ha realizzato AcidCulturE, il grande smile che diventa ambasciatore del succedersi di due epoche, la corrente e la precedente, raccontandone le trasformazioni culturali e generazionali. Da icona dell'infanzia, a quella della diffusione della cultura dell'house music, lo smile di AcidCulturE sintetizza i nuovi linguaggi di massa che, partendo dal segno, aboliscono gradualmente la parola scritta. In questo quadro, lo smile di Orbi assume un carattere fortemente identitario, celebrando il muretto a secco e l'architettura locale, un'architettura contadina che ha sposato gli statement dell’edizione 2015 del festival, titolata infatti "Agriculturland". L'agricoltura, quindi, diventa il legame fra l'opera di Orbi e i suoi messaggi cifrati, che proprio come l'agricoltura e i suoi campi hanno subito uno stato di abbandono ed un arresto di produzione.
I lavori sono incominciati su una porzione di terreno di notevole interesse archeologico dell'epoca messapica, la più antica dei terreni rimasti, scelta appositamente dall'artista per tale speciale connotazione con la storia del territorio. Con la collaborazione di decine di persone del luogo, l'artista ha eretto, seguendo gli statement di questa edizione del festival - AgriculturLand - un muretto a secco, operazione complessa - a suo modo monumentale (più di 100 quintali di pietre, molte delle quali rimaste inutilizzate) - portata avanti con grande energia e passione. L’idea era quella di donare a Ostuni un lavoro che, unendo tradizione e linguaggi contemporanei, potesse essere un possibile punto di incontro capace di riattivare un’area ormai muta. L'opera purtroppo, per questioni esterne al Festival, è stata interrotta ed è rimasta incompiuta. Da qui, da questa speranza interrotta, da questo sorriso incompleto, l’Apulia Land Art Festival ha deciso di partire per il tema della nuova edizione 2016.
Dall’agricoltura, all'acqua e alla pietra.
I muri a secco, con le pietre fornite dalla necessaria pratica dello spietramento dei terreni per renderli idonei alla coltivazione, hanno modellato il territorio prescelto per questa IV Edizione, il Parco dell'Alta Murgia. Un territorio nel quale, come in tutta la regione Puglia, vige il costante interscambio tra pietra e acqua pluviale, sotterranea o marina. Uno scambio che ne ha definito la morfologia, la coltura e la cultura; un ponte tra elementi che ne ha determinato l’evoluzione storica, artistica e antropologica. Pietra e acqua, la loro relazione nei millenni e il loro reciproco modellamento saranno quindi alla base del tema della IV Edizione dell’Apulia Land Art Festival, che quest'anno si ispira al famoso motto latino: “Gutta cavat lapidem” che, per l’occasione, ha subito una piccola modifica e si è trasformato in “Gutta cavART lapidem”.
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