Adi Da Samraj. L’Ascesa di Orfeo: Fra e Oltre Rappresentazione e Astrazione
Dal 09 Luglio 2015 al 11 Ottobre 2015
Firenze
Luogo: Museo Nazionale del Bargello
Indirizzo: via del Proconsolo 4
Orari: tutti i giorni 8.15 - 17
Costo del biglietto: intero € 4, ridotto € 2
E-Mail info: info@polomuseale.firenze.it
Sito ufficiale: http://polomuseale.firenze.it
Il Museo Nazionale del Bargello di Firenze ospita per la prima volta una mostra di un artista contemporaneo, L’Ascesa di Orfeo: Fra e Oltre Rappresentazione e Astrazione di Adi Da Samraj.
L’esposizione, che inaugura il 9 luglio e resterà aperta fino all’11 ottobre nelle due gallerie che si affacciano sul cortile del Bargello, presenta le opere tratte dalle suites Orfeo Uno e Linead Uno (Euridice Uno), realizzate dall’artista americano nel 2007.
In oltre quarant’anni di attività, Adi Da ha esplorato nuove forme di tecnologia digitale, producendo immagini complesse e sofisticate. Ne L’Ascesa di Orfeo l’artista ha creato una “narrativa astratta” che riprende, ma rivisita radicalmente, l’antico mito greco di Orfeo ed Euridice, in un insolito dialogo fra antico e immagini digitali fabbricate su larga scala dall’enorme impatto visivo.
Con i suoi nove grandi pannelli e le proiezioni multimediali, Adi Da ci presenta un approccio artistico e radicale, “a-prospettico e a-iconico”. Come nel mito originale, le suites di Adi Da dipingono un essere eroico che, dal mondo della luce, discende nel mondo delle tenebre per riportare la sua amata di nuovo nella luce. In questa rivisitazione, Orfeo riesce invece a liberare Euridice dal mondo delle tenebre. La vittoriosa ascesa verso la luce diventa così il tema centrale e unificatore del contenuto artistico che si trova nelle suites – contenuto che si colloca in quello spazio misterioso e significativo del “fra e oltre rappresentazione e astrazione”.
Le opere in mostra, alcune ancora mai esposte, rappresentano anche una conclusione del percorso di ricerca dell’artista, che indaga il processo di creazione delle forme riesaminando i metodi in uso nelle avanguardie storiche, da cui sviluppa la propria voce distinta.
Il critico Achille Bonito Oliva, che ha curato la mostra collaterale di Adi Da Samraj alla Biennale di Venezia nel 2007, ha scritto nel suo intervento in catalogo: “Adi Da Samraj ha ideato un nuovo uso della geometria, facendone un fertile terreno per una comunicazione estetica non convenzionale che ama sviluppare asimmetricamente i propri princìpi attraverso la sorpresa e l'emozione. Non è un caso che l'artista alterni costantemente immagini bi-dimensionali a esecuzioni tri-dimensionali della forma ed il bianco e nero all'articolazione policromatica. La forma finale, sia essa bi- o tridimensionale, non rimanda tanto a una realtà astratta quanto a una realtà tangibile, che pulsa davanti allo sguardo analitico ed emozionato dell'osservatore”.
La mostra L’Ascesa di Orfeo coincide con i festeggiamenti per i 750 anni dalla nascita di Dante. Nei giorni 9, 10 e 11 luglio, in collaborazione con Florence Dance Company, ospiterà Divina.com, lo spettacolo che andrà in scena nel cortile del Bargello. Ispirato alla Divina Commedia, il lavoro di Keith Ferrone e Marga Nativo dialoga con le immagini create da Adi Da Samraj che si muovono sullo schermo in una dinamica interazione con il corpo di ballo e il cromatismo dei loro costumi.
Adi Da Samraj (1939 New York – 2008 Naitaba) ha creato, in oltre quarant’anni, un corpo artistico composto da opere visive, letterarie e performance art con un solo intento: quello di produrre opere d’arte che conducessero chi le segue al di là del proprio senso di separazione egotistica e lo riportassero al senso della implicita unità esistenziale.
La produzione artistica di Adi Da include disegni, pitture, sculture, e un’ampia e pioneristica produzione fotografica, videografica e digitale. A partire dal 2000, Adi Da Samraj ha incorporato tutte le sue opere in suites che raccolgono immagini figurative o astratte. L’arte di Adi Da è stata presente come mostra collaterale alla Biennale di Venezia 2007. È stato inoltre il primo artista contemporaneo ad essere invitato dalla città di Firenze a presentare le sue opere in una mostra nello storico Cenacolo di Ognissanti. Le sue opere si trovano in numerose collezioni private e sono state esibite in musei e gallerie in molte parti del mondo, fra cui a New York, Los Angeles, Miami, Londra e Amsterdam.
L’esposizione, che inaugura il 9 luglio e resterà aperta fino all’11 ottobre nelle due gallerie che si affacciano sul cortile del Bargello, presenta le opere tratte dalle suites Orfeo Uno e Linead Uno (Euridice Uno), realizzate dall’artista americano nel 2007.
In oltre quarant’anni di attività, Adi Da ha esplorato nuove forme di tecnologia digitale, producendo immagini complesse e sofisticate. Ne L’Ascesa di Orfeo l’artista ha creato una “narrativa astratta” che riprende, ma rivisita radicalmente, l’antico mito greco di Orfeo ed Euridice, in un insolito dialogo fra antico e immagini digitali fabbricate su larga scala dall’enorme impatto visivo.
Con i suoi nove grandi pannelli e le proiezioni multimediali, Adi Da ci presenta un approccio artistico e radicale, “a-prospettico e a-iconico”. Come nel mito originale, le suites di Adi Da dipingono un essere eroico che, dal mondo della luce, discende nel mondo delle tenebre per riportare la sua amata di nuovo nella luce. In questa rivisitazione, Orfeo riesce invece a liberare Euridice dal mondo delle tenebre. La vittoriosa ascesa verso la luce diventa così il tema centrale e unificatore del contenuto artistico che si trova nelle suites – contenuto che si colloca in quello spazio misterioso e significativo del “fra e oltre rappresentazione e astrazione”.
Le opere in mostra, alcune ancora mai esposte, rappresentano anche una conclusione del percorso di ricerca dell’artista, che indaga il processo di creazione delle forme riesaminando i metodi in uso nelle avanguardie storiche, da cui sviluppa la propria voce distinta.
Il critico Achille Bonito Oliva, che ha curato la mostra collaterale di Adi Da Samraj alla Biennale di Venezia nel 2007, ha scritto nel suo intervento in catalogo: “Adi Da Samraj ha ideato un nuovo uso della geometria, facendone un fertile terreno per una comunicazione estetica non convenzionale che ama sviluppare asimmetricamente i propri princìpi attraverso la sorpresa e l'emozione. Non è un caso che l'artista alterni costantemente immagini bi-dimensionali a esecuzioni tri-dimensionali della forma ed il bianco e nero all'articolazione policromatica. La forma finale, sia essa bi- o tridimensionale, non rimanda tanto a una realtà astratta quanto a una realtà tangibile, che pulsa davanti allo sguardo analitico ed emozionato dell'osservatore”.
La mostra L’Ascesa di Orfeo coincide con i festeggiamenti per i 750 anni dalla nascita di Dante. Nei giorni 9, 10 e 11 luglio, in collaborazione con Florence Dance Company, ospiterà Divina.com, lo spettacolo che andrà in scena nel cortile del Bargello. Ispirato alla Divina Commedia, il lavoro di Keith Ferrone e Marga Nativo dialoga con le immagini create da Adi Da Samraj che si muovono sullo schermo in una dinamica interazione con il corpo di ballo e il cromatismo dei loro costumi.
Adi Da Samraj (1939 New York – 2008 Naitaba) ha creato, in oltre quarant’anni, un corpo artistico composto da opere visive, letterarie e performance art con un solo intento: quello di produrre opere d’arte che conducessero chi le segue al di là del proprio senso di separazione egotistica e lo riportassero al senso della implicita unità esistenziale.
La produzione artistica di Adi Da include disegni, pitture, sculture, e un’ampia e pioneristica produzione fotografica, videografica e digitale. A partire dal 2000, Adi Da Samraj ha incorporato tutte le sue opere in suites che raccolgono immagini figurative o astratte. L’arte di Adi Da è stata presente come mostra collaterale alla Biennale di Venezia 2007. È stato inoltre il primo artista contemporaneo ad essere invitato dalla città di Firenze a presentare le sue opere in una mostra nello storico Cenacolo di Ognissanti. Le sue opere si trovano in numerose collezioni private e sono state esibite in musei e gallerie in molte parti del mondo, fra cui a New York, Los Angeles, Miami, Londra e Amsterdam.
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